Kimbo Slice storia di un personaggio

In tempi in cui la Rete ha effettivamente donato quei quindici minuti di celebrità di Warholiana memoria a chiunque, dove personaggi senza alcun apparente talento raggiungono una fama spesse volte immotivata, la storia di Kimbo Slice rompe questi dogmi diventando un racconto che ha tutte le carte in regola per poter diventare un potenziale film.

Freak, personaggio costruito, street fighter, buttafuori, professional fighter, questo omone, un vero e proprio armadio a sette ante in legno di palissandro, scolpisce la propria storia a suon di pugni pesanti e feroci KO grazie ai quali riesce ad imporsi come personaggio mediatico e a ritagliarsi una nicchia nell’Olimpo dei top fighter per cui viene ricordato ancora oggi.

Slice iniziò a crearsi una reputazione vincendo diversi incontri clandestini, dove l’unica regola era mettere ko l’avversario. Alcuni di questi incontri vennero filmati e pubblicati su Youtube e diventarono virali in poco tempo donandogli un’inaspettata popolarità.

Il mondo dello street fighting è duro e cruento ma non privo di regole. Nei cosiddetti backyard fight anzitutto, va accettato consensualmente lo scontro. Negli Stati Uniti la polizia non può intervenire se i partecipanti accettano le condizioni del combattimento, non c’è nulla di illegale (si chiamano mutual combat street fight, gli osservatori non possono intervenire e ovviamente i contendenti non possono danneggiare alcuna proprietà). Sin dalle prime battute è chiara l’impostazione stilistica di Kimbo, che sebbene si trovi in un combattimento “da strada” ha una posa pugilistica classica.

Uno degli incontri di Kimbo più famosi è stato il controverso scontro del 2004 con Sean Gannon, un ex-poliziotto che si allenava nelle MMA.

Slice venne sconfitto da Gannon (nonostante Gannon avesse utilizzato molte mosse non consentite dalle regole dei combattimenti fino ad allora sostenuti da Slice, come ginocchiate e mosse di soffocamento) e grazie alla popolarità di questo video, Gannon iniziò a combattere nel circuito UFC (Ultimate Fighting Championship).

Potente, ma non irruento, né dall’impostazione forzata, Kimbo Slice aveva uno stile pulito anomalo nello street fighting, e se consideriamo che avrebbe iniziato ad allenarsi alle MMA soltanto dopo la sua carriera da buttafuori e poi da street fighter, non possiamo non notare come fin da subito in realtà appartenesse legittimamente al mondo del combattimento e dello spettacolo.

Contemporaneamente alla sua carriera di street fighter (iniziata per guadagnare qualche soldo) Con il nome di Kimbo Slice, Ferguson lavorò come guardia del corpo ( comparendo in divertenti cameo anche in alcuni video) per la Rk Netmedia (meglio nota come Reality Kings), una casa pornografica di Miami estremamente nota per numerosi siti hard e per aver reso universalmente noto l’acronimo Milf grazie alla serie MILF Hunter. Grazie a questa “notorietà ” La famosissima rivista statunitense Rolling Stone arrivò a soprannominare Kimbo come “Il re dei combattenti di strada”.

Lo street fighting è stato molto in auge a partire dal 2003 anche grazie all’apporto dell’indimenticato “King of the Web Brawlers” Kimbo. Dal cortile di casa sua passarono moltissimi fighter approdati poi al combattimento professionistico un nome per tutti Jorge Masvidall.

Grazie alla notorietà acquisita Ferguson entrò nel mirino delle top promotion dell’epoca che fiutano l’affare dato l’enorme seguito mediatico di Kimbo.

Il debutto nelle MMA avviene contro l’ex campione WBO Ray Mercer a Cage Fury Fighting Championship 5, ad Atlantic city il 23 giugno 2007. Slice sottomise Mercer con una ” ghigliottina” a un minuto e 12 secondi dall’inizio del match.

In un’intervista dopo il match Slice affermò che avrebbe voluto combattere contro David “Tank” Abbott. Quest’ultimo, che era tra gli spettatori, si alzò e accettò di combattere contro Slice.

