Le dinamiche che regolano i rapporti tra un personaggio conosciuto, in particolare uno sportivo, e il pubblico, si possono evidenziare in alcuni passaggi chiave che si ripetono sistematicamente. La prima fase è quella in cui ci si accorge dell’ascesa della giovane promessa, si guarda con favore alla sua crescita e la si supporta. Il ragazzo viene trattato quasi come un vecchio amico anche senza aver mai avuto direttamente a che fare con lui , si tende a perdonargli tutto e in una sorta di rapporto di possesso si pretende di proteggerlo da reali o presunte interferenze altrui, anche in maniera aggressiva. Questo atteggiamento però tende a cambiare quando il personaggio in questione arriva a un certo livello di notorietà. A quel punto, chissà per quale meccanismo della mente, ci si forma in testa una sua immagine idealizzata e si tende a storcere il naso ogni volta che lui esce dal quadretto che ci si è immaginati. Questo cambia di persona in persona, per una donna può essere il figlio modello, per una ragazza il principe azzurro, per un uomo un esempio di etica tutto d’un pezzo, per un ragazzo un amico sempre in vena di confidenze. Non può mai sbagliare e anzi, deve sempre fare la cosa giusta. Il livello delle aspettative è altissimo e di fatto impossibile da mantenere per cui il nostro personaggio inizia a deludere il pubblico con conseguenza pioggia di critiche ogni volta che capita qualcosa di rilevante. Molti non superano questa fase, alcuni reagiscono male alle pressioni e tendono a ribellarsi entrando nella lista dei cattivi, ingrati ed odiati negli anni a venire, altri vivono una fase di stallo fino a che l’attenzione generale sarà catalizzata dalla nuova stella nascente e tutto il processo si rinnoverà sulla pelle del nuovo malcapitato. Solo quei pochissimi che arrivano veramente in alto riescono a mettere d’accordo tutti, perchè a quel punto salire sul loro carro è talmente conveniente che gli si perdona tutto, hanno raggiunto uno status immortale.
Marvin Vettori è solo uno dei tantissimi che sta vivendo questa situazione, fino all’arrivo in UFC era supportato da tutti, poi sono bastate un paio di uscite non in linea con le aspettative per far si che da allora ogni suo gesto o dichiarazione vada sotto la lente d’ingrandimento e in genere i giudizi delle masse siano negativi. In pochi hanno mai avuto a che fare con lui personalmente ma tutti hanno la pretesa di conoscerlo e sapere al posto suo che cosa dovrebbe dire e fare.
Sopportare queste pressioni è l’altro lato della medaglia della fama e della notorietà, lui come altri imparerà a conviverci, ma non possiamo che provare simpatia per un ragazzo di 24 anni, che in mille altri contesti giudicheremmo giovanissimo ma al quale ormai non si fa nessun tipo di sconto. Eppure è molto probabile che lui sia sempre lo stesso di quando era bambino, con gli stessi pregi e gli stessi spigoli, doti che gli hanno fatto attraversare la Manica qualche anno fa inseguendo un sogno, lo stesso che lo anima anche oggi.
Avevamo programmato la sua intervista per dicembre, poi gli impegni agonistici hanno suggerito uno slittamento a inizio anno. E’ una carrellata di domande a un ragazzo che, piaccia o non piaccia, ha le idee chiare su quello che vuole, sta facendo di tutto per ottenerlo e ha tutto il diritto di provarci nel modo che preferisce.
MMA ARENA: Intanto grazie per questa intervista, Marvin
Vettori: Ciao, grazie a voi
MMA ARENA: Partiamo da lontano, cioè dalla tua infanzia, com’era Marvin da piccolo, un bimbo tranquillo o casinaro?
Vettori: Ero uno scavezzacollo, ne combinavo sempre una, tutto fuorchè tranquillo
MMA ARENA: Hai un gruppo storico di amici, sei uno con cui è facile entrare in sintonia o tendi a essere chiuso?
Vettori: No, mi ritengo aperto, entro subito in confidenza con tutti, poi certo, fidarsi è un altra cosa e richiede del tempo
MMA ARENA: Ma ora che sei più conosciuto com’è la vita a Mezzocorona, sempre la stessa o è cambiato qualcosa?
Vettori: No, qui a casa è sempre la stessa, resto Marvin per tutti
MMA ARENA: hehehe ancora niente assalti per autografi e robe simili?
