L’Italia si sa è un paese di poeti, marinai, santi e tuttologi! Tutti esperti nei più svariati argomenti. Per anni si sono chiesti i controlli antidoping e adesso che finalmente una promozione ha inserito test seri cominciano le prime lamentele, ovviamente da parte di chi è stato segnalato.
Tramite instagram, l’americano Cody McKenzie si scaglia contro Venator definendolo una farsa:
“Guardate questa stronzata, questo show è una farsa! Il mio primo incontro per loro e non c’era l’imbottitura sotto il tappeto, perciò quando sono caduto mi sono completamente distrutto la spalla e ancora adesso non posso fare le trazioni alla sbarra. Nel mio ultimo incontro per loro non ho pisciato perché avevo un taglio molto lungo alla testa, e questa promozione non aveva nemmeno qualcuno che potesse mettermi i punti. E comunque io sono quello che viene sospeso, Venator ripigliati. Ci hanno messo pure un mese per pagarmi.”
Cody ha poi risposto a un commento dicendo:
“Sono talmente grasso che è ovvio che non uso steroidi, idioti.”
È poi il turno di Gheorghe Gritco, anche lui si lamenta del trattamento ricevuto e chiede di vedere il risultato del test, inoltre se la prende con Alex Dandi:
“Finora non ho mai parlato male di nessuno, però adesso mi sono proprio stancato… voglio ringraziare Alex Dandi per il fatto che ha dimostrato che sa benissimo come rovinare la gente… mi modifica l’incontro vinto in no-contest e scrivono che sono stato dopato… ma non sanno cosa ho preso.. gli chiedo ma dicono che non sanno… io solo una cosa so: ho fatto due mesi di sacrificio con il mio team khalid… sono stato lontano dalla mia bimba e dalla mia famiglia… per cosa? Per andare al venator che ha fatto schifo e ci ha tratto malissimo… finché c’era Frank Merenda venator era bellissimo, ora fa schifo….. voglio solo chederti Dandi sai cosa significa prepararti per un incontro..? Voglio solo che ci vai a fare un allenamento come fanno i ragazzi che combattono… e poi vedrai che cambi mestiere… Voglio vedere il risultato del test….”
Alex Dandi, chiamato in causa, ha risposto così:
“Gheorghe devi soltanto chiedere a NADO che analizzino il campione B del test.
Tu ed altri due atleti siete risultati positivi e gli altri nove testati sono risultati negativi. Non sono io che faccio i test. Io sono solo la persona che ha il dovere di far funzionare Venator e di comunicare la sospensione degli atleti risultati positivi secondo le indicazioni che ho avuto da FIGMMA e NADO.
Mettiti in contatto con NADO o fai mettere in contatto il tuo manager Michele Pirredda e chiedete spiegazioni e di sicuro le avrete.”
Interessanti anche i commenti al post di Gritko da parte di atleti che hanno partecipato a Venator prima tessendone le lodi e adesso scagliandosi contro l’organizzazione (due nomi su tutti il discusso Franco de Martiis e il campione Mattia Schiavolin).
Insomma.. si è passati da “è un orgoglio essere chiamati dalla più importante promozione italiana” a “è una pagliacciata, venator fa schifo”.
A questo punto viene da pensare una cosa, forse il professionismo in Italia è un utopia. Gente che scappa dagli spogliatoi per paura dei test, gente che il giorno del match scappa perché non ha lo spogliatoio privato e non viene trattata come si conviene a uno del suo livello (ricomparendo una settimana dopo in altro evento..) gente che chiede 3000 euro per combattere (con record imbarazzanti)…
Il primo passo per il professionismo sarebbe far uscire le MMA dal ghetto e cominciare a trattarle come uno sport serio, organizzato e CONTROLLATO.. quale imprenditore investirebbe in uno sport popolato da “gente che viene dalla strada”, bombati e cazzari?
La questione è semplice… o si lavora per costruire qualcosa o si torna alla sagra della porchetta (che ha sempre il suo fascino).