Georges St-Pierre: “voglio fare qualcosa di unico, mai tentato prima”

Qualche settimana fa il presidente Dana White aveva dichiarato che era in lavorazione un match tra GSP e Nate Diaz per agosto, ma poi è stato un nulla di fatto.

Nonostante Nate Diaz lo abbia accusato di aver usato steroidi quando ha combattuto contro suo fratello, Georges St-Pierre sta considerando ancora questo incontro con Nate pur non vedendo alcun beneficio e parla poi dei piani futuri per la sua carriera:

“Io lo sto tenendo in considerazione. Lo sto analizzando, ho parlato con Firas Zahabi, col mio allenatore e con tutti gli altri. Siamo tutti della stessa idea su questo, non ne vale la pena. Nate Diaz è un fighter incredibile, molto versatile. Però, se vi mettete nei miei panni, non c’è nessun beneficio per me a parte i soldi, e i soldi non sono l’unica cosa che mi muove. Se batto Nate Diaz, decisamente, la maggior parte delle persone mi diranno che ho preso un incontro facile. I critici diranno ‘è un bullo, ha lottato contro uno più piccolo’. Forse non è nemmeno più piccolo di me. Molti dei ragazzi nelle 155 libbre sono più grandi di me ora. Lui è grande. È quanto me, ma siccome io ho lottato nelle 170 libbre la maggior parte della mia carriera, mi farebbe sembrare cattivo. Mi farebbe sembrare un bullo, e questo nel caso in cui vinco in modo dominante. Se vinco, ed è come una guerra, botta e risposta, le persone diranno ‘fai schifo’. E se mi batte, è la fine del mondo. Una cosa che ho scoperto durante la mia carriera è che essere il più forte al mondo, era il mio sogno quando ero giovane. Ecco perché sono entrato in UFC. Volevo essere il più forte al mondo. Ma negli anni ho capito che non è possibile. Non puoi essere il più forte al mondo. Questa è solo un’illusione. Non mi è rimasto molto ora. E per quello che ho lasciato, io voglio fare un grande incontro, un match che i fan vogliono vedere, che se lo godano, io personalmente voglio raggiungere qualcosa di unico, raro, forse mai tentato prima. Questo è qualcosa che mi eccita. E non sono spinto solo dai soldi. Va bene avere soldi, ci piacciono i soldi, ci spingono a tutti noi, me compreso, ma non è l’unica cosa. Ci deve essere qualcosa in più dei soldi. La soddisfazione è il colpo di grazia. Se sei soddisfatto, se sei campione e sei soddisfatto: ritirati, perché cadresti in basso. Sei finito. Ti farai male, da atleta, specialmente nel nostro gioco. Io voglio fare un match che mi soddisfi, e se lo faccio, è molto pericoloso. Qualcosa tipo… 155 libbre, non l’ho mai fatto prima, prendere il titolo. Oppure battere uno che sta crescendo in modo impressionante. Potrebbe essere Khabib. Lui mi ha sfidato. Fisicamente, ora non è un buon periodo per me. Devo aspettare ancora un po’. Comunque nella divisione delle 155 libbre adesso secondo me ci sono Conor, il campione, Ferguson ma credo che Ferguson sia guori, e altri ragazzi, ma questi due sono i ragazzi: Conor e Khabib. Khabib anche se è campione credo che debba combattere contro Conor per essere il migliore.”

Come tempistiche per il rientro, GSP ha detto che potrebbero servire da poche settimane fino a tre mesi affinché non senta più i dolori della colite. Spera dunque di poter guarire presto per avere un match il prima possibile, perché non ha intenzione di entrare in gabbia una volta compiuti 40 anni:

“A quarant’anni sarò un uomo cresciuto. Non combatterò a 40 anni in una gabbia. Perciò se succederà al più presto, bene. E se non succederà, sono contento. Sono contento lo stesso.”