Ieri abbiamo avuto il piacere di assistere nuovamente dal vivo all’evento organizzato da Pietro Falco, Elia Gentili, Alberto Tesi e Francesco Gori: LUCTOR non è più una piccola realtà, è cresciuto anno dopo anno dando conferma di essere uno fra i migliori eventi nel panorama italiano.
Anche questa volta hanno superato le aspettative, partiamo dalla location: hanno deciso di spostarsi dall’hotel Castelmartini di Larciano (con gabbia all’aperto) scegliendo il Palavinci di Montecatini Terme per dare più lustro all’evento; Falco ha definito questa scelta come una “scommessa” ma ora a posteriori vedendo come sono andate le cose, possiamo dire che è una scommessa vinta.
C’era il maxischermo ben visibile sia dalle tribune che dal parterre, la gabbia (con una sola porta) era posizionata al centro del palazzetto, fumo e giochi di luci hanno accompagnato le entrate degli atleti. Era impossibile annoiarsi, non ci sono mai stati momenti morti tra un incontro e l’altro perché le pause erano fatte di musica ed esibizioni di ballerini e di Pier Brigazzi in arte “Fracassa”, il percussionista che ha incantato tutti. Non sono mancate due splendide cage girls che, mi piace sottolineare l’originalità, entravano scalze nella gabbia. I presentatori della serata, Alberto Tesi e Laura Maccioni, con il loro carisma hanno saputo coinvolgere il pubblico – cosa che può sembrare “banale”, e invece non è da dare per scontato.
A proposito di pubblico, già durante la card preliminare c’era molta gente (ed è un bel segnale anche questo), man mano che si scaldava la serata con i match il palazzetto si è riempito, si stimano 600 persone ma noi pensiamo ce ne fossero anche di più (a breve sapremo i numeri ufficiali). Ottimo numero per la capienza del posto.
Altro fatto da far notare: la presenza del presidente di Fight 1 Carlo Di Blasi che, oltre a ricordare che il 14 luglio si svolgerà Bellator a Roma, era lì con l’occhio del talent scout perché interessato ad alcuni match e ad alcuni atleti in particolare.
Passiamo ora ai match (che trovate anche sulla nostra pagina con altre foto):
Stefano Pagni vs Matteo Medogni (dilettanti)
Stefano Pagni parte subito aggressivo, finiscono in clinch a parete e poi a terra con Pagni in monta. Medogni cerca il triangolo, quando Pagni toglie pressione Medogni riesce a chiudere un armlock concludendo il match al primo round.
Davide Ruggi vs Francesco Gibennini (dilettanti)
Partono subito con uno scambio al centro, Ruggi porta l’avversario a terra contro la gabbia. Dopo una fase di pressione a terra il combattimento riprende in piedi, Ruggi tira un calcio che viene bloccato dall’avversario e finiscono nuovamente a terra e termina il primo round. Nella seconda ripresa prevale Gibennini che vuole concludere col gnp ma Ruggi riesce tornare in piedi. La situazione si ribalta a metà round con Ruggi in monta, entrambi aggressivi provano a fare leva sulla gamba ma finisce anche questo round. Il match finisce in parità.
Filippo Fornaciari vs Maurizio Salazar (semi pro)
Salazar accorcia le distanze finiscono a parete ma Fornaciari viene preso da una ginocchiata alle parti basse. Breve scambio in piedi e poi a terra fanno pressione entrambi. Secondo round scambiano un piedi e Fornaciari porta a terra splendidamente il suo avversario, ma dalla side control Salazar passa in full mount e lavora con alcuni pugni. Terzo round si studiano e Salazar mette a segno un sinistro, ma ancora una volta Fornaciari lo porta a terra e lavorano finché non suona la campana. Vince Maurizio Salazar.
Benjamin Ebert vs Fabrizio Panzani (semi pro)
Panzani parte subito aggressivo con una combinazione in piedi che costringe Ebert a indietreggiare. Ebert riesce a portarlo a terra e lavora da side control, mentre Panzani tira qualche pugno. Secondo round che inizia come il precedente ma questa volta Panzani lo spinge a parete e tira qualche ginocchiata e porta a terra l’avversario con un single leg. Panzani lavora dalla monta con un Ebert che si difende bene. Ultimo round: lavorano a parete, Ebert colpisce con alcune ginocchiate di cui una al volto, ma Panzani si difende e tenta un single leg. E continuano a terra con Panzani in monta. Vince per decisione unanime Benjamin Ebert. Bel match tra due atleti molto competitivi che hanno mostrato grande tecnica.
MAIN CARD:
Michael Vomero (Fight Gym) vs Eris Dano (Dog Eat Dog)
La main card si apre col match pro tra Vomero e Dano. Partono con uno studio al centro ma subito Dano si fa aggressivo con una combinazione di pugni che portano l’avversario a parete. A terra Dano fa pressione dalla monta e colpisce, Vomero però si gira e dà la schiena a Dano che chiude velocemente una guillotine choke.
Davide Di Deo (Team D’Aloia) vs Daniele Idrizi (Seconds Out)
Di Deo porta subito a terra l’avversario con un takedown e dalla monta tira dei pugni alle costole, torna in piedi ma Idrizi lo invita a tornare a terra e così fa. Di Deo ha ancora il controllo della situazione ma Idrizi cerca una ghigliottina che non chiude bene. Nel secondo round lavorano principalmente a terra e Di Deo continua ad andare col ground and pound ma i colpi non sono abbastanza potenti e Idrizi si difende ancora. Dopo mezzo round sotto il gnp l’arbitro decide di interrompere l’incontro e Davide Di Deo si porta a casa la vittoria.