Lo stile di Ferguson però è troppo grezzo per poter essere competitivo in un match di mma, viene quindi affidato alle cure di un altro grande personaggio mediatico ( e fighter con la F maiuscola) ovvero il mitico Bas “el guapo” Rutten. Rutten è un caso atipico di grande fighter divenuto grande personaggio anche dopo la sua carriera sportiva grazie alla sua innata simpatia e alle sue celebri telecronache del Pride che lo hanno reso famoso non solo ai fan hardcore ma ad ogni appassionato di sport .

Il match tra Abbott e Kimbo venne programmato per il Cage Fury Fighting Championship 6 ma l’incontro venne cancellato a causa di dispute promozionali. L’11 ottobre infatti Proelite.com annunciò che Slice avrebbe fatto il suo debutto il 10 novembre all’EliteXC ( che poteva vantare nel suo roster gente come Nick Diaz, Gina Carano, Shogun Rua ecc ecc).. Inizialmente il match doveva essere tra Slice e Mike Bourke ma questo venne poi sostituito da Bo Cantrell a causa di un infortunio alla spalla. Kimbo sconfisse Cantrell dopo 19 secondi dall’inizio del primo round per sottomissione.

Inizia così la carriera di Kimbo nelle MMA professionistiche.

Il personaggio piace, lo street fighter che entra in gabbia diventa rapidamente un nome che attira molti soldi e così il 16 febbraio 2008 Kimbo combatté finalmente contro Tank Abbott ( vecchissima gloria dei primi UFC anche lui noto per le risse extra lavoro)nel main event dell’EliteXC: Street Certified e sconfiggendolo 43 secondi dopo l’inizio del primo round.

Il 31 maggio 2008, viene chiamato un altro “personaggio” e Kimbo combatté nel main event della manifestazione “EliteXC: Primetime” contro James “The Colossus” Thompson, lottatore britannico dall’imponente mole (193 cm x 117 kg). Il match si rivelerà essere il più duro affrontato da Kimbo sino a quel momento. Al termine dei primi due round, infatti, Thompson era in vantaggio nel conteggio totale dei giudici, ma nei secondi iniziali della terza (ed ultima) ripresa Slice colpì l’avversario all’orecchio sinistro, provocandogli la rottura del cosiddetto “orecchio a cavolfiore” (alterazione fibrosclerotica del padiglione auricolare) e, conseguentemente, una grossa perdita di sangue. A questo seguirono altri tre colpi verso un Thompson ancora in piedi, che spinsero l’arbitro a fermare la contesa (TKO – 0:38 del terzo round). Durante le interviste post match un altro lottatore della EliteXC, Brett Rogers, accusò Kimbo di aver ceduto nel corso della prima ripresa, mentre chiuso in una guillotine choke hold, e definì la prestazione di Slice “spazzatura”.

Il 4 ottobre 2008, Kimbo Slice avrebbe dovuto affrontare l’ennesima vecchia gloria, Ken Shamrock come evento principale dello show “Saturday Night Fights” della CBS. Shamrock però si infortunò all’occhio sinistro nel riscaldamento precedente al match ed il management della EliteXC lo sostituì all’ultimo minuto con Seth Petruzelli, al rientro nel mondo MMA dopo quasi un anno di inattività. A sorpresa, Seth Petruzelli sconfisse Kimbo Slice in soli 14 secondi per TKO.

Il 20 ottobre 2008, la EliteXC dichiara bancarotta. Molti nel giro delle mixed martial arts attribuirono il fallimento della EliteXC e della ProElite alla sconfitta di Kimbo per mano di Petruzelli, un onesto mestierante che senza timori andò per vincere ed incrinò la macchina da soldi costruita intorno al personaggio Kimbo Slice mostrando ancora una volta limiti e pochezza tecnica.

Arriva l’UFC

Dove ci sono soldi e personaggi non può mancare la UFC e così, a seguito del fallimento della Elite Xtreme Combat, Dana White, presidente della Ultimate Fighting Championship, dichiarò pubblicamente che se Kimbo Slice avesse voluto un posto nella sua federazione avrebbe dovuto guadagnarselo attraverso la partecipazione al programma tv The Ultimate Fighter: Heavyweights, possibilità colta al volo dal lottatore.

