Bas “el guapo” Rutten il Re del Pancrace

Sebastian “Bas” Rutten è uomo che non ha bisogno di presentazioni. Grande intrattenitore ha saputo evolversi dopo la sua carriera da fighter di primo livello in divulgatore( con i suoi leggendari video didattici) cronista, allenatore e perfino attore. Il tipo di uomo insomma di cui vale la pena raccontare la storia!

Nato a Tilburg il 24 febbraio 1965 E’ considerato dagli esperti dello sport una delle leggende delle arti marziali miste ed uno dei più forti lottatori della storia contemporanea, essendo stato campione indiscusso openweight Pancrase in due occasioni e, a fine carriera, il primo europeo a vincere una cintura UFC.

Vanta un record di imbattibilità di 22 incontri consecutivi (21 vittorie ed un pareggio) dall’8 aprile 1995 al 22 luglio 2006, data del suo ultimo incontro prima del ritiro definitivo dall’attività agonistica (da precisare che il penultimo incontro avvenne nel maggio 1999). Gli unici lottatori che riuscirono a sconfiggerlo furono Masakatsu Funaki (per sottomissione, sconfitta poi vendicata) e i fratelli Ken Shamrock (due volte per sottomissione, mai vendicate) e Frank Shamrock (ai punti, vendicata due volte).

Vantava un’abilità eccezionale nello striking e si rese noto per la sua tecnica nel colpire il fegato dell’avversario, tecnica che lo portò a rompere tale organo all’avversario Jason DeLuci.

Avvicinatosi alle arti marziali per problemi di bullismo e di costituzione fisica gracile ( era anche asmatico) ottenne la cintura nera nel Tkd prima e nel karate kyokushinkai dopo.

Passato al muay thai all’età 20 anni combattè in questa disciplina fino al 1991 dove ottenne uno score di 14-2 tutte vittorie per ko e di queste 13 alla prima ripresa!

Fu uno dei primi lottatori iscritti alla promozione giapponese Pancrase, nata nel 1993; venne scoperto da Masakatsu Funaki e Minoru Suzuki, lottatori nipponici intenti a fare da osservatori per la nuova lega precursore delle attuali arti marziali miste; con Rutten firmarono altri lottatori che successivamente segnarono la storia delle MMA quali i fratelli Frank e Ken Shamrock, Vernon White, Maurice Smith e Guy Mezger.

Il suo esordio nella terra del sol levante Rutten lo ricorda in maniera molto pittoresca.

Che avventura che è stata! Ho iniziato l’MMA nel settembre 1993 in Giappone, all’epoca si chiamava “Combattimento Nhb”

non avevo idea delle regole, sapevo che era Pancrase, quindi valevano colpi di mano aperta alla testa, i pugni al corpo niente guanti e avrei indossato scarpe e protezioni per lo stinco ( i caratteristici stivaletti). Non sapevo in quanti round dovessimo combattere e in quanti minuti, mi chiedevo anche se avremmo avuto una categoria di peso.

Bene, l’ho scoperto il giorno del combattimento che non c’era una classe di peso, ho visto il mio avversario, che era 110 kg e ho chiesto: “Non è molto più grande di me”? (Ero a circa 95 kg), la loro risposta è stata: “Oh, non abbiamo classe di peso, tutti combattono tutti”.

OK, ho detto “ottimo” (non stavo pensando “ottimo” in realtà ma ho bluffato), quindi ho chiesto: “Quanti round combattiamo?”

Dissero: “Un round”. Ero felice, solo un round, quindi ho chiesto: “Quanti minuti?” Hanno risposto: “30 minuti”

Ancora una volta ho detto: “Fantastico, sono in ottima forma, facciamolo”, ma non stavo pensando esattamente questo in realtà non appena ci hanno lasciati soli ho chiesto al mio manager: “Che diamine stiamo facendo qui? Combattimenti di 30 minuti ed è 15 kg più pesante di me? Sei pazzo?

Ma è andato tutto bene, l’ho eliminato in 43 secondi. È stata L’esperienza più folle di sempre, i fan stavano impazzendo, mi hanno preso d’assedio (in senso buono), una coppia aveva un bambino e me lo hanno messo tra le braccia e hanno fatto una foto (quel bambino ha 24 anni adesso, quanto è strano eh? ) il giorno successivo la gente si inchinava davanti a me per la strada e pensavo fosse strana e poi ho visto un giornale con una mia foto sul ring in spaccata volante e il mio avversario disteso a terra ( la sua tipica esultanza). “Ah, ora so perché la gente mi conosce”, ho pensato.

