Torna l’UFC al Madison Square Garden di New York e l’assetto è quello delle grandi occasioni.
Molti match, inizialmente previsti, sono stati annullati: Valentina Shevchenko avrebbe dovuto affrontare in un primo momento Joanna Jędrzejczyk, poi Sijara Eubanks per il titolo Flyweight femminile; Yoel Romero avrebbe dovuto incontrare Paulo Costa nei Middleweight, ma è stato stoppato dai medici a causa dei traumi facciali ancora in via di guarigione dopo lo spettacolare match contro Whittaker a UFC 225; rimandato anche l’atteso ritorno nella gabbia di Nate Diaz contro Dustin Poirier (Lightweight), ritirato per infortunio. Insomma un destino che sembrava nero quello dell’evento, come nere sono le tinte del Main Event che nessuno si aspettava, e che ora tutti sanno di volere: Daniel Cormier (21-1-1 MMA; 10-1-1 UFC) vs Derrick Lewis (18-5-1 MMA; 12-3 UFC) per il Titolo dei Pesi Massimi. Neri, grossi e cattivi.

The Black Beast, fighter tra i più amati dal pubblico per la sua impavidità e per le sue uscite sui generis («My balls was hot»), ridefinisce il concetto di short-notice, avendo combattuto meno di un mese fa a UFC 229 contro Volkov, suicidatosi battuto per KO a undici secondi dalla fine, dopo aver incassato più pizze di un forno a legna per tutti e tre i round e in palese deficit di ossigeno. «UFC mi ha lanciato soldi come fossi una stripper. Money Talks!», le parole dello stesso Lewis sembrano chiarire le motivazioni per cui abbia accettato con così poco preavviso: un Dana White costretto a ricoprire d’oro i due contendenti per salvare una card numerata che stava precipitando. Chi ne fa le spese è chi più di tutti meritava la chance titolata, il cinque volte difensore della cintura Stipe Miocic, che paga il suo essere poco mediatico e i pochi PPV venduti.

Non ha bisogno di presentazioni DC, iniziali dell’atleta che diventano anche acronimo di Double Champ, rispettivamente dei Light Heavyweight e degli Heavyweight. Il fighter trentanovenne della Louisiana nella sua lunga carriera ha perso solo due volte, entrambe contro il più che controverso Jon Jones (una sola in realtà, la prima fu mutata in No Contest dopo la positività al doping di “Bones”), ed è un serio pretendente come Greatest Of All Time.
Esperti e bookies danno per sicura la vittoria di Cormier (quotato a 1,10 contro i 6,00 dell’underdog) e lo stesso campione ostenta una certa sicurezza: «Nove volte su dieci questo match lo vinco io». Che il cardio visto contro Volkov renda difficile ipotizzare uno scenario differente è sacrosanto, ma è anche vero che nei Massimi basta un colpo per spegnere la luce, e quando davanti hai un capoccione e delle mani di marmo come quelle della Bestia Nera ogni risultato è possibile. «Solitamente mi alleno mezz’ora al giorno e poi passo il resto del tempo a pubblicare meme su Instagram ma per questo match mi sto allenando seriamente: a New York sarò al massimo», se non avete un bidone dell’immondizia al posto del cuore, la notte tra sabato e domenica tiferete tutti un po’ per Derrick Lewis.

Dalla notte newyorkese prenderà forma la nuova gerarchia dei Middleweight: quattro match dei cinque match della main card appartengono infatti a questa divisione:
Chris Weidman (14-3 MMA; 10-3 UFC), ex campione di categoria, avrebbe dovuto affrontare Rockhold (che nel 2015 gli tolse la cintura sconfiggendolo per TKO), ma a causa del forfait per infortunio di quest’ultimo se la vedrà con Ronaldo Jacaré Souza (25-6-1 MMA; 8-3 UFC), un passato in Strikeforce, cintura nera di BJJ e Judo. Il brasiliano a sua volta era l’avversario previsto di David Branch (22-4 MMA; 3-1 UFC) che invece andrà contro Jared Cannonier (10-4 MMA; 3-4 UFC).

La brutta notizia è che il nostro Alessio Di Chirico, che avrebbe dovuto affrontare proprio Cannonier il 17 novembre in Argentina, è attualmente senza avversario per la UFC Fight Night di Buenos Aires.
Nel resto della card Karl Robertson (6-1 MMA; 1-1 UFC) vs. Jack Marshman (22-7 MMA; 2-2 UFC) rappresenta un’occasione di riscatto per due lottatori giovani, provenienti entrambi da una sconfitta nell’ultimo match. Apre le danze un incontro che promette scintille, quello tra il veterano Derek Brunson (18-6 MMA; 9-4 UFC) e l’altro nascente Israel Adesanya (12-0 MMA; 3-0 UFC), ultimo avversario di Marvin Vettori (Split Decision in favore del neozelandese di origine nigeriana).

MAIN CARD
(Diretta domenica 4/11 dalle 3.00 su DAZN)
Heavyweight Title
Daniel Cormier vs. Derrick Lewis
Middleweight
Chris Weidman vs. Jacaré Souza
Middleweight
David Branch vs. Jared Cannonier
Middleweight
Karl Robertson vs. Jack Marshman
Middleweight
Derek Brunson vs. Israel Adesanya