Sempre durante l’intervista di ieri con Kevin Iole, il presidente Dana White ha parlato ancora della situazione della divisione dei pesi leggeri, ma questa volta è stato più chiaro riguardo McGregor.
Finora c’è stata eccessiva tolleranza nei suoi confronti, perciò se ha intenzione di non tornare più o di prendersi ancora del tempo… la cintura deve andare avanti:
“Conor deve prendere una decisione, e anche in fretta. Non credo che tornerà prima di agosto, e se aspetta fino ad agosto o settembre, saranno quasi due anni senza una difesa del titolo, questo non può succedere. È tutta una questione di tempo. Il tempo è tuo nemico in questo sport e in qualunque altro sport. Quando sei un atleta professionista, il tempo è il tuo nemico, e non possiamo andare avanti così e non dare agli altri un’opportunità. Tony Ferguson è stato nei giochi per molto tempo e si è guadagnato i suoi diritti, Khabib altrettanto, e la lista è ancora molto lunga. Conor ha fatto bene, ha fatto un sacco di soldi, perciò se decide che non vuole combattere ancora per un po’ di tempo è una sua scelta. Questo spetta a lui deciderlo. Ma la cintura deve andare avanti, quindi nel giro di un paio di mesi dobbiamo risolvere la situazione con lui.”
Nel frattempo però parla del match up futuro, e nel caso in cui l’irlandese non ritorni, il titolo ad interim diventerà quello ufficiale:
“Potremmo fare Khabib contro Tony, e poi il vincitore andrebbe contro McGregor per il titolo. Se Conor non vuole combattere e vuole stare da parte, allora il match tra Khabib e Tony sarebbe per il titolo ufficiale, non per quello ad interim.”
Conclude infine chiarendo che tutta la situazione di McGregor gira intorno ai soldi (nei giorni scorsi l’irlandese aveva dichiarato di voler essere pagato come si deve per ritornare):
“Non ho mai avuto paura di dover dare soldi a Conor McGregor. Conor McGregor ci fa fare soldi, e noi gli abbiamo proposto una buona offerta, ed è un tipo astuto. Abbiamo sempre risolto con lui. La domanda è un’altra, ha abbastanza soldi da non fregargliene più niente e da non voler davvero tornare a combattere? Sta a lui scegliere, ma in nessun modo io gli sto chiedendo di tornare per non fare soldi, perché farebbe tanti soldi.”