Quello tra Dustin Poirier e Justin Gaethje è stato letteralmente un match senza esclusione di colpi, tanto da meritarsi il bonus di Fight of the Night: ‘the Diamond’ ha mandato KO Gaethje all’inizio della quarta ripresa, di fronte alla folla in delirio per l’idolo di casa.
Da una parte Poirier ha chiaro il suo prossimo obiettivo: vuole Khabib Nurmagomedov in un incontro titolato, come dichiara alla conclusione del match:
“Questo è il mio ventesimo match in UFC. Sono stato mandato KO, mi sono rialzato, più e più volte. Due classi di peso. Dana… Khabib… facciamolo! È il momento!”
Dall’altra parte lo sconfitto Gaethje non vuole lasciarsi abbattere, e vuole riguardare il match per correggere gli errori commessi.
Dustin Poirier, dunque, non punta a rematch con Alvarez o McGregor, vuole una cosa che ora appartiene al russo:
“Io voglio combattere per il titolo. Non sto cercando rematch con Conor, con Eddie, o con altri. Questo non è il mio obiettivo. Il mio obiettivo non è nemmeno averci a che fare con loro. Il mio obiettivo è migliorare ed essere campione mondiale e fare soldi e ritirarmi e dire ‘ce l’ho fatta’. Io voglio solo andare a dormire con quella cintura intorno alla mia vita una notte e sire a mia moglie ‘ce l’ho fatta’. Anni e anni fa, circa nel 2006, non avevo una macchina, lei mi doveva accompagnare alla pesata, dormivamo in motel malandati e combattevo il giorno dopo. Solo io e lei. Io voglio solo poter dire ‘ce l’ho fatta’”.
Justin Gaethje punta ancora a grandi incontri, per quanto sappia che sia difficile venendo ora da due sconfitte, perché lui fa questo lavoro per intrattenere le persone oltre che per i soldi:
“Adesso mi restano altri cinque match. Voglio i match più grandi possibili. Arrivando da due sconfitte, è difficile da dire, ma voi volete vedermi combattere. Ma se non mi vedete combattere dal vivo, ve ne pentirete quando me ne andrò. Non manca molto ormai. Me ne restano solo cinque. Io non vado lì per non lottare. Io gli stavo facendo il culo in piedi. Il mio game plan c’era e gli stavo rompendo le gambe, il suo corpo, e l’ho fatto. È stato stupido da parte mia provare a sopraffarlo mentre gli stavo tirando i leg kicks. Non sono un idiota. Non andrò a casa dimenticando questo e facendolo di nuovo. Andrò a casa, e studieremo ciò che ho fatto bene e ciò che ho sbagliato e faremo le correzioni. Io non combatto per vincere o perdere, per quanto possa suonare stupido e da matti. Io vado lì per intrattenere le persone. Questo è il business dell’intrattenimento. Io vado lì e combatto per soldi. Questo è quello che faccio, e mi aiuta ad essere pagato.”
Ecco alcuni highlights del match:
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