“Il momento d’oro delle MMA italiane” ,frase che da qualche anno ( troppi) continua a comparire in diversi articoli nelle pagine di settore.
Atleti nostrani che quasi settimanalmente entrano avvolti nel tricolore nei più importanti palcoscenici mondiali, ben 6 atleti nel roster UFC e molti altri che vengono chiamati a competere in Bellator, Cage Warriors e altre splendenti gabbie estere. Eventi sempre meglio organizzati da promoter agguerriti una selva di manager sempre in prima linea per la promozione del nostro sport,collaborazioni, e ad arricchire il tutto una selva di nutrizionisti, mental coach press agent, e social media manager che farebbero arrossire nazioni ben più quotate nel panorama delle mma mondiali.
Eppure a noi tutto questo non convince e per inciso non ha mai convinto. Le mma in Italia non sono assolutamente sbocciate e sono ben lontane dal farlo, si sono piuttosto stabilizzate in quello che era, è e sarà il loro spazio nella scena sportiva nazionale: una piccola nicchia di appassionati hardcore.
Pessimismo? Forse ma se analizziamo gli ultimi 10 anni di attività il quadro appare molto triste. Il maggior indicatore di questo mancato sviluppo del settore è dovuto al fatto che da sempre mancano i finanziatori, grossi investitori che decidano di legare il loro marchio a questo sport. Gatorade? Redbull? Dolce e Gabbana? Nessuno investe negli sport da combattimento, e senza i soldi non c’è mercato. Come mai questi grossi sponsor mancano nel nostro paese il motivo è semplice ed è lo stesso per cui UFC non ha mai fatto un un’evento in Italia… NON C’È INTERESSE!! Il pubblico non va agli eventi magari segue sui media ma poi non va a vedere una serata di combattimenti nemmeno se è sotto casa sua e nemmeno se ci combattono suoi amici.
Prendiamo 4 eventi in qualche modo simbolo del movimento nazionale delle MMA.
MILANO IN THE CAGE 6 – 17 novembre 2018
Il ritorno del galà che ha dato effettivamente inizio all’epoca delle MMA italiane! Grande evento e grande attesa vista anche la collaborazione con altre due importanti promozioni ovvero Golden Cage e Venator entrate in partnership con la BTF al fine di creare un polo unico di riferimento per lo sport nel nostro paese. Card non stellare ma buona e organizzazione impeccabile come sempre, si punta su quello e su una piazza “amica” come quella lombarda. Le aspettative sono alte infatti per l’evento viene preso il Palayamamay un palazzetto da 5000 posti a sedere! Manca solo una cosa per la riuscita dell’evento: IL PUBBLICO! A fine serata le cifre UFFICIALI ci dicono 700 paganti più gli ospiti per un totale di circa 1000 unità. Un po’ poco per l’unione di tre brand come BTF Golden Cage e Venator su una piazza come Milano.
Qui la nostra recensione della serata
https://mmaarenablog.com/2018/11/18/milano-in-the-cage-6-reportage/
BELLATOR 211 GENOVA – 1 dicembre 2018
Evento che non ha bisogno di presentazioni il Bellator anche se, nel caso dell’edizione italiana dello show, occorre fare qualche specifica.
La promozione America sbarca nel nostro paese nel 2016 grazie al mefistofelico Carlo Di Blasi che riesce a siglare un accordo con Scott Cooker e a legare la sua storica promozione Oktagon con il prestigioso colosso americano. Dopo i primi faraonici eventi con oltre 12mila spettatori comincia una emorragia di spettatori. Lo show presenta davvero eccezionali campioni di caratura mondiale (soprattutto nella kickboxing a dire il vero) mentre la parte dedicata alle mma non brilla … Fondamentalmente tutto si regge su due nomi Petrosyan e Sakara.
Il legionario soprattutto è l’unico in grado di smuovere davvero il pubblico grazie alla sua fama che va oltre la nicchia dello sport e diventa mainstream grazie alla simpatia del suo personaggio televisivo. I numeri cominciano a calare velocemente e l’ultimo evento di Roma viene visto dai più come un mezzo flop passando dai circa 14mila spettatori del 1 evento di Torino nel 2016 a circa 7mila spettatori 2 anni dopo.
Finisce la gestione Di Blasi e il marchio Bellator viene preso dalla Fikbms odiata rivale storica dello stesso Di Blasi che fa capo al presidente Donato Milano.
