Tre belle sottomissioni, un festival del clinch e una riuscita operazione di marketing,

Si può riassumere nelle due righe del titolo l’attesa card numerata 246.

Showtime Pettis concede ripetutamente e con disinvoltura la schiena. L’inevitabile epilogo arriva con una rear naked choke leggermente modificata. Vince Diego Ferreira.

Osbourne vs Kelleher è stato promosso in main card, e i due atleti sembrano aver gran voglia di mettersi in mostra. Osbourne parte forte tentando anche attacchi spettacolari e molto pericolosi. Kelleher mette a segno il takedown, da sopra prende una ghigliottina con le braccia dell’avversario dentro, chiama guardia e chiude la sottomissione. Splendida e creativa esecuzione da parte di Brian Kelleher.

Nel terzo match il boa constrictor russo Oleinik subisce i duri colpi di Maurice Green nelle fasi iniziali, sembra in grande difficoltà, poi mette a segno un bel takedown,  va in mezza guardia, passa e domina il primo round con diversi tentativi di sottomissione. Stesso copione nel secondo, dove arriva la conclusione per armlock. Il boa nonostante l’età e i 71 match, è ancora un brutto cliente con cui far fare i conti ai giovani prospect.

Inguardabile il match fra la Holm e la Pennington, si fanno 15 minuti di clinch a parete in cui la Holm fa quel minimo impercettibile in più che le permette di aggiudicarsi il verdetto.

Il main event fra Cowboy e Conor sembrava cucito su misura, come uno degli abiti dell’irlandese, per fargli fare bella figura. Un avversario in fase calante, logoro per i tanti combattimenti e i numerosi infortuni subiti, che stilisticamente rappresentava il match up perfetto. Il risultato è stato peggiore delle aspettative. Cowboy è durato 40 secondi, il tempo di tentare di accorciare, sbattere su un ginocchio, prendersi tre colpi di spalla (!) in clinch, un high kick, e rannicchiarsi in posizione finale aspettando l’epilogo che, complice il solito Herb indeciso, è arrivato forse un pò tardi. E’ stato triste vedere il cowboy rannicchiato e passivo a terra, senza neanche provare non dico a rialzarsi, ma almeno a fare guardia. Conor ha celebrato come se avesse vinto una cintura, ma come ha giustamente detto l’ottimo Manzo Di Chirico in telecronaca, Usman lo farebbe volare per aria, nei welter.

Aggiungiamo che farebbe una brutta fine anche con Masvidal, che è più forte fisicamente e più aggressivo di Conor, oltre che più completo.

Noi speriamo in un rematch con Khbib, forse proprio perchè non amiamo troppo l’irlandese.