Dopo aver ringraziato a caldo i fan per il sostegno e aver assicurato che tornerà più forte di prima con un unico obiettivo in mente – ovvero la cintura – Fabricio Werdum ha parlato del match perso dal suo punto di vista, raccontando quello che può aver sbagliato. Ammette di essere rimasto sorpreso dalla velocità con cui riusciva a portare l’avversario a terra, e pensa che non aver preso il giusto tempo per sistemare le posizioni durante l’incontro gli sia costata la vittoria.
Comunque Werdum con questo non vuole sminuire il talento di Volkov che ha lavorato bene:
“Nulla togliere a Volkov, ha combattuto e si è difeso bene a terra, ma credo che la pazienza sia stata la mia peggior nemica in questo match. Se avessi avuto più pazienza, penso che l’incontro sarebbe andato diversamente. Tornavo in piedi scambiando pugni con lui, e non credo che fosse necessario. Dovevo respirare un po’ di più. Ma è facile dirlo dopo il match, ma in quel momento sono io che lo sento. Ho imposto il ritmo per tre round, e credo di aver vinto i primi tre round, ma avrei dovuto respirare di più. Come quando stai giocando alla PlayStation e la tua energia si abbassa e poi si rialza. Io mi rialzavo e la mia energia era troppo poca per scambiare pugni in quel modo. Ma ripeto, non voglio togliere nulla a Volkov.”
Perciò l’impazienza è il fattore che ha influenzato la sua prestazione, secondo lui. Werdum dice poi che anche la gomitata ricevuta all’inizio del primo round da Volkov ha condizionato il resto del match, fino al KO nel quarto round:
“Un’altra cosa che mi ha disturbato è stato il mio occhio, mi ha colpito con una gomitata nel primo round e mi ha infastidito. Nel terzo round mi ha colpito e mi ha aperto un taglio proprio sotto l’occhio, e ho inserito il pilota automatico. Quel colpo ha influenzato molto la mia performance, ed è merito di Volkov. Sono andato per un armbar, una cosa che faccio sempre, ma ho guardato il match dopo e mi sono reso conto che la mia gamba non era nella posizione giusta. Ho preso molti pugni e stavo sanguinando molto, perciò questo non mi ha aiutato. Pensavo di averlo agganciato bene, ma una delle mie gambe era sotto il suo corpo, perciò ho perso la pressione nell’armbar ed ecco perché ne è uscito bene. Non me ne sono reso conto durante il match. Ho preso il rischio e ho tentato di sottometterlo. Sarei potuto rimanere un po’ di più in quella posizione. Come ho detto, la pazienza è stata la mia peggior nemica in questo match.”
Werdum ha combattuto con molta frequenza negli ultimi mesi, ma dice che questo non ha inciso sul cardio nell’ultimo match, anzi, sostiene che gli sia stato utile e vuole essere molto attivo nel 2018:
“Voglio riprendermi e tornare lì dentro il prima possibile. Devo parlare con Rafael Cordeiro, col mio team, con Ali Abdelaziz, per decidere quando tornare. So che sono a un passo dalla cintura, ma non perdo la speranza. Non ho dubbi che posso diventare campione di nuovo. Ovviamente mi serviranno almeno due o tre match per ottenere questa opportunità adesso. Non posso parlare della cintura ora. So di essere qualche passo indietro. Mi servirà un po’ di tempo, ma credo davvero che combatterò per la cintura. Credo che combatterò ancora per due o tre anni. Non ho mai pensato al ritiro a causa di una sconfitta come questa. Hai due opzioni in un match, o vinci o perdi, e questa volta non sono stato capace di vincere. Sono stato molto contento di tutti i messaggi arrivati dai fan. Questa volta sono rimasto impressionato che, nonostante la sconfitta, ho ricevuto molti messaggi positivi. È stato bello essere apprezzato. Non credo che mi abbiano mai apprezzato così tanto prima d’ora, e penso che adesso vedano il guerriero che sono. Questo mi motiva a continuare a combattere.”