Continua a far discutere la pratica del taglio del peso e si continuano a cercare delle soluzioni per poter ridurre – e possibilmente eliminare del tutto – le conseguenze sulla salute.
A tal proposito, il Performance Institute di UFC ha redatto un’analisi di 80 pagine con grafici e quant’altro, in cui si cerca di spiegare come limitare questa pratica che ormai si è diffusa in questo sport, anche se non sembra esserci una vera e propria risposta.
Il vicepresidente del Performance Institute di UFC, Duncan French ha dichiarato quanto segue:
“Quello che stiamo cercando di fare è creare cambiamenti culturali piuttosto ampi, che richiedono tempo. Se parliamo solo del taglio del peso, non centriamo quello che è il vero problema… è come mettere un bendaggio fatto male su una gamba rotta. Non credo che a tutti piaccia il taglio del peso. In che modo si è arrivati al livello in cui persone tagliano più peso di quanto necessario? Io credo che la questione sia questa. Non vogliamo vedere i fighters che da qui a cinque anni tagliano lo stesso peso di ora. Direi che è così che il Performance Institute spera di supportare i dirigenti e tutti quanti in questo percorso. Quello che vogliamo è un equilibrio tra il match e la salute e la sicurezza. Non conosco nessun atleta che non voglia un vantaggio nella competizione, ma allo stesso tempo non conosco nessun atleta che non voglia prepararsi per fare una prestazione in modo ottimale.”
Duncan French ha poi detto che il Performance Institute vuole spingere affinché i fighters rientrino nel 10% della propria classe di peso il giorno stesso del match, come conferma anche l’Hall of Famer Forrest Griffin (anche lui vicepresidente dell’istituto) che ritiene che questo sia il miglior modo per poter combattere al meglio.
La Commissione Atletica della California ha fatto notare che l’anno scorso il 30% dei fighters hanno combattuto sopra il 10% e oltre la propria classe di peso, e la percentuale dei fighters in UFC potrebbe essere anche più alta, correndo maggiori rischi; ecco perché questa Commissione, tra i vari punti del piano sul taglio del peso, consiglia ai fighters di salire in un’altra categoria se arrivano al giorno del match oltre il 10% del proprio peso.
French ha comunque ricordato che i fighters sono “lavoratori indipendenti”, cioè UFC non può dire loro di visitare l’istituto per sapere quale dovrebbe essere scientificamente la propria classe di peso minimo.