Tommasone vs Valdez e la mentalità italiana… il pugilato ha un problema, da circa 25 anni

Partiamo dalla fine, risultato finale che chiunque si aspettava, vero che nel pugilato non sempre 2+2 fa 4, ma nel 99% dei casi si e purtroppo per noi che tifavamo e speravamo nel contrario, questa volta purtroppo non siamo nell’1%.

Risultato dicevamo che tutti si aspettavano, primi fra tutti i manager dei due pugili e la Top Rank che aveva scelto l’imbattuto ex Campione dell’Unione Europea nonché Olimpionico per merito del record immacolato vendibile al pubblico texano. Tuttavia lo stesso record denotava la mancanza del colpo da ko, caratteristica adatta  al rientro del messicano di Nogales, stato di Sonora, dopo la frattura della mascella patita nel match contro Scott Quigg nel marzo del 2018, 11 mesi fa.

Il match in se è la fotografia del problema endogeno del pugilato italiano, i nostri migliori pugili o non passano professionisti o se lo fanno arrivano all’occasione della vita passati i 30 anni, spesso più vicini ai 40 che ai 30. Capite che già questo denota un sistema che non può funzionare, ed infatti non funziona.

Oltre questo, per rimanere alle forze in campo, se analizziamo senza considerare il valore dei pugili : Ultimi 3 match di uno ed ultimi 3 dell’altro, mentalità/cultura sportiva nazionale di uno e dell’altro, impostazione professionistica di uno e dell’altro.

Vediamo , utimi 3 match

Tommasone : Giovanni Martinez (8W-9L-1D) ; Milan Savic (4W-36L-2D) ; Lesther Cantillano (4W-23L);

Valdez : Scott Quigg (35W- 2L) ; Genesis Servania (32W-1L) ;  Miguel Marriaga (27W-3L)

Tommasone a centro ring pronto a fronteggiare Valdez

Non credo ci sia bisogno di commentare, come è lapalissiano per chi mastica un pochino di pugilato, che solo le commissioni atletiche di Texas o Nevada potevano autorizzare questo match.

Detto ciò sia chiaro, sono occasioni da prendere al volo e giustamente Opi Since 82, Carmine Tommasone ed il suo Team l’hanno presa.

Questo però si ricollega alla mentalità ed alla cultura sportiva sport specifica dei Paesi in questione, almeno per i pugili che valgono qualcosa, e Tommasone è un pugile che vale veramente e ripetiamo, un pugile del suo valore NON dovrebbe arrivare a questa occasione a 35 anni dopo aver incontrato 3 perditori di professione negli ultimi 3 anni. È semplicemente folle passare da affrontare gente dal record +4 -20 , ad affrontare il migliore al mondo. Non c’è altro termine se non folle per descrivere ciò.

Capisci che il salto di coefficiente di difficoltà che si è trovato ad affrontare, è troppo sbilanciato?

Impostazione : qualcuno ha il dubbio che in USA, Messico,Inghilterra abbiano idee di impostazione del pugilato professionistico diametralmente opposte alle nostre ? io spero di no…  dato i Campioni Mondiali che escono da noi e da loro, forse forse sarei orientato a dire che loro ci azzeccano, noi un poco meno…

Partiamo dal colpo numero uno del pugilato, il jab. Per loro è un colpo come gli altri, tirato per far danno e ricordiamo che un certo Floyd Mayweather ci ha vinto dei match per ko con il jab al corpo, Kovalev ha atterrato più di qualche pugile di livello mondiale con il jab al volto, da noi il jab è visto come il colpo che ti da la distanza e/o tiene lontano l’avversario.

Jab duro, a colpo, a fare male che si stampa sul volto di Valdez

Impostazione 2 :  

Tecnici, esperti ed ex campioni nostrani erano unanimi nell’impostazione a questo match,sinistro e gambe (e pregare) ! appunto jab “di misura” e gambe per girare al largo.

Fortuna che Carmine NON ABBIA FATTO CIO’ ma abbia usato il sinistro a colpo duro spesso doppiato dal destro (e la faccia di Valdez lo conferma) e le gambe per spostamenti piccoli per poi rientrare. Almeno in questo modo è riuscito a produrre 3-4 buoni round, mentre appena ha iniziato a “girare” come si auspicavano i guru (complice ovviamente  il pressing maggiore del messicano), sono iniziati i guai e tempo due round e quattro atterramenti è finito il match.

Reynoso “cura” l’occhio di Valdez segnato dai colpi di Carmine

Beh il titolo parla chiaro, l’Italia del pugilato ha un problema enorme da 25 anni e più, nella catena mancano un paio di anelli identificabili nella struttura organizzativa e negli addetti ai lavori aggiornati, mancano team completi e non rifugiamoci dietro le risorse finanziarie perché da noi manca la mentalità.

La mentalità è quella che non ti fa studiare, non ti fa aggiornare, ti fa esclamare che “la Potenza è un dono di natura, o ce l’hai o niente”, con buona pace di Verkhoshansky, Platonov, Bompa, Weineck ed altri che sbatterebbero la testa negli spigoli…

La struttura organizzativa è data dal fatto che, Matchroom Italia nata ieri a parte  (e BBT di Buccioni), il pugilato viene proposto in location allucinanti, si passa dalle palestre delle scuole ai palazzetti di terz’ordine, alle piazze semideserte. Capite che con questi “spot” le tv e di conseguenza gli sponsor non hanno nessun motivo per investire nel pugilato ?

Se tu avessi un’azienda, per pubblicizzarla al pubblico sceglieresti un palazzetto vetusto con 150 persone ?

Io credo di no, e faresti bene ci mancherebbe.

Chiudo con i complimenti a Carmine Tommasone, si è battuto con onore e con coraggio, ha dimostrato ancora una volta che i pugili italiani il valore lo hanno,il pugilato lo sanno fare e lo sanno interpretare ma  con questi presupposti non poteva fare certamente di più.

Bravo Carmine, ed auguri per le nozze a te e Signora !!

 

Proposta di matrimonio accettata, auguri ragazzi !