La notte dei Predatori

Ieri sera si al Palazzetto dello sport di Galliate si è svolto Praedator 3,  evento patrocinato da FIGMMA e organizzato dallo Stabile Team, in particolare da Luca Cardano e Lele Genovesi, che prevedeva le finali IMMAF con qualificazioni per la squadra nazionale e tre match pro.

Arriviamo a Galliate attorno alle 18 e l’attività dentro e fuori al palazzetto ci fa subito sperare in una serata riuscita,  il pubblico pagante arriverà in seguito ma si respira una bella aria,  dentro si stanno svolgendo i vari match giovanili e dell’undercard e ci sono i classici gruppetti delle varie scuole tutto attorno alla gabbia,  chi si prepara,  chi aspetta il match del compagno di colori, chi ha terminato ma resta a guardare gli altri.

Per un amante degli SDC è proprio un bel momento, lo sguardo viene attirato dai colori dei vari team e i Maestri si scambiano opinioni in un clima di grande cordialità.  Allo stesso momento c’è una certa confusione , perchè i match si susseguono in ritmo serrato. Volendo fare un appunto costruttivo manca un filo di comunicazione,  qualcuno parla in un microfono dicendo i nomi degli atleti ma si sente poco, di fatto vediamo salire in gabbia una serie di blu contro una serie di rossi, riusciamo solo a capirne la provenienza riconoscendone i Maestri., anche a questo livello servirebbe uno che annuncia chiaramente chi combatte e a che titolo.

Il bello però deve ancora iniziare ed è per quello che siamo venuti,  verso le 19 l’undercard termina e si inizia ad allestire il palazzatto per la main card,  sinceramente quando abbiamo visto la mole di lavoro che aspettava lo staff abbiamo creduto che si sarebbe sforato non poco coi tempi ma Cardano e gli altri ragazzi hanno fatto un gran lavoro e per le 20.30 si poteva iniziare.

Uno sguardo alla location,  spaziosa e adatta ad un evento di questo genere con delle balconate che ben si prestano ad una visione di qualità. Seggiole e tavoli  posizionati attorno alla gabbia e che garantiscono comodità al pubblico, che valutiamo attorno alle 400 unità nel momento massimo,  quindi un buon afflusso.

La card prevedeva –

-un match valevole per la finale del Trofeo Italia

– un triangolare con regole IMMAF

-le finali IMMAF per delezionare la squadra nazionale

-tre match pro

I risultati li abbiamo già comunicati ieri,  resta da dire che il livello dei match IMMAF è in continua crescita e alcuni atleti ci sembra abbiano un grande futuro davanti.

Dario Bellandi,  era quello più accreditato e sarà l’atleta di punta della nazionale nei prossimi impegni.  Forte, fortissimo,  semplicemente di una categoria superiore,  tanto che ci auguriamo che a fine 2018 faccia il passo e vada nei pro, cioè dove gli compete

Emanuele Sabatino, vincitore nella categoria dei 77 kg,  dello Stabile Team,  fisico spaziale per le MMA,   ha più strada di Bellandi da percorrere per vederlo pro un giorno,  soprattutto si deve affinare nello striking perchè con quell’allungo può e deve essere più incisivo,   ma è materiale di prim’ordine.

Alfons Doskja,  vincitore del triangolare.  Partiamo dal dire che tutti e tre gli atleti coinvolti ci sono piaciuti e hanno mostrato potenziale.  Doskja però è un vero animale,  tecnico ed esplosivo,  li portava a terra e si capiva che per gli altri non c’era modo di uscirne.  Il fratello è medagliato ai mondiali IMMAF,  crediamo che Alfons potrà percorrere la stessa strada.

Per quanto riguarda i match pro, i video li abbiamo pubblicati ieri, qualche breve considerazione –

Il primo ci ha fornito la sorpresa della serata,  non conoscevamo Teo Caretti ma ora non ce lo dimenticheremo.  Aggressivo fin da subito,  completo,  veramente un bell’atleta che ha ragione di un Bonuso che è fighter con delle qualità ma poco ha potuto per opporsi all’avversario

Il secondo ha visto la vittoria del beniamino del pubblico,  Giovanni Scala,  che ha avuto ragione di Rasad Hammada atterrandolo con un destro di incontro che valutiamo come il ko of the night.

Il terzo era il main event,  il match tra Cogliandro e Santagostino. Sinceramente credevamo che Walter fosse ampiamente favorito ma Santagostino ha venduto cara la pelle e per due round abbondanti è riuscito a complicare la vita al rappresentante del Team Stabile,  che tra l’altro ha avuto problemi fisici in settimana.  Poi Cogliandro ha fatto valere le sue qualità e ha vinto per sottomissione, restando imbattuto.  L’impressione che ci resta vedendolo combattere è sempre la stessa,  atleta senza particolari lacune e con potenziale non ancora ben identificato,   è 5-0, il momento per un match di cartello è arrivato.

Per ultimo lasciamo colui che più di tutti si è speso per la riuscita dell’evento, Luca Cardano.  Ha passato la sera correndo di qua e di la per fare in modo che tutto filasse liscio  ma non ha mai lesinato una buona parola e un sorriso per chiunque lo cercasse,  una persona rara.  La cintura marrone di bjj che M. Stabile gli ha conferito davanti alla platea è stata la ciliegina di una bella serata di MMA.

Ora sotto con Praedator 4,  stay tuned amici

DP