Chalmers: “solo perché vengo da Geordie Shore non vuol dire che non sono un buon fighter”

Aaron Chalmers è molto conosciuto per il personaggio nel programma televisivo Geordie Shore che lo ha reso famoso, ma un anno fa ha deciso di intraprendere la carriera professionistica nelle mma.

Ha già disputato tre match in BAMMA, e venerdì scorso ha debuttato in Bellator vincendo con una splendida standing guillotine choke che ha fatto svenire l’avversario e dando prova della sua bravura.

Alcuni lo hanno paragonato a CM Punk perché entrambi sono arrivati in importanti promotion molto velocemente – quindi più per la fama che per i meriti – grazie al percorso precedente che li ha resi famosi.

Se da una parte Aaron Chalmers ammette che probabilmente il suo nome può aver accelerato i tempi dell’ascesa, dall’altra non vuole adagiarsi sugli allori, anzi, continuerà a lavorare duramente per migliorarsi e guadagnarsi le opportunità, non vuole che gli venga regalato niente:

“Mi alleno duramente, tanto quanto gli altri. Solo perché vengo da Geordie Shore non vuol dire che non mi alleno o che non sono un buon fighter. Mi alleno duramente come gli altri ragazzi nella mia palestra, mi alleno con ragazzi che stanno in UFC. E come avete visto, il duro lavoro ripaga sempre. Mi è stata data un’opportunità e l’ho presa. 4 match, 4 vittorie prima del limite. Ma la gente non è contenta perché vinco io, molto semplice. Anche se batto un 10-0, le persone direbbero che era tutto programmato. Quindi non me ne frega un cazzo di cosa dice la gente. Testa bassa, allenamenti, mi prendo due settimane di riposo e poi riparto e sarò pronto quando Bellator mi chiama. Non scelgo io i match. Se Scott mi chiama e dice ‘devi combattere contro questo’, io lo faccio. Adesso sono un fighter di Bellator. Apprezzo BAMMA per tutto quello che ha fatto per me, ma Bellator è una grande organizzazione. Ho dimostrato che non sono solo un ragazzo di Geordie Shore che si incazza. Magari non sarò un fighter di mma agli occhi di alcuni, ma nella gabbia sono un fighter. Bisogna tenere i piedi per terra. Non andrò a giro dicendo di essere il migliore perché sicuramente non lo sono, sono ancora lontano da quel livello. Sono ancora a inizio carriera, ho battuto solo 4 persone. Tengo i piedi per terra. Prendo tutto quello che viene, continuerò a lavorare duramente e a migliorarmi.”