Per alcuni fan annunciare un ritorno sulle scene a 48 anni è una follia, altri invece sono felici di poter rivedere in azione ‘the Iceman’.
Il suo storico coach John Hackleman, dopo aver sentito questa notizia, ha rilasciato una dichiarazione a The MMA Hour e non è per niente entusiasta di questa scelta perché non vorrebbe che Liddell combattesse.
Anzi, a lui non piace in generale che i suoi fighters combattano, ma nonostante ciò, supporterà Chuck Liddell e lo aiuterà se ne avrà bisogno perché gli vuole bene:
“Non mi piace per niente. Anzi, non mi piace che i miei fighters vadano a combattere. A me sarebbe piaciuto che loro si allenassero e basta nella mia palestra e che ci divertissimo, è per questo che ho aperto la palestra ‘The Pit’ nel lontano 1985 e non ho mai voluto che nessuno combattesse. Per me, non è divertente, non lo è mai stato. Perciò, non voglio che lui combatta di nuovo. Ma detto questo, se lui vuole e lo vuole davvero col suo cuore, allora lo appoggerò al 100%. Farò tutto quello di cui Chuck ha bisogno. Qualunque cosa Chuck sente nel suo cuore, se vuole che torno a lavorare con lui per il match, se mi vuole al suo angolo – se ha bisogno di me in entrambi i casi, allora farò entrambe le cose. Lui sa benissimo cosa penso di lui che combatte. Lui sa che gli voglio bene e che gli guardo le spalle, ma sa come la penso. Ma semplicemente – qualunque cosa deve fare, la farà, e io sarò lì come uno di famiglia che gli vuole bene anche se non mi piace. Voglio bene a Chuck e farò tutto quello che posso per aiutarlo a realizzare tutto il suo potenziale nella sua vita. Quando lo vedo, quando facciamo i nostri allenamenti rari, lui sembra tornato indietro in quei giorni. Ma questi non sono contro un vero avversario. Perciò, è facile essere un fighter nella palestra, e non sto dicendo che è quello che è Chuck, ma non posso giudicare come reagirà nella gabbia da come colpisce un sacco. Ma ha ancora tanta potenza e ha ancora le sue mosse, tutte queste cose sono rimaste nella memoria dei suoi muscoli. La sua difesa dei takedown, la sua potenza dei colpi, il suo QI del combattimento. Non puoi perdere questo tipo di cose. Lui non è stato mandato KO molte volte, quindi non è questo che mi preoccupa di lui in particolare. Io mi preoccupo di questo per tutti i miei fighters, perché vogliono che siano tutti al sicuro.”
Nel caso in cui davvero si facesse il match della trilogia con Ortiz, il coach di Liddell crede che l’esito non sarà diverso dalle due volte precedenti:
“Rispetto Tito per un sacco di motivi, ma Chuck lo ha battuto due volte già. Non voglio abbattere Tito. Tito è un pioniere ed è uno duro. Combatterebbe contro chiunque in qualunque momento, ha fatto tante cose in UFC. Io credo che sia un grande fighter. Chuck ha il suo numero. Tito è un buon avversario per Chuck, e lo sappiamo guardando la storia.”