Lo spettacolo prevedeva un roster diviso in due squadre, capitanate da due veterani dell’oktagon: Quinton “Rampage” Jackson e Rashad Evans. Kimbo era la prima scelta di Jackson, la seconda assoluta. Tuttavia, Slice venne sconfitto nel primo match disputato nel corso dello show da Roy Nelson, che poi si rivelerà vincitore dell’edizione 2009 del programma.

Il 5 dicembre 2009, nell’ultima puntata di The Ultimate Fighter: Heavyweights, Kimbo affrontò Houston Alexander, lottatore di esperienza, noto per la pesantezza dei suoi pugni( e con cui andò ko anche il nostro Sakara). In quello che tutti prevedevano come un match puramente brawl, i due approcciarono, invece, la contesa sulla distanza, arrivando alla fine dei tre round ancora in piedi. Un back suplex eseguito da Slice nella seconda ripresa gli garantì la vittoria ai punti, per decisione unanime (29-28, 29-28, 30-27).

Nel 2010 Matt Mitrione mise KO Slice e l’UFC decise di rescindere il contratto con il nativo delle Bahamas.

Uscito da UFC Ferguson si ritira momentaneamente e prosegue la sua carriera come personaggio partecipando al “The Iron Ring”, una nuova serie televisiva di Bet che cerca nuovi volti per i combattimenti MMA, come membro della giuria incaricata di selezionare i partecipanti.

Arriva Bellator

Come spesso succede quello che non viene più considerato proficuo da UFC viene invece preso al volo da Bellator che decide di dare fiducia a Kimbo e di guadagnare ancora parecchi soldi utilizzando il personaggio dell’ormai ex street fighter.

Il primo match in Bellator il 19 giugno 2015 è lo scontro con l’ormai decrepito Ken Shamrock dove Ferguson vince per tko (un po’ dubbio), un match di basso livello tecnico criticato da tutti ma che fece incassare moltissimo grazie alle vendite pay per wiew. Bellator decide di battere il ferro finché è caldo e nel gennaio 2016 organizza un vero e proprio freak show tra Kimbo Slice ed il nuovo Re degli street fight tale Dada 5000 ( al secolo Dhafir Harris) “nemico vero” per le strade della Florida e con infanzia nelle Bahamas come lui: il match è noto per essere uno dei più brutti della storia oltre che per il fatto che subito dopo l’incontro Dada 5000 venne portato all’ospedale perché colto da infarto!!! Kimbo vinse ma poi venne squalificato per positività al nandrolone.

Così si chiude la carriera del nostro Kimbo.

Quello con Dada resta infatti l’ultimo incontro per Ferguson appena 3 mesi dopo infatti il 6 giugno 2016 all’età di 42 anni muore improvvisamente dopo essere stato ricoverato in un ospedale a Fourt Lauderdale per un probabile attacco cardiaco. Al momento del decesso aveva in programma un rematch contro James Thompson, nel main event di Bellator 158previsto per il mese di luglio

Slice era spavaldo e torvo nell’atteggiamento pubblico, un look “da strada” studiato, barbone enorme, denti di platino fisico imponente e peli del petto depilati in modo bizzarro, ma anche parecchio umile nell’approcciarsi ed esordire nelle mma

: “Da questa disciplina devo solo imparare, ed è questo ciò che voglio fare davvero – spiegò Kimbo nel 2010 in un’intervista – Il mio obiettivo non è combattere per vincere titoli o roba simile, ma di divertirmi accada quel che accada in ogni match”.

Spesso Kimbo sembrava quasi “prigioniero ” del personaggio costruito da lui stesso, chi lo conosceva diceva che nella vita privata era gentile e amichevole e molto legato alla famiglia.

Oltre allo sport e ai media ai reality e alla musica Kimbo arrivò a recitare anche in alcuni film cosa che molti fighter più abili di lui non possono vantare.

Nel 2009 blood and bone

Nel 2008 merry Christmas drake e josh ( dove fa Babbo Natale)

Nel 2010 circle of pain e locked Down

Nel 2012 il re scorpione 3

Che lo si ami o lo si odi Kimbo Slice è comunque uno di quei personaggi che vale la pena di conoscere.

Oggi la sua eredità è stata raccolta da suo figlio Kevin Ferguson Jr detto “baby Slice” che combatte attualmente in Bellator ed ha un record di 3-2.