Matchroom Italia, un nuovo corso per il pugilato italiano, e gli immancabili criticoni inaccontentabili

Partiamo dalla fine, la serata ha tradito un po’ le aspettative ed ha deluso un po’ di persone causa match durati pochissimo, altri che hanno lasciato il dubbio, altri che non sono piaciuti.

Credo sia stata una concomitanza di fattori/situazioni sfortunate, ci sta un po’ di amarezza per il pubblico pagante/tv.

Veniamo ai match, primo a salire sul ring Mirko “MrKo” Natalizi, il superwelter gioiellino del maestro Vagni con il pugno deflagrante. Poco da dire su questo match, Mirko parte forte,colpisce pesantemente l’avversario che non si alza dallo sgabello per riprendere il 2°rd. Natalizi ha un palmares di prim’ordine, campione d’Italia Elite, imbattuto nelle wsb con 3 avversari messi ko tra i quali il Campione Francese Dehez Yannick a sua volta vincitore per ko3 sul nostro Caccia lo scorso marzo. Inutile dire che il valore di Natalizi è di gran lunga superiore agli avversari finora da lui affrontati, consci che il processo di maturazione serve attendiamo il ragazzo ad impegni più probanti. Per adesso possiamo dire che, con i suoi 23 anni, è stato il più giovane della serata, il tempo è dalla sua parte.

Di Matteo Signani opposto a Frane Radinic in serie negativa da 12 match e di Emanauele Blandamura opposto a Nikola Matic, pugile bosniaco con 40 sconfitte in 56 match, abbiamo poco da dire se non che Signani a breve disputerà il Campionato d’Europa.

Dopo, ed inizia la diretta DAZN, è  il turno di Devis Boschiero al 55esimo match in carriera. Il superpiuma veneto allievo del Maestro Freo sul ring sembra un ragazzino, condizione fisica sempre al top e ritmo alto dall’inizio alla fine. Ci è sembrato un pochino impreciso in questa occasione, ma dobbiamo dire che il suo avversario ha opposto una tattica difensiva/ostruzionistica per tutti i sei round. Speriamo in una occasione importante a breve per Devis, 37 anni per un superpiuma non sono pochi, tutt’altro. Peccato che la Matchroom Italy, per lui, sia in ritardo di 10 anni, Devis ha il valore di un titolo di sigla che aveva vinto in Giappone contro Takahiro Aho e che solo un verdetto sfacciatamente casalingo gli tolse, siamo convinti che già nella vicina Germania sarebbe stato guidato alla conquista di un mondiale che avrebbe tenuto qualche anno… ma con i crediamo ed i se non si fa niente, quindi speriamo in una nuova occasione per Devis, magari europea.

Boschiero stringe alle corde Talavera

E’ il turno di Moha Obbadi, il toscano di Cascina ha tirato fuori dal cilindro un colpo spettacolare… sul gancio destro dell’avversario passa sotto con una flesso torsione ed incrocia a sua volta con il gancio destro, atterramento bellissimo con Larios che rimane a terra più per sfiducia che per lampadine spente.

Obbadi atterra Larios per il conto totale

Seguendo il ragazzo sui social vediamo che da mesi cura la Preparazione Atletica a Cecina (Li) da Coach Khalid Mahzoum presso la Khalid Fight Team, mentre per la parte tecnica è curato dal campionissimo Leornard Bundu alla storica Accademia Pugilistica Fiorentina. Inoltre ha ingaggiato per i bendaggi il guru dei cutman Federico Catizione. 1’30” è troppo poco per dare un giudizio complessivo, ma possiamo assolutamente dire che la strada intrapresa da Moha è quella giusta, l’idea di Team dove ogni professionista ha un preciso ruolo all’interno di esso è una cosa che ancora non è ben chiara nel movimento pugilistico italiano, siamo felici che lo stia diventando e siamo felici che lo abbia capito questo giovane puledrino scalpitante.

Team Obbadi
Da sinistra Catizone, Bundu, Vignoli, Mazhoum, Dagliana

Dell’ingegner Riguccini possiamo dire pochissimo,1’30” di lavoro di potenza in serie con il messicano 3 volte al tappeto senza aver tirato neanche un colpo. Salto mortale all’indietro di Riguccini a fine match, non sappiamo se ha iniziato prima il nostro portacolori o Teofimo Lopez, peccato siano categorie diverse altrimenti, titolo in palio, potevano dirimere la questione. Vero è che Alessandro “Rognoso” Riguccini ha messo nel mirino niente meno che il Campione WBC Shawn Porter, il toscano dal terribile record maturato addirittura tra i guerrieri messicani, dall’alto del suo 23-0 con 19ko, è legittimato a farlo, speriamo per lui vada in porto.

