Quando le emozioni prendono il sopravvento possono giocare brutti scherzi.
Frank Mir parla per la prima volta dopo aver perso il match contro Fedor Emelianenko. All’esordio con Bellator dopo i 15 anni passati con UFC e dopo due anni di stop, il suo rientro non è andato come sperato purtroppo.
Frank Mir non è per nulla soddisfatto della prestazione ma allo stesso tempo non lascerà che questa sconfitta influenzi i piani che aveva fatto per il ritorno; pare che il suo ego ferito abbia influenzato l’esito del match:
“In un certo senso ha fatto male al mio ego. Devo ammetterlo, essere lanciato in aria in quel modo mi ha messo in imbarazzo. Perciò quando siamo tornati in piedi, è come se fossi entrato in modalità ‘street fighter’. Ho iniziato a tirare un sinistro dopo l’altro invece di mettere a segno i miei colpi e di essere composto. Questo probabilmente è dove ho sbagliato, una volta che entro in uno scontro a fuoco. Divento emotivo anziché restare strategico. Ho perso la calma, il mio ego ha influenzato come ho combattuto. Prima di quello, sono abbastanza bravo ad essere privo di emozioni e a non lasciare che entrino in me. Ma una volta che sono stato lanciato in aria, e quella mossa è stata un momento saliente, il mio ego è stato ferito. Non è tanto l’essere buttato a terra che mi ha fatto male. Non gli ha nemmeno dato un gran vantaggio a lui. Voglio dire, a quel punto, se io fossi stato calmo, stavo ancora vincendo l’incontro fino a quel momento perché l’ho colpito. Giudicano sul danno effettivo, perciò se il match fosse stato fermato in quel momento, sui cartellini dei giudici stavo vincendo io, anche se mi ha buttato a terra. Ma siccome mi sono incazzato per essere stato sbalzato in aria in quel modo, all’improvviso ho cercato solo di ucciderlo invece di combattere come un marzialista. Ho combattuto come uno street fighter, e non è andata bene.”
Adesso Mir pensa al futuro, vuole combattere già in estate per la promozione russa ACB – in cui lui fa il commentatore – ma tornerà anche nella gabbia di Bellator verso la fine dell’anno:
“Stanno parlando di ottobre. Per me va bene. Ma prima mi piacerebbe fare un match in ACB, così posso prendermi un po’ più tempo per me e posso riprendere il giusto ritmo per combattere. Possiamo allenarci quanto vogliamo, ma non c’è niente come la realtà. Ho avuto 40 secondi negli ultimi due anni, ho bisogno di un po’ più di tempo, di qualche round in più. Fortunatamente nel prossimo match, in tutta onestà e con molta probabilità non affronterò uno pericoloso come Fedor, sarà qualcuno inferiore a me. E poi spero Fedor, se va avanti nel torneo e lo vince con successo, magari posso essere il suo primo avversario per la difesa titolata se avrò messo insieme un po’ di vittorie.”
Mir spiega che, da contratto, Bellator gli può concedere la possibilità di fare altri match in ACB:
“Ovviamente c’è una clausola che prevede che possano dire di no, ma verbalmente mi è stata data una garanzia che non sarebbe stato così, a meno che non interferisca in qualche modo con il loro show. Per esempio, se io fossi ancora nel torneo non avrei avuto possibilità di andare di là e combattere. Perciò immagino che il lato positivo in tutta questa oscurità sia che non ho avuto successo sabato, ma farò più incontri quest’anno.”