E’ arrivato alla seconda edizione il Battle Of Heroes , creazione di Luca Cardano e Lele Genovesi, esponenti del Cardano Top Team e sotto l’egida del Professor Rafael Torres della Rilion Gracie Italia per la referenza in materia di BJJ, svoltosi in quel di Vercelli in data 15 giugno. La location è quella del Pala Bertinetti, piccolo ma dignitosissimo impianto, sufficiente per contenere i circa 150 spettatori a godersi un piacevole spettacolo offerto dai tanti atleti presentatisi sulla materassina.
Nella fattispecie, i match di grappling e jiu jitsu che si sono succeduti sul tatami vercellese sono stati 13 ed hanno visto come protagonisti alcuni praticanti di varie realtà del nord Italia. Avendo avuto il piacere e l’onore di partecipare come atleta non ho avuto la possibilità di guardare tutte le lotte ma solo le prime due e le ultime tre.
Il regolamento del BOH risulta particolarmente improntato al favorire proiezioni e finalizzazioni non essendo prevista assegnazione di punti per raspate, passaggi di guardia e consolidamento di posizione. Il tutto per rendere la contesa il più vivace e meno statica possibile.
Dopo le operazioni di peso ed un veloce briefing si parte. I primi confronti passano discretamente in fretta ed al settimo incontro tocca a me. 8 minuti, submission only contro l’amico Lele Genovesi, giustamente sostenuto dal pubblico di casa. L’iniziale fase di studio dura poco, poi regolamento o no, non son studiato, chiamo guardia e raspo per finire nella guardia gancio del beniamino di casa. Da questo punto la contesa prende vigore e impongo il mio gioco, passando la guardia varie volte ed andando in monta, fino ad una trentina di secondi dalla fine quando il mio valido opponente mi mette in difficoltà cercando una transizione dalla schiena per prendere l’armlock. Con qualche difficoltà difendo il braccio e due giudici su tre mi vedono prevalere. Per quel che mi riguarda, è giusto così.
In seguito, dopo doccia ristoratrice e maltodestrina alcolica d’ordinanza, mi accomodo sugli spalti in tempo per godermi le tre lotte finali.
Matteo Patrone di La Superba-Luta Livre Italia riesce a prevalere su Emanuele Zaccaria per heel hook dopo un confronto serrato, entrambi son ragazzi giovani e di talento che faranno benissimo nei rispettivi ambiti (grappling in prevalenza per il ligure, MMA per il ragazzo milanese).
Il mio compagno di squadra Andrea Troiano, rappresentante di Gracie Barra Torino, contro Sabatino, altro ragazzo di casa, mette in evidenza una chiara superiorità tecnica e vince senza rischiare la sua lotta, ribadendo se ce ne fosse bisogno, dopo la vittoria all’Italian BJJ Open di Firenze della settimana scorsa, di essere il numero 1 dei mediomassimi nelle blu adulti.
Per finire, il main event che vede Rafa Torres, rappresentante di Rilion in Italia, affrontare Reald Turja dello Yel Training di Asti. Ho molto apprezzato il confronto con Rafael che ha imposto un gioco di pressione e di controllo che, dal basso della mia limitata conoscenza tecnica, ritengo sia l’essenza vera del Jiu Jitsu. Reald si è difeso con le unghie e con i denti, mettendo in pratica quella difesa “personale” a cui tanti fanno riferimento. Onore a lui. Al netto dell’intuizione, del colpo improvviso (o della disperazione, a volte), credo che questa disciplina sia fatta per dominare l’avversario e mangiargli centimetri e respiro. Bravi entrambi comunque.
In conclusione, io mi sono divertito molto a partecipare a questo evento e, visti anche entusiasmo e partecipazione emotiva dei due organizzatori, credo possa crescere sempre più. Pare sia già in cantiere una terza edizione a cui, se invitati, saremmo felicissimi di partecipare. Non siam marzialisti da Facebook. Vincere o perdere, ma ci trovate sul tatami.
P.S: fine serata di rigore al pub col mio amico fraterno nonché Maestro Enrico e Sandrino. Il vero lottatore si disseta con la birra.
A.D.