Ed è così che è iniziato tutto

Nei primi due incontri Rutten dimostrò tutto il suo strapotere nello striking, tanto da mandare all’ospedale l’avversario Ryushi Yanagisawa, al tempo il quarto lottatore più forte del Giappone. Al terzo incontro però emersero i suoi limiti nel grappling e venne sconfitto dal tecnicissimo Masakatsu Funaki proprio per sottomissione; a quel punto decise di allenarsi assieme a Funaki per migliorare la propria lotta a terra.

ero uno striker puro e quasi non avevo esperienza a terra, quindi il mio secondo combattimento l’ho vinto di nuovo per KO ma poi al mio terzo incontro avevano già scoperto che non volevano scambiare in piedi con me, quindi sono stato sottomesso e ho sperimentato la mia prima sconfitta nelle MMA.

Era una chiave al piede, non sapevo nemmeno cosa fosse quella tecnica, sapevo che faceva molto male perché l’ho sperimentato ma non avevo idea di cosa fosse.

Riesce a vincere altri tre incontri ma nel 1994 viene sottomesso dal talento Ken Shamrock, benché Rutten avesse dominato la parte di kickboxing dell’incontro.

Ho vinto ancora tre combattimenti, poi ho perso, vinto, perso, vinto e poi ho perso di nuovo con Ken Shamrock.

Ho pensato: “OK, se voglio diventare un campione in questo sport, ho davvero bisogno di concentrarmi sul combattimento a terra”, ma non avevo nessuno con cui allenarmi, sì, a volte andavo ad Amsterdam per allenarmi con Chris Dolman, ma era lontano da casa mia e c’erano giorni in cui c’erano solo pochi ragazzi.

Così ho iniziato a chiedere a tutte le persone che conoscevo se volevano allenarsi con me e ho trovato un ragazzo, Leon van Dijk. Grande striker, super forte e grande atleta. Abbiamo iniziato ad allenarci nel combattimento a terra, due e talvolta tre volte al giorno.

Guardavamo combattimenti e video didattici e lavoravamo solo sulle tecniche che avevamo visto. Ma quello che abbiamo fatto è stato migliorare le cose, o almeno renderle più adatte a noi. Ad esempio, lavoravamo su una chiave per le gambe: “OK, come ti senti? Bene? Come puoi uscirne? Il mio amico cercava di uscire, se riusciva a uscire vedevamo come potevamo fermare quella fuga, trovavamo counter, diversi set-up, e così abbiamo iniziato letteralmente a impazzire!

Tutta la mia casa era piena di appunti “post it” con combinazioni su sottomissioni, blocchi, leve e uscite, svegliavo mia moglie nel cuore della notte perché sognavo una variante tecnica , quindi la mettevo in quella posizione, e le chiedevo dove faceva male, prendevo appunti e la provavo il giorno dopo in allenamento!! La mia povera moglie, ahah, ma è ancora con me,da 25 anni ormai!

Comunque il metodo Ha funzionato! i miei successivi 8 combattimenti gli ho vinti per sottomissione (uno era una decisione ma l’ho controllato molto bene al suolo ). In realtà, non ho mai perso una rissa in vita mia; Non ho perso un singolo match nei miei ultimi 22 combattimenti.

Dico sempre ai miei studenti che, se riesco a farlo io, possono farlo anche loro, io non sono niente di meglio di loro, ho solo lavorato tanto e, come si può vedere dai risultati, ha dato i suoi frutti.

Sul finire di quell’anno Rutten prese parte al prestigiosissimo torneo King of Pancrase che avrebbe decretato il lottatore più forte del momento: al primo turno dovette affrontare un debuttante Frank Shamrock: con stupore di tutti Rutten venne sconfitto ai punti e in modo discutibile.

Successivamente ebbe la possibilità di una rivincita contro Ken Shamrock in una gara valida per il titolo King of Pancrase, ma Rutten perse ancora per sottomissione dopo poco più di un minuto di lotta.

Da quel momento Rutten si allenò ancor più intensamente nella lotta a terra e divenne un lottatore completo ed inattaccabile: vinse quattro incontri di seguito sconfiggendo avversari del calibro di Maurice Smith e vendicandosi di Frank Shamrock ai punti.

