Dopo quasi quattro mesi, i problemi giudiziari di Conor McGregor sembrano essere finiti nel migliore dei modi per lui. Ieri infatti c’è stata la sentenza relativa all’attacco dell’autobus prima di UFC 223: tutti i capi d’accusa a suo carico sono caduti e grazie al patteggiamento non avrà problemi col visto per viaggiare negli Stati Uniti.
Conor McGregor si è dichiarato colpevole per la cattiva condotta e la pena per lui prevede: 5 giorni di servizi socialmente utili, una valutazione sulla gestione della rabbia, il pagamento dei danni agli atleti feriti e all’autobus, e ha ricevuto tre ordini restrittivi (due dei quali da parte dei fighters UFC Ray Borg e Michael Chiesa: l’irlandese non potrà avvicinarsi a loro fino a luglio del 2020).
Queste sono state le parole di Conor McGregor appena uscito dal tribunale:
“Voglio solo dire che sono grato al procuratore distrettuale e al giudice per avermi permesso di andare oltre. Voglio dire ai miei amici, alla mia famiglia, ai miei fan, grazie per il supporto. Grazie.”
Anche il suo manager Audie Attar ha rilasciato una breve dichiarazione a fine sentenza:
“Voglio ringraziare il tribunale. Adesso che questa storia è finita, possiamo focalizzarci sulle cose che sono rimaste ferme per un po’. Conor si è allenato, è in forma, è pronto. Perciò adesso si tratta solo di rientrare nel business, e speriamo di avere presto qualche notizia da annunciare.”
Dana White aveva detto che avrebbe pensato al fututo di McGregor in UFC solo una volta passata la sentenza, e ora che si è chiuso il capitolo giudiziario potrebbe esserci all’orizzonte un match per lui già entro quest’anno.. forse proprio per il titolo dei pesi leggeri?
Intanto il campione Khabib Nurmagomedov ha lanciato a McGregor un messaggio breve ma molto chiaro:
“Send me Location (=mandami il posto).”
Ali Abdelaziz, manager di Nurmagomedov, ha detto che forse McGregor sarebbe stato più al sicuro in una cella piuttosto che nella gabbia:
“Se questo match si farà davvero, la persona che svolgerà i lavori socialmente utili sarà Khabib che lo prenderà a calci in culo per la gente.”