The wait is over. Meno di una settimana al via di quello che si preannuncia, a mani basse, l’evento più atteso dell’anno di tutto il panorama marzialistico mondiale. Come avrete capito, a meno che non abbiate vissuto su Plutone negli ultimi mesi, parliamo di UFC 229: Khabib vs McGregor.
MAIN EVENT
I due si sfideranno nell’ottagono della T-Mobile Arena di Las Vegas sabato 6 ottobre, dopo l’incandescente face-to-face della press conference la quale, pur facendo storcere il naso di appassionati e sportivi, tra una réclame di whiskey ed un insulto razziale, ha certamente moltiplicato l’interesse di tanti fan occasionali, ai quali la WWE l’UFC ultimamente sembra sempre più strizzare l’occhio.
L’impressione è che in palio ci sia molto più del titolo dei Pesi Leggeri, vista la portata planetaria dei due fighter e la loro accesa rivalità.

Torna a combattere dopo due anni Conor Anthony McGregor (21-3 MMA, 9-1 UFC). Nomen omen, The Notorius non ha bisogno di presentazioni. Dublinese classe ’88, la sua popolarità dentro e fuori la gabbia è stata sin dall’esordio un propulsore, commercialmente parlando, per l’organizzazione di Dana White: ha combattuto in quattro dei sei PPV più venduti della promotion ed è con ogni probabilità l’artista marziale più famoso al mondo, nonché uomo copertina dei videogiochi EA Sports UFC 2 e UFC 3.
Pugile dalla tecnica poco ortodossa ma efficace, l’Irlandese ha studiato Capoeira, Taekwondo e Kickboxing che gli hanno conferito un mix di caratteristiche preziose e letali come imprevedibilità, precisione e velocità; inoltre è cintura marrone di Brazilian Jiu Jitsu.
Il champ-champ (campione dei Pesi Piuma a UFC 194 contro Josè Aldo, messo KO dopo appena 13 secondi, e campione dei Pesi Leggeri a UFC 205, dopo aver dominato Eddie Alvarez, KO al secondo round), detiene diversi record UFC tra i quali:
- Primo fighter a conquistare due cinture contemporaneamente;
- KO più rapido in un match titolato (13 secondi vs Aldo);
- Maggior numero di colpi significativi per minuto (5.82) nelle categorie Featherweight, Lightweight e Welteweight;
- Maggior numero (3) di KO in match titolati (Lightweight);
- Maggior numero (6) di bonus Performance of The Night;
- Maggior numero di riconoscimenti consecutivi vinti (8); dal suo debutto su dieci incontri solo una volta non ha portato a casa un bonus.
Il 26 novembre 2016 lascia la cintura dei Pesi Piuma; il 7 aprile 2018 viene spogliato della cintura dei Pesi Leggeri per inattività.

Agli antipodi degli eccessi di McGregor, Khabib Abdulmanapovič Nurmagomedov (26-0 MMA, 10-0 UFC). The Eagle è il campione in carica e l’incubo di tutti i telecronisti, anche lui classe ’88, nato in Daghestan, repubblica della Federazione russa nel caucaso settentrionale, di etnia àvara e islamico sunnita (primo musulmano a detenere un titolo UFC).
Sotto la tutela del padre Abdulmanap (al quale è stato negato il visto per entrare negli USA), atleta decorato e veterano dell’esercito sovietico, cintura nera di Judo e esperto di Sambo, il futuro campione inizia da giovanissimo il suo addestramento, in piena tradizione del daghestana. Celebre il video di un Khabib bambino che lotta con un piccolo orso. Probabilmente la durezza, la forza mentale e la severità quasi religiosa di questo popolo nascono dall’asprezza della propria terra, dove famiglia e società si sovrappongono e alla quale l’Aquila risulta estremamente legato: basti pensare all’immancabile copricapo tradizionale con il quale è solito entrare nella gabbia.
Grazie al suo background di lottatore completo (la sua lotta e il suo grappling sono infatti di elevatissimo livello ma può vantare uno striking potente anche se non molto raffinato), Nurmagomedov si laurea Campione dei Pesi Leggeri il 7 aprile 2018 a UFC 223 battendo per Decisione Unanime Al Iaquinta, in seguito all’abbandono di Tony Ferguson per infortunio e alla non idoneità medica del primo rimpiazzo Max Holloway.
