Per concludere il decennio, RIZIN ha deciso di collaborare con Bellator e assisterlo al suo debutto in Giappone, ma vediamo nello specifico come hanno collaborato le due grandi promotion.
Bellator 237 è andato in scena il 29 dicembre alla mitica Saitama Super Arena, stadio al coperto che solo RIZIN ultimamente usa per le MMA e per grandezza secondo solo al Tokyo Dome, a seconda della configurazione può contenere fin a 36500 spettatori.
La card di bellator prevedeva 14 match, ma solo 6 sono stati effettuati con regole unificate, il restante con regole RIZIN e guantini e arbitri di RIZIN, quindi in pratica, il “vero “BELLATOR è stato solo per 6 match anche se tutti gli altri sono stati sotto la sua bandiera. Alla fine delle interviste post match di questi sei incontri, quasi tutto lo staff di Bellator se ne è andato e ha lasciato in mano tutta l’organizzazione a RIZIN.
Il presidente RIZIN Sakakibara ha detto che è stato solo un esperimento vedere il RIZIN all’interno della gabbia di Bellator e crede che non si ripeterà in futuro.Una collaborazione un po strana quindi, ma Bellator ci ha abituato a questo ed altro pur di entrare in mercati per lui difficili.Gli spettatori paganti sono stati circa 15000, considerando che l’vento è iniziato la mattina per potersi collegare LIVE con gli USA e due giorni dopo ci sarebbe stato RIZIN il bilancio finale è piuttosto buono, vedremo se in futuro BELLATOR tornerà in Giappone e in che modo.
C’è da dire anche, che senza l’incotro tra FEDOR e RAMPAGE sarebbe stata dura raccimolare tutta questa presenza alla Saitama Super Arena, per farvi capire quanto i giapponesi amino ancora il PRIDE, vi posso dire che al momento dell’entrata di RAMPAGE, il quale ha utilizzato la colonna sonora del PRIDE, ho visto gente piangere e commuoversi ricordando i vecchi fasti, cosa non facile da capire per chi non ha mai vissuto quel periodo direttamente.
QUI trovate tutte le mie foto esclusive di BELLATOR 237: https://flic.kr/s/aHsmKs2c6d
E veniamo a RIZIN 20 del 31 dicembre: ormai diventato un classico di capodanno, evento proponibile forse solo in Giappone per vari aspetti culturali che non sto qui a descrivervi, vi basti sapere che i Giapponesi non festeggiano come noi il capodanno e l’usanza del countdown non è assolutamente apprezzata, specialamente dai più anziani.
Iniziato alle tre di pomeriggio prosegue fino alla mezzanotte aspettando il fatidico momento insieme al pubblico, che però, come scrivevo precedentemente, non è molto interessato e la maggior parte se ne va subito alla fine dell’ultimo match.
Una maratona di MMA quindi, 15 match, di cui uno di kickboxing dove era impeganto il “piccolo genio” Tenshin Nasukawa che spazzava via in modo disarmante il campione in carica della promotion Knock Out.
Degna di menzione è la vittoria del torneo Lightweight dell’ azerbaijano TOFIQ MUSAYEV (18-3) che si libera di due avversari in una serata: l’americano Jhonny Case (27-7) e Patricky Pitbll Freire (23-9), diventando cosi il primo campione del torneo Lightweight. Tornando in patria, MUSAYEV, riceverà un accoglienza da capo di Stato, degna di un vero eroe sportivo.
Altra cintura in palio è stat quella Light Heavyweight, dove il fenomeno ceco JIRI PROCHAZKA si è sbarazzato molto facilmente dell’ex UFC CB Dollaway vincendo per KO nel primo round, ora PROCHAZKA facilmente se la vedrà contro Ryna Bader campione in carica di BELLATOR.
Altra cintura il palio è stata quella femminile della categoria di peso strawweight, la giapponese Ayaka Hamasaki incontrava per la terza volta la coreana ex UFC SEO HEE HAM, questa volta senza riuscire a vincere a detta dei giudici, il pubblico rimane di stucco per il verdetto a favore della coreana, ma come nel puro stile nipponico non accenna alla minima protesta applaudendo la vincitrice e nuova campionessa di categoria.
Ultima cintura il palio è stata quella della categoria bantaweight, lasciata vacante dall’infortunato Horiguchi, la stella locale KAI ASAKURA (14-2), che aveva scioccato il mondo vincendo per KO contro il campione Horiguchi, viene sconfitta per TKO nella seconda ripresa dal MANEL CAPE (15-4), fighters africano in forze al team AKA Thailandia.
E per ultimo ho lasciato un evento al quanto raro, sto parlando del vedere un team italiano di MMA impegnato al Rizin, oltretutto il RIZIN di capodanno, l’evento più grande e seguito.
Capitanato da coach Mauro Salis, il team di Genova X1 boxing ha come esponente massimo il giovane camerunense SIMON BIYONG (7-1), peso massimo leggero che in pochissimo tempo sta scalando tutte le classifiche di categoria, vincendo al suo debutto il titolo EFC e venendo chiamato immediatamente al RIZIN nell’evento di punta, una carriera fulminea mai vista, che a soli 28 anni non potrà che regalare nuovi successi futuri.
Simon vince contro lo striker russo Vitaly Shemetov, per ground & pound (TKO), portandolo facilmente a terra e concludendo l’azione con una full mount dalla quale il russo non riesce ad uscire.
Ora per Simon, sposato da poco con una donna italiana, si aprono nuovi orizzonti, tra i quali ancora un incontro in contratto al RIZIN e la difesa del titolo EFC.
Rizin 20 è stato l’evento più seguito dal vivo della storia della promotion, segnado quasi 30000 presenze alla Saitama Super Arena, nonostante questo lo share televisivo è calato di circa l’1% rispetto all’anno scorso, assestandosi su di uno share del 5% circa, il presidente Sakakibara ha ringraziato il pubblico avvertendolo però che per penetrare maggiormente nei palinsesti televisivi occorrerà raggiungere il doppio dello share.
QUI trovate tutte le mie foto esclusive del RIZIN 20: https://flic.kr/s/aHsmKs6Wgh
Da Tokyo
Mirko Zax
