Questa notte si svolgeva la difesa del titolo dei pesi massimi versione WBC nelle mani di Deontay Wilder, dall’assalto del britannico gitano di Manchester ed ex campione Tyson Fury.
Fury si presentava a questo appuntamento dopo aver abbandonato l’attività per circa tre anni, essere caduto in depressione, essere ingrassato e poi dimagrito circa 60kg (era 116kg sul ring) e dopo due facilissimi match di rodaggio con l’albanese Seferi ed il tedesco Pianeta.
Piccolo off topic su Pianeta che ogni testata di settore pubblicizza come italiano: Pianeta è nato a Corigliano Calabro ma a 4 anni era a Gelesenkirchen, tutta la sua vita l’ha passata lì come tutta la carriera, quindi è tedesco, di fatto e per cittadinanza; anche boxrec da la nazionalità crucca. Fine off topic.
Wilder dal canto suo si presenta imbattuto, tirato a lucido a 96kg e dopo la difesa con Ortiz che ne ha rivelato la capacità di soffrire.
Il match inizia con ciò che ci aspettavamo tutti cioè con Bronze Bomber a centro ring e Gipsy King a lavorare con il jab da lontano.
Postilla tecnica, lo statunitense è pericolosissimo dalla lunga e media distanza causa il modo che ha di lanciare i colpi, lo è meno dalla corta, vedere per credere tutti i match ed i ko che ha dato.
Wilder inizia piano sicuramente per coscienza di trovarsi di fronte il miglior peso massimo in circolazione se supportato da adeguata preparazione fisica.
Prima ripresa equilibrata ma che assegno al britannico per il lavoro con il jab.
10/9 Fury
Secondo e terzo round con lo stesso tema tattico, Wilder leggermente più incisivo che a mio giudizio si aggiudica i due rd
2 e 3 rd 10/9 Wilder
Quarto e quinto se li aggiudicano uno a testa, il tema tattico è con Wilder che cerca il destro da lontano e Fury che lo evita con piccoli spostamenti del tronco. Dal quinto round inizia a gonfiarsi l’occhio sinistro del pugile di Tuscaloosa, segno evidente che i Jab del gitano di Manchester entrano e si fanno sentire.
4rd 10/9 Fury
5rd 10/9 Wilder
Nal sesto round Wilder sembra tirare il fiato, lascia venire avanti Fury che si aggiudica la ripresa per un soffio a valutazione di chi scrive.
6rd 10/9 Fury
La settima segna una chiara supremazia del britannico con tre bei destri che Wilder sente.
7rd 10/9 Fury
Ottavo round meno intenso ma con Gipsy King che manda a vuoto Bronze Bomber in più occasioni e si aggiudica il round.
8rd 10/9 Fury
Al nono round il match si infiamma, dopo circa 1′ l’americano lancia uno dei suoi larghi destri da lontano, il britannico schiva, o meglio prova a schivare con il movimento di tronco, ma la traiettoria a scendere lo colpisce quasi dietro la testa, Fury è al tappeto ma dall’espressione del volto sembra recuperare all’istante. Wilder durante il conteggio scalpita per andare sulla preda ma al boxe dell’arbitro Fury dimostra tutta la sua intelligenza tattica legando ed eludendo gli attacchi, ed anzi per un attimo si mette in guardia destra ed incrocia Wilder. Round comunque per due punti all’americano.
9rd 10/8 Wilder
Decimo ed undicesimo round se li aggiudica Fury che colpisce con combinazioni di 3-4 colpi veloci e si muove bene sulle gambe.
10 e 11rd 10/9 Fury
Inizia il dodicesimo ed ultimo round. A metà round una bellissima combinazione diretto destro + gancio sinistro di Bronze Bomber abbatte Gipsy King… Qua si apre una parentesi, il gigante di Manchester è pazzo veramente !
A terra era lucidissimo, ma per giocare si mette a quattro di bastoni, fortuna che l’ottimo Jack Reiss gli va sopra la faccia per iniziare il conteggio e non chiama l’out come spesso accade… Fury gli fa l’occhiolino… Pazzo furioso, ma è bello anche per questo !
Fury si rialza e dopo aver ben recuperato piazza pure qualche colpo di ottima fattura. Il round che Wilder si aggiudica finisce e si va ai cartellini.
12rd 10/8 Wilder
Il computo di chi scrive è 113/113 ed i cartellini dei giudici decretano una split decidono che sancisce il pari appunto come il giudice Phil Edwards.
Gli altri giudici avevano :
Alejandro Rochin 115/111 Wilder
Robert Tapper114/112 Fury.
Le dichiarazioni post match sono di enorme rispetto e sportività tra i due campioni che si dicono disponibili ad una rivincita.
Il britannico che è un autentico personaggio televisivo con il suo fare invoca a gran voce
“Anthony Joshua, dove sei ? ”
Adesso ce lo chiediamo anche noi, AJ dove sei ?