Lo avevamo lasciato, in lacrime, il 29 luglio di un anno fa, ad annunciare propositi di ritiro dopo aver perso il titolo di campione del mondo dei massimi leggeri.
Lo ritroviamo oggi, consacrato come campione dei massimi leggeri, dei massimi, miglior combattente al mondo e probabilmente migliore di tutti i tempi. A 39 anni ha scritto la storia con un perfetto gancio destro in uscita dal clinch. Un momento che resterà nella storia, come la combinazione di Ali contro Foreman. Daniel Cormier, il due volte olimpionico di lotta, ha battuto per TKO alla prima ripresa il campione dei pesi massimi Stipe Miocic. Pensavamo che DC avrebbe cercato di portare a terra il croato, in realtà ha cercato la corta e il clinch per scambiare. Come dichiarato sia da lui che dagli allenatori, da peso massimo è molto più potente. Aveva messo giù tutti gli sparring partner ed ha fatto lo stesso con Stipe.
Il suo record nei massimi ora è 14-0 , probabilmente si esprime meglio nella categoria regina, senza dover tagliare peso, cosa che a 39 anni è molto logorante.
E’ una storia da raccontare ad ogni ragazzo che si avvicina allo sport. La storia di un campione che per due volte si è trovato battuto da chi non seguiva le regole, ma entrambe le volte è tornato, è diventato campione, e ha fatto piazza pulita nelle due divisioni regine dell’UFC.
Lottatore straordinario, in possesso di una tecnica in top position tale da risultare un incubo per gli avversari, negli anni si è evoluto e lo abbiamo visto eccellere nella dirty boxing e sfoderare alcuni high kick sorprendenti per il tipo di struttura fisica che ha. Un atleta in costante miglioramento dai 30 ai 39, ovvero negli anni in cui altri declinano. Parliamo di un olimpionico di Atene 2004. Una vita nello sport. Record fino al college: 101-9. Dopo la laurea in sociologia, la sua carriera di liberista racconta di 6 titoli nazionali consecutivi dal 2003 al 2008, rappresentante USA in tutte le competizioni internazionali, 53 vittorie e dieci sconfitte. A Pechino nel 2008 non può competere a causa di un problema ai reni causato da un errato taglio del peso. Si ritira e va a fare il coach di lotta all’American Kickboxing Academy. A settembre 2009 , a 30 anni, dopo 173 incontri ufficiali di lotta, debutta nelle MMA. Nel 2012 vince il titolo pesi massimi Strikeforce. Nel 2015 il titolo UFC dei massimi leggeri. E stanotte ha vinto il titolo dei massimi UFC. Una vita a combattere. Mai un sospetto di doping. Non si è mai sentito parlare di lui per qualcosa che non fossero le sue imprese sportive.
Grande atleta, grande coach, umile e autoironico, quanti avrebbero fatto un video come questo? Lo abbiamo scritto prima del match, e lo ripetiamo ora, autocitandoci: vince tutti gli incontri tranne quelli contro atleti dopati, drogati, che si nascondono sotto la gabbia per 9 ore per sfuggire ai controlli, che guidano sotto effetto di stupefacenti causando incidenti, senza fermarsi a soccorrere donne incinte da loro tamponate. Insomma, escludendo esseri indegni che non vanno nominati quando si parla di sport, Cormier è imbattuto.
Imbattuto campione del mondo in due categorie di peso contemporaneamente. Può bastare per archiviare la discussione su chi sia il più grande di tutti i tempi.
Una nota in chiusura sul dubbio siparietto finale con Lesnar. Dopo tutto quello che ha conquistato, dopo che ha battuto ogni contender, ci sta che accetti il disegno dell’UFC di mettere su un superfight destinato a vendere milioni di PPV fra lui e Brock Lesnar. Potrebbe ritirarsi a 40 anni e con qualche milione in più sul conto in banca. Non male Daniel, non male.