E’ il turno di Orlando Fiordigiglio opposto all’olandese Stephen Danyo, dopo 10 riprese a buon ritmo sul filo dell’equilibrio il toscano si aggiudica il match  96-93 su tutti i cartellini, quindi all’unanimità. L’olandese si è rivelato avversario più ostico del previsto e c’è voluto tutto l’orgoglio di Orlando, guidato all’attacco da Meo Gordini, per venirne a capo in modo netto. Conoscendo personalmente Orlando durante il match mi sembrava ci fosse qualcosa che non andasse a dovere, infatti ce lo chiarisce lo stesso pugile nell’intervista post match dicendoci che questa preparazione è stata caratterizzata da svariati infortuni e da uno stato febbrile, quindi nessuna preoccupazione ed attendiamo per Orlando una chiamata dall’Europa… Europa che sicuramente in nostro ragazzo merita !fiordigiglio-vs-danyo-10.jpg

Arriviamo al clou dove era impegnato il Fiorentino Fabio Turchi. Erano impegnati due guardia destra e sappiamo che questo connubio spesso porta a ko velocissimi… infatti 90” secondi scarsi ed il finlandese Enbom finisce ko su uno splendido e devastante gancio sinistro al fegato. Poco da dire, Fabio Turchi appartiene a un livello altissimo, ha solo 26 anni quindi è giovane, per un cruiser significa essere giovanissimo, non mettiamo fretta ne a lui ne al suo team, facciamolo crescere con calma step by step. Nell’intervista post match il suo attuale coach, l’ex Campione Italiano ed Intercontinentale IBF Lenny Bottai ha fatto riferimento al match valevole per la riunificazione di tutte le cinture dei 63,5kg tra due mancini quali Terence Crowford e Julius Indongo, finito per ko al 3rd su un analogo colpo. Questo ci riporta a quanto abbiamo detto per Obbadi, l’idea di team che studia ogni dettaglio, bene così !

Lo splendido gancio al fegato di Turchi che abbatte il finlandese

Considerazioni date le critiche social…

Indubbiamente Hearn sa che in Italia c’è del potenziale, altrimenti non sarebbe venuto ad investire nel nostro Paese, sa benissimo che i pugili li abbiamo solo non avevamo la struttura per valorizzarli.

Ieri degli 8 italiani in gara, sotto i 30 anni erano in 3, di questi 3 solo uno sotto i 25 anni. C’è da ricostruire TUTTO il tessuto professionistico che è stato distrutto negli ultimi 30 anni.

Hearn sta proponendo i nomi “big” ma sa benissimo che questi (a parte Turchi e Morello), il meglio lo hanno già dato.

Per adesso deve fare 18 riunioni in 3 anni, diamogli tempo e fiducia, a lui/loro e Buccioni, che stanno cercando di risollevare tutto valorizzando i giovani pugili che ripetiamo, ci sono.

Facendo nomi random Rigoldi, Morello, Lorusso, Serra, Mondongo, Festosi, Lenti, Sannino, Gallo, Grandelli, Geografo, Henchiri, Oliha, Magnesi, Forte, Carafa, Natalizi ecc ecc .

Cerchiamo di avere pazienza che ci siamo ciucciati 30 anni di perditori croati, qualche mese in più per ricostruire TUTTO non credo ci uccida.

Matchroom Italy sta cercando di portare anche qua da noi il concetto che il pubblico deve vedere uno spettacolo nello spettacolo, sia dato dalle scenografiche entrate, sia da spettacoli artistici tra i match, sia dato dai face off che annunciano altri match. Questo è successo con il face off tra Scardina e Goddi che hanno annunciato il loro match per il 22 giugno. I pugili devono capire che oltre fare i pugili devono portare pubblico al palazzetto o in tv, Scardina sembra un attore e lo ha dimostrato, un face off pulito, equilibrato, con gli avversari rispettosi l’uno dell’altro, niente trash talking ma ugualmente uno spettacolo.

scardina

Poi tutti felici e contenti non saremo mai, ma non possiamo pensare di passare dai palazzetti delle scuole semivuoti, a fare i paragoni con gli eventi in UK, adesso siamo nella terra di mezzo, nella zona cuscinetto.

Per tutto il resto ci sono quelli che non sono capaci di portare un pugile ai regionali elite ma pontificano sul valore dei nostri ragazzi e sugli avversari.

 

 

 

 

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