Brad Tavares non vedrà realizzare la sua richiesta di poter sfidare Bisping, in compenso però ha in programma un altro match in cui affronterà Israel Adesanya nel main event di The Ultimate Fighter 27 Finale (stessa card in cui sarà presente anche Alessio Di Chirico).
Adesanya è ancora imbattuto (13-0, 2-0 UFC) e non vede in Tavares un ostacolo difficile da superare in quanto, a livello stilistico, ha già testato quelle abilità e sa come comportarsi:
“Credo che Brad sarà più facile del mio ultimo avversario, semplicemente perché ho già visto quel tipo di stile così tante volte. Ho visto quelle cose tante volte. Questo non è niente per me. Il mio ultimo avversario, Marvin Vettori, era un mancino goffo e strano, e sono stato capace di capire al volo le cose con lui. Brad, ho visto questo stile molte, molte volte, perciò sarà ancora più facile leggere questo libro. Guardate Brad, il modo che ha di combattere. Il suo ultimo incontro è stata la prima conclusione in sette anni. Il suo mento non è resistente quanto quello di Marvin. Non mi piace dire queste cose, perché nessuno ha il mento. Tutti hanno un pulsante, si tratta di trovare quel punto debole. Il suo ‘pulsante’, ovvero il suo stile e la sua postura, è più semplice di quello di Marvin. Io gli do meno di tre round. Meno di tre round. Il modo che ha di tirare colpi, viene dalle Hawaii lui. È uno pesante quando li tira. È uno a cui piace la lotta. Quindi potremmo azzuffarci. È difficile continuare a trovare avversari che non siano come il mio livello, che non credo che ci sia veramente ancora. Brad è un buon match, è un buon test. Sarà il mio test più duro finora. Lo passerò e andrò avanti.”
Adesanya parla poi in generale della categoria dei fighters di mma, che dovrebbero essere pagati come meritano:
“Io penso che gli atleti di mma siano i migliori atleti al mondo. Per la quantità di lavoro che dobbiamo fare per arrivare in quell’ottagono, dovremmo essere pagati per quello che valiamo. Alcuni giocatori di calcio vengono pagati centinaia di migliaia di soldi a settimana. Questo perché il calcio esiste da anni, come i giocatori di basket. E non possono fare quello che facciamo noi… Sarebbe carino se la torta fosse divisa in modo uniforme.”