Luke Rockhold ritiene che la promozione non solo è alla continua ricerca di “money fight” senza perciò seguire una linea logica (title shot date per attirare pubblico e non per merito), ma anche che sta mettendo in luce più il marchio e il promotore piuttosto che trasformare i fighters in stelle:
“Non riesco a capire che linea stiano seguendo. Ovviamente non hanno chiaro quello che stanno facendo. Non stanno seguendo la ricetta che ha costruito la compagnia. Investite nei fighters! Nessuna offesa, ma il vostro investimento è su Dana White. Dana White non vende PPV. “Dana White lookin’ for a fight”, “Dana White Contender Series”. Investite nei fighters e risolverete tutti i problemi. Andrete a segno. Venderete i vostri PPV. Farete le vostre cose. Mettete le cose in chiaro.”
Negli ultimi quattro anni Rockhold ha messo su un record di 6-1, l’unica sconfitta è stata contro Bisping. Ma ancora aspetta di sapere cosa gli aspetta ed è frustrato sulla situazione in generale:
“Non c’è un criterio su chi ottiene la title shot. Nate Diaz è mio amico ma il fatto che fossero in trattativa per un’opportunità al titolo dei pesi welter? È irrispettoso nei confronti di tutta la fottuta divisione. Lavoriamo sodo per arrivare dove siamo, e questo mi fa incazzare. Sta perdendo la sua integrità e c’è bisogno di tornare sulla via giusta.”