Junior dos Santos tornerà in azioni domani per la prima volta dopo la sconfitta contro Stipe Miocic un anno fa, e tra quelli che trovano ingiusta la title shot offerta a Brock Lesnar c’è proprio lui: l’ex campione dei pesi massimi.
I due sono stati i capitani delle squadre nella tredicesima edizione di The Ultimate Fighter, ma non si sono potuti affrontare nella finale per problemi di salute di Lesnar. JDS non è sorpreso del ritorno di Lesnar, piuttosto è rimasto sorpreso da Daniel Cormier che lo ha chiamato nell’ottagono a fine match:
“Il ritorno di Brock Lesnar non mi ha sorpreso. Mi ha sorpreso Cormier, campione di due divisioni che stava vivendo quel momento, il più speciale della sua carriera, e che ha chiamato Brock Lesnar nell’ottagono. In realtà non l’ho capito. Sono rimasto scioccato dalla situazione, è diventata teatrale. In un certo senso ridicola. Ho guardato la conferenza stampa dopo e lui stava spiegando che Brock Lesnar è uno che vende tanti ppv. Quindi sarà un match che farà guadagnare tanti soldi pure a lui, e sta prendendo un match facile… non che sia facile, ma è più semplice di altri e c’è tanto da guadagnare a livello finanziario. È completamente ingiusto, ma sappiamo che i ranking in UFC non contano. I ranking sono basati su un sistema assurdo, ma non è bello vedere Brock Lesnar saltare la fila specialmente perché non ha smesso di combattere perché voleva smettere, ha fallito un test antidoping per qualcosa che ha sempre usato, lo potete vedere chiaramente. È stato tagliato fuori da USADA e adesso ritorna come se fosse qualcosa di positivo, ma non lo è. Non dà niente allo sport. È uno che imbroglia. L’unico beneficio che porta è che alla gente piace davvero guardarlo, quel grosso ragazzo. Ho imparato che quelli che usano questo tipo di droghe che aiutano le prestazioni non possono farne a meno perché non producono più testosterone come prima, non producono più l’ormone della crescita come dovrebbero, e tanti altri ormoni. Per competere ad alti livelli questi ragazzi non possono farlo senza. Non so quale sarà la sua strategia, ma è quasi certo che non sarà pulito.”