Nel settembre 1995 ebbe la possibilità di lottare per il titolo King of Pancrase contro il campione Minoru Suzuki: Rutten vinse per sottomissione e divenne quindi campione.

Successivamente inanellò altre quattro vittorie consecutive difendendo il titolo per due volte ed affrontò il campione ad interim Frank Shamrock per la terza volta, questa volta per decidere il campione indiscusso King of Pancrase: Rutten vinse per KO tecnico.

Nel 1996 affrontò finalmente il maestro Masakatsu Funaki e lo superò con una vittoria per KO tecnico.

Escludendo il pareggio ottenuto nel 1997 contro Osami Shibuya, Rutten terminò la sua carriera nel Pancrase nel 1998 con 21 vittorie consecutive, divenendo un’icona dell’organizzazione Pancrase e delle arti marziali miste in genere.

Ultimate Fighting Championship

Il matchmaker John Perretti della UFC venne in Giappone, avevano sentito parlare di me da quando avevo battuto alcuni ragazzi della UFC in Giappone ed era lì per vedermi combattere. Dopo il combattimento mi chiese se volevo andare all’UFC e combattere lì,

sembrava un’ottima opportunità, quindi ho detto SÌ.

È lì che sono diventato il campione UFC dei pesi massimi

Rutten entrò nell’UFC nel 1998: si trattava della maggior organizzazione di arti marziali miste del Nord America, organizzazione che ha visto laurearsi campioni alcune vittime dei colpi di Rutten nel Pancrase come Maurice Smith e Frank Shamrock.

Dopo un primo incontro inaugurale vinto contro Tsuyoshi Kohsaka, Rutten poté lottare per il titolo affrontando il campione in carica Kevin Randleman: Rutten vinse ai punti e divenne campione dei Pesi Massimi UFC.

Rutten lasciò il titolo vacante per poter passare alla categoria dei pesi medi (gli attuali pesi mediomassimi) e poter diventare il primo lottatore a detenere contemporaneamente due titoli UFC affrontando l’allora campione dei mediomassimi Frank Shamrock.

Durante gli allenamenti Rutten si infortunò gravemente più volte e fu costretto a ritirarsi dall’attività agonistica per ordine dei dottori.

Dopo il ritiro

Nel 2006 Rutten ottenne il via libera da parte dei medici per poter combattere ancora: avrebbe dovuto combattere per la World Fighting Alliance contro il veterano Kimo Leopoldo, ma quest’ultimo risultò positivo a sostanze dopanti e quindi Rutten affrontò Ruben Villareal, battendolo al primo round e chiudendo il proprio score finale di carriera a 28-4-1. Pur essendo europeo curiosamente ha sempre lottato in Giappone e negli Stati Uniti e sempre contro lottatori giapponesi o statunitensi.

Rutten è un allenatore certificato di muay thai oltre che di mma e venne ingaggiato dall’organizzazione statunitense International Fight League nel 2007 per fare da allenatore alla squadra Anacondas.

Ha una sua palestra a Thousand Oaks, la MMA gym Bas Rutten’s Elite Mixed Martial Arts, ed ha fatto da allenatore (tra gli altri) a Kimbo Slice e Samoa Joe.

Dopo aver appeso i guanti al chiodo Rutten ha intrapreso una carriera da attore, oltre che da opinionista sportivo, scritto diversi libri e pubblicato numerosi video didattici.

E’ apparso in film e serie televisive quali Più forte ragazzi, The King of Queens, Shadow Fury, The Eliminator, Never Back Down, Sinners and Saints, Il signore dello zoo , colpi da maestro e Il superpoliziotto del supermercato.

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Come si è evoluto lo sport

Sicuramente le mma ai tempi dei match di Bas Rutten erano una cosa molto diversa dallo sport che conosciamo ora.

la ragione per cui tutto è andato bene per me è che molti combattenti in quel periodo si stavano semplicemente concentrando su una o due specialità, come il wrestling e la kick boxing, o il wrestling e il combattimento a terra.

Ma dato che ero bravo a terra e bravo in piedi e mi sono assicurato di essere in una ottima condizione atletica, ero già in anticipo sulla concorrenza.

Fatto curioso, quando sono stato inserito nella Hall of Fame della UFC mi hanno dato alcune statistiche su di me e sulla mia carriera di fighter, mi hanno detto che avevo vinto 13 combattimenti per sottomissione (12KO e 3DEC) ma che non avevo mai tentato un singolo takedown, io ho pensato che fosse divertente, perché significava che il mio avversario mi aveva proiettato ma alla fine lo avevo sottomesso io .

