Bellator Roma, bene ma non benissimo

Purtroppo a questo giro il lavoro e le vicende familiari hanno avuto la meglio e nessuno di noi è riuscito ad andare a Roma per assistere a questa edizione del Bellator, fortunatamente c’è stata copertura televisiva e siamo riusciti a vedere quasi tutti i match e a farci un idea anche se essere presenti dal vivo e vivere l’evento è altra cosa.

La prima cosa che ci  è balzata all’occhio è che non si è fatto il sold out. I commenti parlano di circa 8000 presenze che sono sempre un bel viaggiare rispetto alle medie italiche, ciononostante credevamo che la suggestiva location, il coinvolgimento di parecchi fighter locali e il big match tra Petrosyan e Allazov avrebbe riempito e lasciato gente fuori dai cancelli, invece così non è stato.

Spetterà agli organizzatori analizzare i motivi, noi ci limitiamo a suggerirne 2 che forse hanno contribuito:

1 il periodo, forse la metà di luglio non è quello migliore, la gente i soldi preferisce spenderli andando al mare

2 la politica dei prezzi , i posti del parterre arrivavano fino a 300 euro, secondo noi un po troppo.  È giusto che ci siano biglietti per tutte le tasche ma forse la forbice  è stata troppo allargata in  questo caso, forzando i veri appassionati sulle tribune, cioè ai margini dell’evento e costringendoli a vedere solo da lontano i vari Fedor, Gina etc

C’e’ stato inoltre qualche malfunzionamento, ammesso dagli stessi organizzatori , a livello di servizio d’ordine, visto che verso fine evento coloro che avevano i biglietti più popolari sono riusciti ad infiltrarsi vicino ai vip, e pure il servizio di ristoro ha avuto le sue magagne ( lunghe attese)

Oltretutto abbiamo visto qualche foto degli spalti a inizio riunione, il grosso del pubblico doveva ancora arrivare e c’erano larghi vuoti, un vero peccato perché i match di kickboxing erano  molto qualitativi e meritavano il massimo del seguito.

Speriamo che Carlo Di Blasi riesca in futuro ad inventarsi qualcosa, per noi fan di vecchia data vedere un match come quello tra Michieletto e Peritore , cioè il meglio che la Kick femminile italiama può offrire, come un normale match di undercard seguito da pochi ci ha disturbato , per non parlare di quello di Petrosyan che avrebbe dovuto essere l’ultimo della serata, troppo fuori livello rispetto a tutti gli altri

Insomma è come se andando a cena il piatto principale viene relegato tra gli antipasti e non se lo fila nessuno,  di certo ci sono contratti ed esigenze televisive ma sentiamo che da qualche parte c’è  qualcosa che stona, la Kick (che camminerebbe tranquillamente da sola) viene di fatto “sacrificata” per  fare da traino e dare maggior visibilità alle MMA.

Forse, ed è una domanda che faremo appena possibile  a Di Blasi, sarebbe meglio scindere: una serata dedicata alla Kick, muay, Savate ecc e che avrebbe tranquillamente i numeri e una di MMA, oppure invertire e mettere la gabbia a inizio serata ammesso che sia possibile, di sicuro è anormale veder combattere un Petrosyan all’ora di cena

Veniamo ai match: la prima parte come detto è stata quella dedicata alla kickboxing e come sempre non ha tradito le attese. Tutti match piacevoli anche se ci aspettavamo qualche esito per ko invece sono finiti tutti ai punti a parte quello di Varga.

Caputi b Totts ai punti. Match di Savate, piacevole , i due si sono impegnati anche se aleggiava un po un aria da esibizione essendo Totts fuori dal suo contesto naturale

Pesare b Campagna ai punti. Siamo contenti per Pesare che si meritava una soddisfazione simile, al termine di un buon match

Armanini b Gordi ai punti. Qui abbiamo sbagliato pronostico, avevamo dato Gordi vincente invece Armanini ha meritato. Entrambi fighter di alto livello, siamo certi di rivederli in futuro su questo ring

Casella b Negrea ai punti. Ottima performance di Casella che vince nettamente. Negrea non ai suoi livelli migliori, era riuscito a trovare uno spot nella card grazie alla (per noi simpatica) sparata sui social, ora è tempo che si ritrovi e venga dato spazio a chi sta in testa ai ranking Fight1 ed è più legittimato a partecipare a questo evento

Vitale b Faraoni ai punti: buon match anche se avremmo scommesso che non sarebbero mai arrivati ai punti. Vince meritatamente Vitale, ora però vorremmo vederlo contro Zubco per capire chi è realmente il numero uno, match che per una serie inopinata di coincidenze non si riesce mai a fare

