La “celebrità” è nei guai col cartello della droga irlandese?

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I media irlandesi hanno riportato da alcuni giorni un possibile coinvolgimento di McGregor in una rissa all’interno di un locale con alcuni uomini che hanno a che fare con la mafia irlandese e i cartelli della droga. In realtà alcuni giornali hanno raccontato i fatti senza nominare direttamente McGregor, ma parlando di una “celebrità” e “una star molto conosciuta nel mondo dello sport irlandese” che avrebbe prima assaltato un giovane e poi avrebbe dato un pugno a un altro uomo sulla cinquantina; quest’ultimo avrebbe legami con Graham Whelan del cartello Kinahan. In tutto questo però non c’è stata alcuna denuncia ufficiale o dichiarazione da clienti o proprietari di pub.

Se non è stato fatto il suo nome direttamente, perché si è subito pensato a lui?

La risposta arriva dallo stesso irlandese che ha pubblicato un breve video su instagram in cui si vede lui incappuciato e sotto scrive “la celebrità“, come riportato dai giornali.

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Il cartello Kinahan ha una certa rilevanza negli sport da combattimento e ha attirato l’attenzione internazionale dall’episodio avvenuta a febbraio del 2016: cinque uomini armati e vestiti come dei poliziotti si sono precipitati nel Regency Hotel a Dublino durante lo svolgimento di una cerimonia del peso di boxe e hanno iniziato a sparare ai presenti nella stanza. La sparatoria si è conclusa con la morte di David Byrne, un sicario del Kinahan, e si pensa che fosse una vendetta nei confronti di una gang rivale (Hutch) che aveva fatto fuori uno dei loro membri.

Una faida che va avanti ancora oggi e in cui ci hanno rimesso la vita dieci persone – finora.

Il fatto avvenuto alla cerimonia del peso ha indirettamente rivelato alcune associazioni tra gli sport da combattimento irlandesi e gli spacciatori che girano intorno. Molti atleti sono stati allontanati a causa dei loro legami con la criminalità organizzata: alcuni sono solo “amici”, altri invece hanno dei legami stretti con alcuni membri della famiglia legata alla malavita.

Jamie Kavangh, che avrebbe combattuto nel main event dell’evento prima che avvenisse la sparatoria alla cerimonia, è il figlio di Gerald Kavangh, un noto gangster che si pensa sia stato ucciso dal cartello Kinahan. Anche il fratello minore Paul è stato ucciso in un attacco sospetto dallo stesso.

La cosa interessante è che Conor McGregor era presente al funerale di Paul Kavangh.

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McGregor al funerale di Paul Kavangh

L’irlandese era anche amico di David Byrne: entrambi si allenavano al Crumlin Boxing Club e sebbene si potrebbe pensare a un legame rilevante, il coach della palestra Philip Sutcliffe sostiene che il loro rapporto era strettamente sportivo:

“Erano insieme nella palestra ma poi hanno preso strade diverse e David ha continuato a supportare Conor nelle sue cose.”

Anche Jamie Kavangh faceva parte di quella palestra di boxe, da cui sono usciti diversi talenti irlandesi negli anni, e considera McGregor un’ispirazione.

Il coinvolgimento del cartello Kinahan con gli sport da combattimento va oltre un piccolo numero di noti fighters e associazioni.

Il capo del cartello Daniel Kinahan, figlio del noto criminale Christy Kinahan, è un promoter di boxe nonostante gestisca gli affari della gang del padre. È proprietario della palestra MTK Gym che trova in Spagna, una delle “fortezze” del cartello.20171201_182315.png

Recenti notizie ritengono che Daniel Kinahan potrebbe finire ucciso da uno dei suoi stessi uomini a causa di una una seria crisi che starebbe attraversando il cartello. Pare che gli ispettori abbiano informato Daniel della minaccia nel caso in cui ritorni in Irlanda.

È stato riportato da alcuni, anche se non confermato da fonti ufficiali o attendibili, che il cartello avrebbe chiesto 900000 € (1.4 milioni di dollari) alla “famosa star irlandese” coinvolta nella rissa con i gangster. Che vengano confermate o smentite queste notizie, è difficile valutare il grado di pericolo in cui si troverebbe ora McGregor.

Paul Williams, uno dei più rinomati cronisti di crimini in Irlanda, ha descritto uno scenario molto più allarmante della posizione di McGregor:

“Conor McGregor è potenzialmente in guai molto seri, lo so dalle mie fonti. Ha alzato le mani – accidentalmente o meno – a persone di un ceto peso che potrebbero comportare una minaccia per la sua sicurezza, e potenzialmente per la sua vita. E non lo dico in maniera superficiale. E dovete ricordarvi che a quelle persone non importa niente, non hanno parametri, non hanno limiti, non fanno differenza tra un’icona internazionale dello sport e un uomo qualunque per strada. Ti sparano, ti fanno male, fanno tutto quello che vogliono fare.”

McGregor non sarebbe il primo fighter di mma ad essere coinvolto in una storia del genere. L’ex fighter UFC Amar Suloev diventò un sicario in Russia e morì per un cancro allo stomaco prima di essere accusato di alcuni crimini. Enson Inoue aveva legami con la Yakuza ai tempi in cui faceva parte di PRIDE FC. Altri fighters UFC come Khabib Nurmagomedov, Fabricio Werdum, e Frankie Edgar sono associati con despoti tirannici come Ramzan Kadyrov.

A voi i commenti come sempre..

Un abbraccio dalla vostra Xena.

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