L’evento ha fatto molto parlare di sé purtroppo anche per cause extra-sportive, ovvero l’attacco all’autobus da parte di McGregor e della sua crew nel parcheggio sotterraneo del Barclays Center di Brooklyn, che ha portato al ferimento e all’annullamento dei rispettivi incontri dei colleghi Michael Chiesa e Ray Borg.
Il gesto insensato dell’irlandese va ricercato nell’aggressione di Nurmagomedov e del suo team ai danni di Artem Lobov, amico di McGregor e “reo” di un’intervista molto dura nei confronti del Daghestano.
The wait is over. L’attesa è finita. Perché nonostante tutti i risvolti giuridici, promozionali e farseschi che contornano lo showbiz, la notte tra sabato e domenica sarà guerra vera tra due dei atleti più forti al mondo in un classico striker vs grappler, aperto a tutti gli esiti: per i bookies Khabib parte favorito a 1.65, McGregor è l’underdog a 2.25.
P.S.
L’orso in esclusiva ai microfoni di MMA ARENA ha fatto sapere di essere pronto ad un rematch nelle 155 lbs.
Non solo KHABIB vs McGREGOR
Nonostante i riflettori puntati sul Main Event, c’è tantissima qualità nei match che compongono il resto della card.
Tony Ferguson (23-3 MMA, 14-1 UFC) affronta Anthony Pettis (21-7 MMA, 8-6 UFC) nella divisione dei Pesi Leggeri.
Per Ferguson si tratta del primo match dopo aver conquistato il Titolo ad interim il 7 ottobre 2017 a UFC 216; avrebbe dovuto difendere la cintura a UFC 223 proprio contro Khabib Nurmagomedov, ma un infortunio al ginocchio l’ha costretto al forfait (quarta volta in quattro anni che salta l’incontro tra i due). Sarà dura cercare l’upset per l’ex campione di categoria Pettis. Showtime, numero #8 del ranking, viene da una convincente vittoria per sottomissione (triangle armbar) su Micheal Chiesa lo scorso 7 luglio, che gli è valsa il bonus di Performance of the Night.
Spazio ai grossoni con il veterano di origini haitiane Ovince Saint Preux (23-11 MMA, 11-6 UFC) contro l’imbattuto Dominick Reyes (9-0 MMA, 3-0 UFC) nella categoria dei Pesi Medio-massimi e con The Black Beast Derrick Lewis (20-5-1NC MMA, 11-3 UFC) che affronta il temibile russo Aleksandr Volkov (30-6 MMA, 4-0 UFC) nella categoria dei Pesi Massimi.
Apre la Main Card l’incontro nella divisione Femminile Pesi Paglia tra la karateca, stuntwoman e modella americana di origine tailandese The Karate Hottie Michelle Waterson (15-6 MMA, 3-2 UFC) che proverà ad avere la meglio sull’ex kickboxer Felice Herrig (14-7 MMA, 7-2 UFC).
Da segnalare l’assenza forzata di Sean O’Malley nella Preliminary Card per aver fallito un test USADA. Sugar avrebbe dovuto affrontare Jose Quiñonez. Visto il poco preavviso ancora non si sa se sarà rimpiazzato oppure se il match è destinato a saltare. Nonostante la nuova privacy policy di USADA e UFC, è lo stesso giovane fighter a dare l’annuncio sul proprio profilo Instagram, spiegando le proprie ragioni (assunzione involontaria).
Main Card (DAZN)
Lightweight Title Khabib Nurmagomedov vs. Conor McGregor
Lightweight Tony Ferguson vs. Anthony Pettis
Light Heavyweight Ovince Saint Preux vs. Dominick Reyes
Heavyweight Derrick Lewis vs. Alexsandr Volkov
Woman’s Strawweight Michelle Waterson vs. Felice Herrig
Preliminary Card (UFC Fight Pass)
Bantamweight Sean O’Malley vs. José Alberto Quiñonez
Flyweight Sergio Pettis vs. Jussier Formiga
Welterweight Vicente Luque vs. Jalin Turner
Woman’s Bantamweight Aspen Ladd vs. Tonya Evinger
Woman’s Bantamweight Lina Lansberg vs. Yana Kunitskaya
Lightweight Scott Holtzman vs. Alan Patrick
Lightweight Gray Mayard vs. Nik Lentz
Welterweight Ryan LaFlare vs. Tony Martin