Vettori: No hahaha, ogni tanto qualcosa ma nulla di invadente
MMA ARENA: Insomma, hai avuto una vita movimentata ma normale fino a quando sei partito per Londra…
Vettori: Si, il passo più importante e l’inizio di un periodo veramente duro ma che mi ha insegnato tanto
MMA ARENA: Inizi la tua carriera ma poi è in seguito, con Venator, che ti fai conoscere dapprima al pubblico italiano e poi al mondo, com’è rimasto il rapporto con loro?
Vettori: Venator è stato molto importante, il rapporto è buono, cordiale
MMA ARENA: Hanno introdotto i controlli antidoping, sei favorevole?
Vettori: Assolutamente si
MMA ARENA: C’è stata un pò di maretta attorno ad un like che hai dato a Cody McKenzie…
Vettori: Ah, ma quella è stata una cazzata, lui è un amico
MMA ARENA: Guardando un pò il tuo profilo sui vari social si vede che la tua fanbase sta crescendo ma hai anche un bel numero di detrattori, come mai secondo te?
Vettori: Beh, una parte è fatta di invidiosi che se riesci a fare qualcosa godono a buttarti giù appena possono, io vado dritto per la mia strada
MMA ARENA: Ma tu segui le vicende delle MMA italiane? Riesci ad andare a vedere qualche evento?
Vettori: Si, seguo, vado volentieri se capitano in un periodo che sono qui
MMA ARENA: Domanda secca, chi è il prossimo che vi raggiungerà in UFC?
Vettori: Non ho nessun dubbio, Manolo Zecchini
MMA ARENA: UFC, chi sono i tuoi preferiti?
Vettori: Sono tanti… Jones, RDA, Edgar, Holloway…
MMA ARENA: Ti piace riguardare i tuoi match?
Vettori: Non è questione di piacere, vanno riguardati perchè serve per migliorarsi, analizzando gli errori etc, sono molto critico con me stesso
MMA ARENA: Li senti i miglioramenti? se guardi all’ultimo match o a uno di qualche anno fa ti vedi tanto diverso?
Vettori: Si che li sento, sono cresciuto tantissimo. Magari in un singolo match non si nota molto perchè le MMA sono uno sport davvero complicato. Mesi di lavoro che vanno a finalizzarsi in 15 minuti, un periodo davvero breve. Magari prepari 100 cose e non ne servirà neppure una, o magari serviranno tutte, ci sono veramente troppe variabili. Poi dipende dalle situazioni, capita di vedere un atleta non tanto forte, che non sa tenere una posizione ma che vince perchè l’altro magari ha avuto fretta e si è stancato troppo per finalizzarlo, e al contrario alle volte perde quello più forte che magari affronta uno che fa tutto con i tempi giusti. Bisogna riuscire a far meglio in quei 15 minuti, non è detto che sia sempre il più forte che ci riesce, è anche il fascino delle MMA
MMA ARENA: Veniamo al match con Akhmedov, ti immaginavi sarebbe stato così?
Vettori: No, ha incassato dei colpi pesanti e mi ha stupito, in passato era andato giù per meno, poi quei ganci li portava da angoli particolari e riusciva a colpirmi
MMA ARENA: Ma il tuo gameplan qual’era?
Vettori: Scambiarci in piedi. Forse ad un certo punto avrei dovuto provare maggiormente a portarlo giù ma… intanto è un wrestler e non sarebbe stato facile, poi non si immaginava che sarei stato tanto superiore come poi si è capito nel terzo round
MMA ARENA: La cosa buona è che hai mostrato una buona mascella
Vettori: So di averla ma in genere riesco a preservarla meglio evitando di farmi colpire troppo, anche in allenamento è difficile che mi prendano così
MMA ARENA: Sei d’accordo sul fatto che il tuo terzo round sia il migliore in carriera?
Vettori: Si, nel primo mi ha sorpreso, il secondo è stato equilibrato ma nel terzo gli ho preso le misure, di quello sono soddisfatto
MMA ARENA: Ora quali sono i programmi?
Vettori: Mi sto riprendendo da qualche magagna fisica, a fine mese parto per gli States
MMA ARENA: Chi vorresti affrontare? Spara un nome
Vettori: Uno forte, che mi permetta vincendo di fare un bel salto nel ranking… dico Borracinha
MMA ARENA: Ah, bello grosso, oltretutto mi sembra che per certi versi vi somigliate
Vettori: Si, ma io sono più forte. -ride-
MMA ARENA: Ultima domanda, sei soddisfatto del 2017?
Vettor: Non del tutto, mi manca qualcosa, ma me lo riprenderò con gli interessi nel 2018
Stay tuned, amici
DP