Michieletto b Peritore ai punti: Le amiamo entrambe,  la felicità nel vederne una vincente è pareggiata dalla tristezza per la sconfitta dell’altra. Match intenso e molto equilibrato, hanno dimostrato di essere due atlete top. Martine è imbattuta quest’anno e veramente ha tutte le carte in mano per arrivare al top mondiale. Gloria è un icona, ha un enorme cuore che le permette di superare qualunque ostacolo, un esempio da seguire per tutti

Bolanos b Lomurno ai punti. Lomurno ci ha provato e ci è arrivato vicino ma Bolanos ha prevalso grazie alla maggiore esperienza

Petrosyan vs Allazov: che si può dire? Allazov è un gran fighter: duro, veloce, pericoloso in ogni momento.  Si è preso una lezione gratuita dal dottore che ci ha detto che a dispetto di qualsiasi ranking è lui il numero uno. Ogni tanto di qualche atleta si dice ” uno così nasce ogni 20-30-50 anni” ,  cominciamo a sospettare che uno come Giorgio non nascerà mai più

Varga b Ross per ko: era nell’ aria e puntualmente arrivata , gli ultimi match indicvaano Varga come favorito e così è stato, ora vedremo chi andrà a sfidare al prossimo appuntamento

Veniamo alla parte delle MMA, a parte il match di Freire sono finiti tutti rapidamente,  leggendo i commenti questo sarebbe sintomo di matchup squilibrati. Può essere, ma solo in parte, il derby romano e quello di Amedovsky non erano così semplici da pronosticare ad esempio, poi si sa che negli sdc basta un colpo ben dato per chiudere i conti

Martignoni b D’Anna per ko. È bastato uno scambio, possiamo solo dire bravo all’atleta Hungmun, prospetto molto interessante e con gran avvenire davsnti a se. Peccato per D’Anna che non è riuscito a mostrare il suo valore.

Radu b La Preziosa per tko.  Tutto secondo pronostico, Radu è fighter ostico, La Preziosa ci è simpatico ma il suo record ( non ce ne voglia) non giustifica la presenza in una gabbia cosi blasonata. Vorremmo vederlo nei vari gala in giro per l’Italia per renderci conto del suo reale valore, al momento è un punto di domanda perché appare solo in card pugliesi e poi, misteriosamente,  a Bellator.

Amedovsky b Fleury per tko. Chi conosce un poco le qualità di Alen sa che con Fleury non partiva certo battuto. È andata come sempre nei suoi match, una terrificante potenza che ha steso l’avversario senza troppi riguardi e lo lancia versocambiziosi traguardi

Koreshkov b Bakocevic per ko. Bakocevic è un ottimo fighter,  il suo problema è che Koreshkov è semplicemente troppo per lui. Mismatch? Probabile, ma vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno ed essere grati di aver avuto un simile campione in una gabbia italiana. Per avere un match equilibrato sarebbe servito che Coker mandasse un altro campione della stessa levatura, ma non è così facile che succeda nelle card Bellator fuori dagli USA, cioè in quelle per loro non primarie

Freire b Weichel ai punti: Match di alto livello ma ci aspettavamo di più,  la prima parte è stata abbastanza noiosa, si sono scatenati alla fine e ha vinto meritatamente Freire

Sakara b Sloane per tko.  Il compito di questo match era chiaro: far ripartire il Legionario dopo l’ultimo match perso e mandare a casa soddifatti i tanti tifosi accorsi per vederlo. Mission accomplished.  Sloane ci ha pure provsto all’inizio ma in maniera sconfusionata, quasi dilettantesca. Non poteva mettere in difficoltà uno dell’esperienza di Sakara che infatti ha poi chiuso la pratica alla svelta.

Conclusione,  Bellator-Oktagon resta, per distacco, il gala di miglior livello e successo che abbiamo in Italia. Da osservatori esterni e proprio perché siamo innamorati da sempre di questo gala dobbiamo però registrare qualche crepa nel meccanismo.

Il grande successo è sempre stato dovuto alla eccezionale capacità di Di Blasi di mixare ad arte le esigenze sportive con quelle economiche e di marketing. Questa volta, forse per colpa non sua (Bellator è socio ingombrante ), l’ago della bilancia ha messo le dinamiche sportive e meritocratiche leggermente in secondo piano per favorire qualche compromesso che avrebbe garantito migliori risultati ai botteghini

Nulla di male, la più che ventennale storia di Okatagon è fatta di tanti alti a pochi bassi e sono certamente in grado di far tesoro e correggere la rotta ai prossimi appuntamenti,

Di questo evento possiamo dire che lo abbiamo apprezzato ma non ce ne siamo innamorati, match di Re Giorgio a parte

Alla prossima amici,  stay tuned

DP