Sapere e saper fare

38B641A0-EB04-4E51-B40F-5965D38A18C3Salve a tutti voi.

Come ben sapete ho iniziato la mia collaborazione con MMA Arena e mi occuperò della “pagina” dedicata a Jiu Jitsu brasiliano e Grappling, da oggi in poi.

Il boom di questi stili negli ultimi anni è stato grandissimo, basti pensare ad i numeri che fa un campionato nazionale di jiu jitsu come quello di Firenze (circa 1500 iscritti tra gi e no gi) ed ai numeri che fa un campionato Figmma di Grappling (circa 1000 fra gi e no gi). Il tutto comparato ai numeri che fa per esempio un campionato italiano assoluto di lotta libera.

Che jiu jitsu o Grappling sia quindi, ma attenzione, c’è un “però”, come in tutte le cose dai grandi numeri: è molto più facile oggi, col crescendo di cinture nere in circolazione, capitare fra le mani di qualche “cintura nera di secondo tipo”, come amava definirle il mio vecchio maestro di jiu jitsu.

“I can teach you jiu jitsu but I can’t teach you my experience”. Recitava più o meno così una frase del grande Andre’ Galvao.

Niente di più vero. Ricercate sempre prima di affidarvi alle cure di un sedicente maestro. Guardate il suo curriculum e guardate le persone che ha formato, come atleti e come uomini. Guardate in numeri cosa egli rappresenta e guardate la scuola che rappresenta. Guardate i valori che rappresenta. Se una persona non è stata capace di avere numeri per se stesso è ben difficile che riesca a guidare voi nel raggiungerli. Se una persona non ha mai combattuto o ha combattuto pochissimo e con scarsi risultati è ben difficile che possa insegnare a voi cosa non ha mai fatto in prima persona. Se un “maestro” è costretto a comprare allievi di altre scuole regalando loro cinture che altri gli negavano, beh questo la dice lunga sui numeri e i valori di questo “maestro”.

L’esperienza (lunga) in prima persona crea autorevolezza e questa devono riconoscercela gli altri, non si può essere autoreferenziali.

Molti istruttori si giudicano autorevoli perché stanno più su YouTube che sulla materassina, dimenticandosi che il jiu jitsu è una cosa pratica e non teorica, non si devono sapere a memoria kata, ne’ un programma di cintura. Bisogna saper lottare e dimostrarlo!