Ashley Rosy (Rendoki) vs Gianluca Carta (Chang Peuk)
Iniziano con uno scambio di low kick, si studiano al centro poi Rosy prende il controllo e porta l’avversario verso la parete in clinch colpendolo con ginocchiate. Rosy sostenuto dal tifo della sua curva porta Carta a terra e fa pressione. A pochi secondi dalla fine del primo round l’atleta del Rendoki lavora col ground and pound ma Carta viene salvato dalla campana. Secondo round: scambio di colpi in piedi. Rosy risulta più aggressivo nei pugni, ma Carta risponde bene. Ultimo round simile al precedente, scambiano diversi colpi in piedi ma pochi significativi. Cambia il ritmo quando Rosy porta a terra Carta. Entrambi erano alla ricerca della conclusione prima del limite ma il verdetto spetta ai giudici. Vince per decisione unanime Ashley Rosi.
Francesco Genovese (Fight Gym) vs Giacomo Michelis (Kombat Team)
Genovese attacca diretto l’avversario portandolo a parete, ma Michelis lo porta a terra e colpisce con gnp. Si rialzano e Michelis continua la pressione verso la gabbia con i pugni. L’arbitro interviene interrompendo il match tra i fischi del pubblico contrariato perché fermato troppo presto. Giacomo Michelis vince per KO alla prima ripresa. Un match contestato per l’esito finale che ha diviso l’opinione pubblica: per qualcuno è stato fermato prematuramente, per altri invece è stata una chiamata giusta dall’arbitro perché Genovese stava incassando senza fare molto per cercare di ribaltare la situazione. Si vince e si perde, e a volte possono esserci delle controversie. In ogni caso, complimenti a Michelis e siamo sicuri che Genovese avrà modo di rifarsi.
Pietro Cappelli (Fight Club di Firenze) vs Ivan Vicic
Vicic spinge Cappelli a parete che risponde con ginocchiate e lo porta a terra accompagnando l’azione con alcuni pugni. Vicic prova a difendersi ma dà la schiena a Cappelli che continua a tirare pugni e l’arbitro si mette in mezzo per interrompere il match. Pietro Cappelli vince per TKO alla prima ripresa. L’incontro è andato secondo le aspettative ed è stato completamente dominato da Cappelli.
Davide Baneschi (Rendoki) vs Percy Herrera (JEF Team)
Suona la campana e Herrera tira un calcio colpendo le parti basse di Baneschi, breve pausa ma si riprende subito. Baneschi porta a terra l’avversario e fa pressione colpendo con pugni alle costole mentre Herrera cerca di liberarsi, senza riuscirci. Baneschi lavora bene, Herrera tenta di ribaltare la posizione e Baneschi ne approfitta per provare una leva al braccio, ma finisce il round. Secondo round: Baneschi accorcia le distanze e va con una serie di low kick, poi spinge a parete l’avversario che risponde con delle ginocchiate all’addome. Pressione a parete senza sosta da parte di Baneschi che porta a terra Herrera. Terzo round tutto a favore di Baneschi che pressa Herrera in continuazione. Herrera non ha sfruttato bene a proprio vantaggio l’allungo maggiore e nonostante abbia provato a difendersi, è stato praticamente un match a senso unico: Davide Baneschi vince per decisione unanime e si conferma ancora una volta uno dei migliori pesi gallo in Italia. Per lui c’è sicuramente posto in importanti scenari esteri, e crediamo che ci arriverà molto presto.
Ernesto Papa (Fight Gym) vs Simon Biyong (X1 boxing Genova) – cintura Fight1 93 kg
Ernesto Papa entra sulle note di ‘we will rock you’ con tutto il pubblico che lo acclama. Papa parte subito aggressivo e spinge Biyong a parete e lo porta a terra. Papa lavora con il ground and pound e chiude la ghigliottina. Il palazzetto trema con la folla che urla e salta di gioia per Ernesto Papa che vince per sottomissione e conquista la cintura di Fight 1. Innanzitutto un bel dettaglio da far notare è stata la scelta di mettere l’inno italiano prima di iniziare il match, essendoci in palio una cintura italiana, e tutti erano in piedi a cantare con la mano sul cuore (scene così non si vedono in tutti gli eventi, e vederla dal vivo è stato emozionante). Il match è durato poco, ma in quei pochi secondi c’è stata una totale dominanza da parte di Ernesto che ha dato prova delle proprie abilità. È stato un po’ contestato il gesto finale che ha rivolto al suo avversario (ovvero di tagliare la gola), ma in seguito all’incontro Papa ha specificato di averlo fatto esclusivamente per “show” in risposta al medesimo gesto fatto da Biyong durante il peso, lui stesso ha detto che è un brutto gesto che non ha mai fatto e che non avrebbe mai fatto perché non è solito fare provocazioni di alcun tipo. Detto questo, Ernesto Papa ha ricevuto i complimenti per la prestazione da parte di Carlo Di Blasi, e ora che ha la cintura di Fight 1 per lui si potrebbero aprire grandi scenari in un futuro non molto lontano.
Noi siamo state accolte benissimo e ci siamo divertite, è stata senza alcun dubbio una bellissima serata (la scaletta è andata come da programma, non hanno sforato nemmeno con gli orari) e abbiamo cercato di fare del nostro meglio col lavoro svolto sul campo. Abbiamo già detto all’inizio che LUCTOR è uno fra i migliori eventi nel panorama italiano, ma penso che il valore aggiunto che lo rende unico nel suo genere sia il fatto che dietro ci sia una vera e propria Famiglia che lavora in armonia (io sono rimasta anche a fine evento quando stavano smontando la gabbia e riordinando tutto quanto, e vi assicuro che le risate con loro sono sempre assicurate). Ringraziamo ancora una volta gli organizzatori di LUCTOR e complimenti a tutti gli atleti che hanno combattuto, ci vediamo alla prossima edizione!