Quindi la morale è questa qui, assicurati di essere bravo ovunque. Era difficile trovare palestre di wrestling in Olanda, ce ne erano davvero poche, quindi ho sempre fatto schifo nel wrestling, ma mi sono solo assicurato di essere bravo a terra, quindi quando mi hanno proiettato sono comunque finiti in un terreno a me consono.

Poi l’MMA hanno iniziato a evolversi e crescere, tuttavia, molti combattenti si sono sempre concentrati su UNA arte, se ci fosse un grande striker, il più delle volte avrebbe fatto schifo a terra, e in caso di takedown lo avrebbero facilmente sottomesso. Ho sempre detto a questi ragazzi: “Allenati nella fase dove fai più schifo, questo è l’UNICO modo per migliorare!”. Ma sfortunatamente non molti mi hanno dato retta.

Ciò che mi dava parecchio fastidio erano anche i fighter che rimanevano senza benzina, si stancavano e perdevano per questo?

Quanto è stupido? Il condizionamento è l’unica cosa che puoi controllare, devi solo allenarti duramente, è molto semplice.

Il Pride Fighting championship stava diventando la migliore promotion del mondo , e io sono diventato il loro commentatore. Ho visto nascere nuovi talenti, in particolare Sakuraba. Fedor, Wanderlei Silva, Cro Cop, Overeem, ecc., Tutti questi ragazzi stavano migliorando ovunque E avevano resistenza!

in seguito L’UFC ha iniziato il suo programma televisivo The Ultimate Fighter, che è diventato un successo e BOOM, improvvisamente l’UFC è stato il più grande spettacolo del pianeta.

Quando ho combattuto nell’UFC nel 1998, ho fatto un round di 12 minuti e un round extra di tre minuti, la mia lotta per il titolo è stata credo un round di 15 minuti e due round di 3 minuti in seguito.

L’UFC ha iniziato a implementare più classi di peso, è arrivato un nuovo sistema di round, 3 round di 5 minuti per i combattimenti normali e 5 round di 5 minuti per i combattimenti per il titolo, regole migliori, tutto è andato sempre meglio anche i fighter ovviamente!

Ora siamo in un punto in cui tutti i migliori combattenti sanno come lottare, colpire e combattere a terra. .

Dove arriverà questo sport? Non lo so, penso che sia ancora uno sport relativamente giovane, 24 anni, quindi credo che tra 5 anni o giù di lì vedremo molti più combattenti con talenti come Demetrious Johnson e Jon Jones, direi che al momento quei sono sicuramente i migliori atleti Pound for pound.

Il pagamento dei combattenti

Bas ha idee molto chiare anche sulla retribuzione dei fighter e spiega a chi pensa che arrivare in UFC

Sia una strada lastricata di oro quanto in realtà la situazione sia diversa!

Il sistema di pagamento fa schifo in questo momento, sì, ci sono un sacco di milionari che fanno molti soldi, ma solo molto pochi, gli altri non ricevono ancora ciò che meritano, ma arriverà, ne sono abbastanza sicuro .

Perché allenamento, buon cibo, terapia, il tuo allenatore, il tuo manager, tutto costa denaro. Se guadagni, diciamo, $ 20.000 per un combattimento e raddoppi quando vinci guadagni $ 40.000. Il 10% va al trainer, il 10% al manager, un altro 20% di tasse (dopo aver cancellato il trainer e il manager). Sono $ 16.000, quindi ti restano $ 24.000.

Da quei soldi devi ancora mangiare, casa, macchina, assicurazione, ecc. Ecc. Diciamo che combatti 4 volte l’anno (se sei fortunato, perché molti combattono solo 2 o 3 volte l’anno), ciò significa che devi vivere da $ 72.000 all’anno, e cioè quando hai vinto il tuo combattimento, perché altrimenti solo tu ricevi $ 20.000, che saranno $ 12.000 dopo aver pagato i tuoi allenatori e manager più le tasse. Quindi devi vivere con $ 36.000 all’anno. È pazzesco Spero che alcuni ragazzi possano fare soldi con gli sponsor, ma quando non sei un perdonaggio dietro la telecamera durante le interviste, non ottieni molto anche lì.

Un’ultima curiosità il suo nickname el guapo ( il bello) gli fu dato da Kevin Randleman suo avversario nella gabbia e suo grande amico nella vita.