Joanna Jędrzejczyk torna a parlare, non del rematch che l’aspetta con Rose, ma dei problemi che ha avuto con il taglio del peso prima di UFC 217 e che è stato un fattore rilevante nella sconfitta. Il team nutrizionista non ha lavorato come si deve, e l’ex campionessa dei pesi paglia racconta la drammaticità del taglio del peso:
“Stavo molto male, ho dovuto tagliare 15 libbre in 14 ore.. e l’ho fatto in 14 ore. La Perfecting Athletes non poteva credere che c’ero riuscita. Ho iniziato il taglio del peso alle cinque del pomeriggio di giovedì ed ero arrivata al peso alle undici della mattina di venerdì, perciò è stato un miracolo. Ho pregato Dio per questo miracolo. Ed è successo. Piangevo ed ero stanca, ma ci ho creduto. Ho detto a uno della Perfecting Athletes che sarebbe stato vergognoso per un campione non arrivare al peso, e alla fine ce l’ho fatta – non ci potevo credere. Dopo la cerimonia del peso, avevo solo liquidi e sono andata a letto perché durante il taglio ho dormito solo 15 minuti. Quando mi sono svegliata, le mie gambe erano intorpidite. L’ho detto al mio dottore e mi ha risposto ‘non ti preoccupare, ti idrateremo di più e starai bene.’ Ma il giorno dopo mi sentivo uguale e ho iniziato a pensare le cose peggiori. Ho preso il match di testa. Volevo andare all’incontro e buttare via tutte le mie preoccupazioni. Non potevo andare dal dottore e fare una flebo perché pensavo che avrebbero cancellato il match. Non potevo farlo ai miei fan. Sono una vera guerriera. E se le persone vogliono crederci bene, sennò dimostrerò che si sbagliano. Io sono ancora la campionessa.”
Joanna ha detto poi che non poteva più continuare a lavorare con la Perfecting Athletes perché lei ha pagato il prezzo del loro errore:
“Erano come una famiglia. Io mi sono fidata molto e ho pagato il prezzo per l’errore di qualcuno. Erano d’accordo con me. Abbiano parlato dopo il match e concordavano di aver fatto un errore, ma ho pagato io.”