Ciao a tutti amici di MMA Arena.
Il Week end che si sta concludendo, come ben sapete, ha visto 7 atleti italiani difendere il tricolore sul suolo “nemico”
Andiamo per ordine:
I primi alfieri schierati sono stati Enrico Cortese e Samin Kamal Beik. Il loro compito non era semplice, visto che fino a ieri nessun italiano era riuscito a vincere nella promotion Bahreinita.
Il primo a spezzare la maledizione è stato Enrico che porta a casa una sudata decisione unanime contro il francese Jorick Montagnac. C’è poco da attendere per la seconda vittoria del week end, con Samin che ferma l’indiana Manjit Kolekar al secondo round per stop medico.
Dall’altra parte del mondo, in Inghilterra nella gabbia del Cage Warrior, Luca Iovine e Riccardo Nosiglia capitolavano contro gli avversari.
Luca parte subito forte, un match che dimostra di poter chiudere senza problemi. Sfortunatamente ed un po ingenuamente porta una ginocchiata illegale al volto dell’avversaro, che gli costa la squalifica a 34 secondi dall’inizio dopo essere sato ad un passo dalla vittoria.
“Walking Dead” invece subisce un KO dal lituano Modestas Bukauskas, bravissimo a sfruttare le incertezze dell’italiano.
Sabato sera invece è stat la volta di Bellator Londra, con tre italiani nella gabbia della seconda promotion del mondo.
Parte Ale “Bad” Botti, contro Alfie Davis. Match acceso, come ci si aspetta sempre dall’italiano, autore di alcuni dei più bei match visti nel nostro paese.
Il match finisce con una decisione unanime a favore dell’inglese, verdetto discutibile ma non oltraggioso, un match al filo del rasoio con la vittoria che sarebbe potuta andare ed entrambi gli atleti, ma i giudici hanno preferito premiare l’atleta di casa, con un verdetto che sembra star stretto al nostro connazionale. Vedremo se lui ed il suo management nel futuro chiederanno un rematch in casa, visto che è appena stato annuninciato un nuovo Bellator in Italia il 10 Ottobre 2020.75627515_10219318045477891_8475555730257084416_o.jpg
Il secondo in campo è Pietro “King Kong” Penini. Questo match era molto atteso, visto che i due atleti si sarebbero dovuti affrontare gia a fine settembre a Dublino, ma l’Irlandese diede forfait per un non meglio precisato infortunio.
L’atleta Veronese dimostra subito di essere superiore all’ex UFC in tutte le fasi dello scontro, lavorando sapientemente col jab ed evitando i destri pesanti dell’avversario (gli ultimi 4 match in Bellator li aveva tutti vinti per KO/TKO). Nel terzo round dimostra un eccelso fighting QI, non rispondendo agli “inviti” dell’avversario, che ben coscio di essere sotto ai punti lo invitava a scambiare, sperando in una reazione per potero castigare col sua gancio.74908776_10218697244855454_6530458341473255424_o
Vince cosi per decisione unanime, un match intelligente e controllato.
Ultimo atleta in campo, il pugliese Gianni Melillo.
Non prendiamoci in giro, sapevamo tutti che il match era quantomeno proibitivo. Ha fatto male gianni ad accettarlo? Sicuramente (secondo noi) NO.
A 34 anni ha sfruttato una buonissima chiamata, la possibilità di mettersi in mostra su un palcoscenico importante, e (speriamo) una buona borsa, perchè a fare i filosofi siamo capaci tutti ma a doversi pagare le bollette sono i nostri fighter, quindi anche questo è un aspetto da non trascurare.
MVP fa il suo, mettendo un destro d’incontro a poco meno di due minuti del primo round. Ora speriamo che l’atleta Barese abbia la possibilità di avere altri match in Bellator e sfruttare la porta aperta con questa short notice.MVP-min.png