Parker porta AJ alla distanza, ma deve cedere la cintura all’inglese.

Si è svolto ieri sera a Cardiff il match valido per l’unificazione delle cinture WBA e IBF detenute dall’inglese Joshua, campione olimpico a Londra 2012, e quella WBO detenuta dal samoano Joseph Parker. C’era grande attesa per questo incontro. Dopo 20 vittorie consecutive per KO, AJ affrontava un rivale considerato molto pericoloso da tutti gli addetti ai lavori, anche se non dai bookmaker che quotavano 1.10 la vittoria del pugile di origini nigeriane. Come previsto, Parker si è dimostrato pugile valido, coraggioso, ed estremamente veloce. Probabilmente il peso massimo con la maggior velocità di braccia in circolazione.Anthony-Joshua-v-Joseph-Parker-World-Heavyweight-Title-Fight.jpg

Queste caratteristiche gli hanno permesso di essere il primo a sentire il suono dell’ultima campana contro AJ. Con una tattica molto buona fatta di spostamenti e movimenti sul tronco, Parker non ha mai concesso bersaglio fisso ai colpi potentissimi dell’inglese, affidandosi poi a qualche folata in rapidità per cercare di colpirlo. Pregevoli alcune sue serie al corpo. La maggior parte dei round sono stati equilibrati, ma il miglior controllo del centro del ring e l’uso efficace del jab sinistro hanno fatto pendere giustamente la bilancia dalla parte dell’inglese, che ha fatto valere il suo vantaggio fisico di altezza ed allungo. Potremmo dire che AJ ha preso una pagina dal libro di Wladimir Klitschko, che quando affrontava pugili veloci come Chambers o Byrd faceva esattamente la stessa cosa, pungendo all’infinito con il diretto sinistro. Anche se poi quei match Wladimir li chiudeva prima del limite, ma qui conta tanto il discorso dell’hype che si portano dietro i pugili. Wladimir aveva cattiva stampa, per cui fu etichettato come campione monocorde e noioso, per quanto i numeri ci dicano altro, ovvero che la sua percentuale di KO era più alta di quella di Tyson. Joshua in questo momento è idolatrato, quindi anche se fa un match al risparmio resta la gallina dalle uova d’oro del pugilato mondiale. Dove vanno i due pugili dopo questa sera? Parker dovrà rimettersi in fila, conquistarsi un paio di vittorie e cercare una nuova chance per un titolo di sigla che per classe e coraggio merita sicuramente. AJ invece riprenderà le trattative per un incontro con lo statunitense Wilder, campione WBC. Tutto il mondo vuol vedere questo match, ma le negoziazioni sono lunghe e complicate, e il mio parere è che non lo vedremo prima del 2019. Nel frattempo sarà da vedere cosa riuscirà a fare Tyson Fury, che è dato in forma e pronto al rientro. A quel punto Joshua potrebbe valutare quale superfight gli porterebbe più soldi.

Nel sottoclou Sasha Povetkin ha inflitto un pesante KO a David Price, accreditandosi come sfidante ufficiale WBA. A 38 anni il russo è sembrato leggermente meno mobile e veloce del solito, sicuramente nella fase calante della carriera, ma a nostro giudizio, tolti AJ, Wilder, e eventualmente Fury, è ancora il peso massimo più pericoloso in circolazione. Ci piacerebbe vederlo contro il vincitore della sfida fra Haye e Bellew.