In tutta fretta viene annunciato il cambio e anche il primo evento tirato su letteralmente al volo a Genova. Senza i Petrosyan ma ancora con Sakara (nel frattempo eletto ambasciatore dello sport) a fare da mani event trascina pubblico. Livello dell’evento sempre ottimo e l’asticella delle mma sale decisamente di livello ma il pubblico è sempre il grande assente. Circa 2000 persone, tante è vero , ma per Bellator sono numeri ridicoli.
La nostra recensione dell’evento
https://mmaarenablog.com/2018/12/02/bellator-211-la-superba-risplende/
In questo caso si parlò di boicottaggio ed in effetti non si trattò di chiacchiere campate in aria! Il buon Carlo Di Blasi organizzò in concomitanza con Bellator un suo evento, Muay thai time 5 – insieme per Genova,
(Qui la nostra recensione https://mmaarenablog.com/2018/12/03/muay-thai-time-5-genova-vince/)
dove facendo leva sulla tragedia del ponte Morandi dove persero la vita 47 persone si raccoglievano fondi a favore delle famiglie delle vittime. Anche qui circa 750 paganti più gli ospiti fecero registrare ufficialmente circa 1000 presenze. Tralasciando la “questione morale ” il boicottaggio riuscì alla perfezione sottraendo una buona fetta di probabili spettatori alla promozione americana.
Oktagon Monza 2019
Oktagon non è uno show, è Lo Show per antonomasia nel mondo degli sport da combattimento! Nato negli anni 90 dura fino ad oggi ed ha sempre fatto registrare numeri incredibili godendo di sponsorizzazioni eccellenti e contratti TV che restano il sogno di qualunque promoter. Tuttavia l’ultimo evento, il primo dopo la scissione con Bellator non ha riscosso il solito successo. Chi di boicottaggio ferisce di boicottaggio perisce, e questa potrebbe essere una motivazione in quanto il pubblico ha letteralmente disertato la kermesse di Monza passando da oltre 10mila spettatori a meno di 2000…
il “nuovo” Oktagon è incentrato sulla kickboxing ( da sempre punto di forza dell’evento) relegando le mma con due incontri in undercard segno deciso su cosa si sia puntato per il futuro…
Venator Altamura giugno 2019
Un evento che universalmente ha fatto conoscere le mma italiane nel mondo arrivando con Venator 3 ad essere considerato una top promotion europea! Finalmente la grande macchina organizzativa diretta da Silvia Andreani con la supervisione di Frank Merenda sbarca al sud Italia ( da sempre povero di eventi) con una card eccellente di sole mma e molti protagonisti della scena locale impegnati in combattimenti probanti, uno per tutti il main event tra la Stella locale Roberta Zocco e la campionessa in carica EFC Karolina Wojcik
Qui la nostra recensione dell’evento
https://mmaarenablog.com/2019/06/13/venator-una-grande-serata-ma-unoccasione-persa-per-la-puglia/
Organizzazione serissima e impeccabile come sempre eppure… spalti deserti… le cifre ufficiali parlano di 600 paganti ma noi anche in questo caso eravamo presenti e temiamo il numero sia di molto inferiore come si vede dalle foto.
Una emorragia continua di pubblico, non esiste un solo evento che possa dichiarare di essere in pari con le spese organizzative grazie agli incassi. Il pubblico pagante non c’è nonostante il tentativo dei promoter di portarlo agli eventi abbassando i prezzi dei biglietti e organizzando in ogni parte della penisola. Se il pubblico non va agli eventi perché un un’imprenditore dovrebbe investire e legare il proprio marchio a uno sport che non ha seguito?
In una riflessione di qualche giorno fa l’ex promoter maestro di Bjj e commentatore TV Dino Fuoco ha fatto una brillante considerazione dicendo che le mma sono uno sport americano e da noi non attecchiranno mai. Come il baseball o l’hockey o il football americano, semplicemente non fanno parte della nostra cultura esattamente come il calcio non attecchirà mai in America ( nonostante i tentativi fatti).
Ora ci troviamo in una situazione paradossale, 6 atleti nel roster UFC molti atleti in altre importanti promotion e comunque nessun interesse.
Noi siamo i primi sostenitori di questo sport e dei suoi protagonisti e se avete dubbi andate a rileggere le nostre recensioni degli eventi di cui abbiamo parlato in questo articolo.
Una domanda però ci viene spontanea…
Quanto può sopravvivere uno sport dove non guadagna chi investe, non guadagna chi organizza, non guadagna chi combatte?
Omae wa mou shindeiru