– A pochi giorni dal suo ritorno in gabbia, Francis Ngannou racconta il suo passato difficile che in pochi conoscevano, come è riuscito ad uscire dal Camerun per cercare un’opportunità, la svolta della vita: “È un qualcosa che in pochi possono capire. Non potete immaginare una vita in cui quando ti alzi l’unico tuo obiettivo, il tuo unico sogno è riuscire a nutrire te stesso.” Quando ha preso la decisione di andarsene, i più vicini a lui cercarono di dissuaderlo perché avrebbe trovato solo di peggio a loro dire, ma questo non l’ha fermato. Paura e ansia, questo è ciò che provava una volta partito da solo con l’idea di diventare un atleta professionista: “Quando ero in Camerun e ho iniziato ad allenarmi mi dicevano che ero troppo vecchio per iniziare. Che non avevo alcuna possibilità. Che era impossibile. Ad essere onesto ero spaventato. Avevo visto persone del Camerun fare boxe e altri sport di questo tipo, e nessuno di loro aveva avuto successo. Ero spaventato ma volevo provare. Pensavo ‘farò del mio meglio, e se fallisco non me ne pentirò, non potrò dirmi che avrei potuto provarci’.” Arriva a Parigi, in tasca solo 100 euro, cerca di integrarsi con la nuova cultura, si fa alcuni amici e trova qualcuno che gli offre l’alloggio. Gli presentano Fernando Lopez, che nonostante il nome, è un suo conterraneo ed ha una palestra molto conosciuta a Parigi. In questo modo si avvicina agli sport da combattimento. Lopez ha allenato atleti come Christian M’Pumbu, Karl Amoussou e Taylor Lapilus. Al tempo l’obiettivo di Ngannou però non erano le mma: “Non me ne fregava niente delle mma. Lo facevo solo per divertimento. Avrei fatto un paio di incontri perché era un torneo. Il mio obiettivo era vincere il torneo e poi lasciare le mma per dedicarmi completamente alla boxe.” Ma Lopez ha visto lungo, ha visto in lui un potenziale, un atleta che riusciva ad adattarsi. Dopo solo due anni dall’inizio della carriera professionistica, Ngannou firma con UFC ed è cresciuto molto velocemente nella promozione: “Non è facile, ma ogni fighter ha qualcosa che ti tiene concentrato o che ti dà una motivazione. Io so da dove vengo. Se guardo indietro, mi fa paura, e perciò ogni singola cosa che faccio adesso è importante. Presto doppiamente attenzione a ogni cosa perché non ho avuto l’opportunità come altri di iniziare presto e costruire qualcosa. Sono arrivato in ritardo, perciò so che devo migliorare molto velocemente.” Francis Ngannou affronterà Alistair Overeem a UFC 218 questo sabato.
– Ancora non è stato annunciata una data di esordio per lui, ma il nuovo acquisto di Bellator Jack Hager ha raccontato l’esperienza precedente in WWE, sentiva che quei panni gli stavano stretti: “Sentivo di essere il più tosto. Però andavo lì facevo i miei due minuti di match con ragazzi che non reggevano il mio gioco. Avevo pure detto ‘sentite io ho qualcosa da dimostrare. Scegliete qualcuno, chiunque. Facciamo qualcosa di diverso.’ Non so se non credevano nelle mie abilità, ma ora sono qui per mostrarle. È una grande opportunità e ne trarrò i vantaggi. Avevo provato di arrivare in UFC, ma nella mia testa c’era sempre Bellator. Era dove volevo arrivare. È una compagnia che valuta i suoi talenti e le rispettive qualità. Avete visto cosa sta facendo Bellator, il roster che hanno messo su. Non solo nei massimi, ma in tutte le classi di peso. È bello farne parte. Sono contento che per la prima volta in dieci anni, il mio duro lavoro, la mia dedizione verranno ripagati con i miei risultati.”
– Durante una giornata con i media a Rio de Janeiro, Jose Aldo ha parlato della situazione della divisione dei pesi leggeri momentaneamente ferma: “Fortunatamente la mia divisione si sta muovendo, non è bloccata. Ogni atleta sogna di diventare campione, combattere per il titolo, e McGregor sta tenendo ferma tutta la divisione. Ma spetta a UFC prendere le decisioni. L’UFC deve fare quello che deve essere fatto: o gli tolgono la cintura o gliela fanno difendere. Tutti non aspettano altro. Deve difendere la cintura per diventare un campione. Lui ha solo vinto il titolo. Per me, Ferguson ha grandi possibilità di diventare campione in futuro.”
– L’ex atleta UFC Tae Hyun Bang è stato condannato a 10 mesi di carcere per aver preso bustarelle per decidere l’esito di un match, il classico “biscotto” insomma. La sentenza è arrivata pochi giorni fa nella Corea del Sud, in riferimento al suo match a UFC Fight Night 79 contro Leo Kuntz. Sono stati arrestati anche i tre che gli hanno dato i soldi (per un totale di 92160 $) per il loro ruolo avuto nella vicenda, uno di questi è Dae Won Kim. La Corte ha preso questa decisione in quanto “la combine danneggia la credibilità dello sport, e in incontri internazionali, ha cattivi effetti anche nella credibilità del paese. Bang ha l’obbligo di giocare pulito, ma l’ha ignorato e ha giocato un ruolo importante nell’imbroglio.” Quel match a UFC Fight Night 79 era stato vinto per split decision da Bang. L’atleta ha dichiarato che si era messo d’accordo per perdere i primi due round e l’incontro contro Kuntz. Bang avrebbe poi cambiato idea, pare, per un avvertimento arrivato dai dirigenti UFC dopo che le quote delle scommesse erano drasticamente cambiate con l’avvicinarsi dell’evento.
– Aggiunto alla card del nuovo anno un quarto match femminile: J.J. Aldrich (5-2 MMA, 1-1 UFC) affronterà Danielle Taylor nei pesi paglia. UFC Fight Night 124 si terrà il 14 gennaio a St. Louis e ha come main event Belfort contro Hall.