Doping e compromessi all’italiana…

Amici di MMA ARENA , vi riportiamo di seguito il comunicato stampa della promozione SLAM FC emesso ieri:

NEWS SLAM FC 11 “MAI DOMO” – D’ELIGIO STATEMENT By SLAMFC 03.04.2018 No Comments Il 14 Marzo 2018 il Tribunale Nazionale Antidoping del CONI infligge la sanzione della squalifica di quattro anni a Raffaele D’Eligio (a decorrere dal 12 marzo 2018 con scadenza 11 gennaio 2022) poiché risultato positivo ai controlli antidoping di Venator Kingdom 2 per tracce di Metandienone Metabolita. Al momento attuale Raffaele D’Eligio è tuttavia in Fight Card in Slam FC 11 “Mai Domo” del 30 Aprile 2018 poiché Slam Fighting Championship è una lega professionistica di Mixed Martial Arts totalmente indipendente da qualsiasi federazione o ente sportivo che faccia capo al CONI e non. È tuttavia è doveroso da parte di Slam Fighting Championship spiegare approfonditamente le motivazioni e il pensiero che stanno dietro il caso “D’Eligio”. Non è in alcun modo intenzione di Slam Fighting Championship non riconoscere o tentare di raggirare il potere del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI. Ciò nonostante riconosciamo che il rapporto, appena nato in Italia tra lo sport professionistico delle Mixed Martial Arts, il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) e la NADO (National Antidoping Organization) è attualmente a uno stato embrionale che lascia di fatto, in ambito legale, varie zone oscure interpretabili in modi controversi, ed in termini concreti, una lotta al doping che appare almeno fino ad adesso spesso iniqua ed inesatta. Queste nostre considerazioni non devono essere avvertite come critiche o scusanti per raggirare il sistema ma devono essere interpretate unicamente in modo costruttivo come un’analisi pragmatica della stato attuale delle cose e come monito per sviluppare un sistema antidoping equo ed uguale per tutti gli atleti, tutti gli sport da combattimento e le arti marziali, uguale per atleti professionisti ed atleti dilettanti, uguale per tutte le promotion italiane, indipendentemente dalla federazione o l’ente sportivo di appartenenza, indipendentemente dalla nazionalità di appartenenza o il paese di provenienza. Nonostante il fatto che Slam Fighting Championship sia una lega professionistica di Mixed Martial Arts totalmente indipendente da qualsiasi federazione o ente sportivo che faccia capo al CONI e non, nonostante il fatto che ci siano stati in Italia precedenti, casi in parte analoghi come la partecipazione di Palhares in Venator FC 3, la nostra unica intenzione è andare in fondo a questa questione nel modo più approfondito possibile affinchè ciò che accadrà avvenga nella totale legalità della Legge Italiana, nel rispetto assoluto di organizzazioni come il CONI e la NADO, nel riguardo dell’organizzazione Slam Fighting Championship e della persona di Raffaele D’Eligio. Un nostro staff di specialisti sta lavorando serratamente al fianco del CONI e della NADO per andare in fondo alla questione nel modo più limpido possibile ed essere sicuri di fare unicamente la cosa “giusta”.

Cosa succede quindi? In parole povere, nonostante la squalifica per doping l’atleta Raffaele D’Eligio è comunque segnato nella card di Slam e al di là del panegirico lessicale, la direzione di Slam ha deciso di sbattersene altamente della squalifica e di far combattere lo stesso il suo atleta.

La decisione di Slam non è scorretta dal punto di vista legislativo ma è moralmente discutibile. Le MMA sono uno sport ancora embrionale nel nostro paese, e uno dei passi più importanti per fare in modo che la nostra disciplina venga finalmente riconosciuta e promossa all’interno del panorama sportivo nazionale è far sì che sia regolamentata e sottoposta a controlli sanitari seri, primi fra tutti i test ematici e i controlli antidoping.

Dopo anni di buio assoluto in cui anche negli eventi pro si combatteva con un certificato medico agonistico (E BASTA!!!) finalmente alcune promotion (come ad esempio VENATOR) si sono date da fare per ottenere dei controlli antidoping seri. Un passo avanti enorme per tutto il movimento delle mma italiche, il fatto che ora una promotion come Slam decida di non tenere conto della squalifica al contrario nuoce a tutto il movimento.

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Il paragone con la partecipazione di Toquino al Venator 3 ci pare alquanto azzardato per almeno due motivi: innanzitutto Palhares ebbe problemi di doping molto prima, all’epoca di Venator si trattava di una squalifica valida solo in USA per il mancato rilascio della leva al braccio contro Shields a WSOF. Per il nostro D’Eligio è altra faccenda e il match si tiene nello stesso paese dove è stato squalificato per 4 anni dal massimo rappresentate sportivo nazionale (il TNA – tribunale nazionale antidoping istituito dal C.O.N.I); inoltre all’epoca del Venator 3 Palhares era considerato l’atleta n°4 al mondo per cui pur di averlo sul nostro suolo si era disposti a chiudere un occhio sulle questioni prettamente morali mentre per D’Eligio parliamo di un atleta esordiente non di un campione plurititolato.

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Ignorare la squalifica lo ripetiamo non è ILLEGALE, basta combattere in un evento non patrocinato FIGMMA e CONI e burocraticamente si è in regola, il problema è prettamente di natura morale. Rispettare una squalifica per doping sarebbe un bel segnale che davvero il nostro sport meriterebbe di avere, ignorala fa compiere un passo indietro a tutto il movimento facendo perdere serietà ad uno sport che ancora adesso da gran parte della stampa nazionale viene considerato alla stregua dei combattimenti tra galli negli scantinati.

 

omae wa mou shindeiru

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