Al Iaquinta: “io vado lì ogni volta per combattere, ma Khabib è davvero ostico”

Sono state diverse le reazioni dal mondo delle mma nei confronti di Al Iaquinta uscito sconfitto dal match con Khabib, ma non ci sta ad essere definito “mezza calzetta” (riferendosi probabilmente ad alcuni commenti dei fan) perché ha accettato di subentrare in quell’incontro all’ultimo minuto tenendo testa al russo per cinque riprese e dominandolo a tratti.

Magari non attira l’attenzione mediatica come McGregor, ma Al Iaquinta sa di non essere un avversario facile in gabbia, che è ciò che conta:

“Io vado lì ogni volta per combattere. Questo è il motivo per cui i ragazzi non sembrano buoni contro di me. Sapevo che non avrebbe sprecato energia per cercare di finirmi perché sapeva che avrebbe dovuto uccidermi per finirmi, e se non mi uccideva, si sarebbe stancato. E cinque round è un match lungo. Perciò sapevo che lui lo sapeva, mi ha sicuramente rispettato e lo ha sentito. La sua posizione era veramente buona. Sentivo di essere sempre un passo indietro a lui, dai primi due round cercando di alzarmi in piedi e stare contro la gabbia, mi stava un po’ addosso. Però il suo jab è buono. Ogni volta che provavo a lasciar andare le sue combinazioni, era bizzarro, ha lo stile dei russi – è solo un altro stile di boxe. Dicevano che teneva la testa alta… ma era difficile beccarlo. È tosto, è davvero duro. Ha il suo stile. È bizzarro. Magari non sembra dall’esterno, ma è fottutamente ostico senza dubbio. Cinque round, può fotterti la testa sapete? è successo talmente in fretta che non ho nemmeno avuto il tempo di ripensarci.”