Il pezzo che non avremmo voluto scrivere: Pedersoli ko in 39 secondi in Brasile.

E’ stata una serata sfortunata per Carlo Pedersoli e il team Gloria. Tutti sapevamo che andare a fare il co main event in Brasile, contro il numero 14 del mondo, con poco preavviso, era un azzardo. L’azzurro ha tentato l’impresa, contro uno che arrivava dalla vittoria contro Carlos Condit. Hanno preso il rischio e non è andata bene. Un ko rapido è una cosa che può succedere nelle MMA, fa parte del gioco. Molto probabilmente Carlo non ha subito grossi danni e potrà tornare subito a lavorare in palestra per preparare un prossimo impegno, magari con il giusto preavviso e con un avversario non nei primi 15 del mondo. Carlo ha 25 anni ed era al secondo match UFC. Fra due tre incontri quello di stanotte potrebbe essere archiviato come un incidente di percorso.

Proviamo a ripercorre il match. Carlo ha messo a segno un primo low kick esterno sulla gamba avanzata dell’avversario. Cowboy ha provato prima l’high kick e poi il middle, senza far danni. Semento è partito con un calcio frustato da karateka letto perfettamente dall’avversario, che lo ha afferrato, sbilanciando Carlo. Un pesante destro ha messo al tappeto l’italiano, con Cowboy che è stato implacabile nel chiudere in ground and pound. Giusta la decisione dell’arbitro di stoppare per evitare altri colpi a Pedersoli. Si possono fare tante considerazioni. All’epoca del secondo match fra Machida e Shogun si disse che un karateka non dovrebbe portare quel tipo di colpi contro un esperto di thai. Si può dire che forse cowboy ha fatto i compiti meglio Pedersoli, facendosi trovare pronto su quel colpo. Viene in mente un altro match fra un karateka italiano e un brasiliano. Quando Puggioni provò subito l’high kick contro contro Da Costa al Venator, col brasiliano che bloccò e finalizzò. La verità è che queste osservazioni valgono il giusto, un match è fatto di situazioni, Cowboy ha visto l’occasione e l’ha sfruttata alla perfezione. Onore a lui. Carlo ora tornerà a lavorare con i compagni e i coach del team Gloria per riprendere la scalata alla classifica UFC.

Buona fortuna Carlo, siamo orgogliosi di te.