Il meglio di UFC249, Gaethje colleziona bonus

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Nella notte fra sabato e domenica, per la seconda volta dall’inizio dell’anno, UFC ha organizzato un evento a porte chiuse e accessibile solo agli addetti ai lavori. Sul menu c’era una card niente male, dato che molti incontri saltati fra marzo e aprile vi erano stati riprogrammati. Nel complesso si sono svolti 11 match (tra cui c’erano due cinture in palio), togliendo Jacaré Souza vs Uriah Hall, poiché il brasiliano Souza e i suoi due cornermen erano stati trovati positivo al COVID-19 dopo la cerimonia del peso.

Vediamo dunque i momenti salienti della serata:

Nel secondo match dei preliminari, Bryce Mitchell domina per 3 round Charles Rosa, superandolo con 40 colpi significativi contro 5, mettendo a segno 3 takedown su 3 e battendolo pure nel controllo a terra, nonostante Rosa sia cintura nera di BJJ. Mitchell vince, convince e resta imbattuto.

Nell’incontro successivo, con un sinistro dal timing perfetto, Vicente Luque rende inutilizzabile l’occhio destro di Niko Price. TKO.

Nel quinto match della serata, con una split decision, Aleksei Oleinik ottiene la sua 59° vittoria in carriera, sconfiggendo un Fabricio Werdum che non sembrava proprio in forma.

“Cowboy” Cerrone e “Showtime” Pettis chiudono i preliminari, combattendo per 3 round interi. Entrambi venivano da delle sconfitte (in particolare Cerrone, che ne aveva perse 3 di fila, prima di sabato sera). Alla fine di questo bell’incontro a redimersi con la vittoria è Pettis, con una decisione unanime che ha fatto discutere.

Nel secondo match della card principale, Calvin Kattar finisce Jeremy Stephens per TKO nel 2° round, portando prima una gomitata al volto e poi chiudendo in ground and pound. Straordinaria performance di Kattar, considerando anche che Kattar aveva accettato di combattere nonostante Stephens avesse mancato il peso di 2 chili. Dopo l’incontro, Dana White annuncia che quest’anno UFC introdurrà Georges St-Pierre nella Hall of Fame.

Dopodiché, neanche il tempo di iniziare il match successivo che Francis N’Gannou mette a segno un gancio sinistro che manda a casa Jairzinho Rozenstruik dopo soli 20 secondi. N’Gannou si è decisamente risollevato dalle sconfitte contro Stipe Miocic e Derrick Lewis: nei suoi ultimi 4 match si contano 4 KO, 32 colpi significativi per portarli e un totale di soli 2 minuti e 42 secondi passati nella gabbia.

Nel co-main event, Henry Cejudo difende con successo la cintura dei pesi gallo, mandando a terra Dominick Cruz con una ginocchiata e poi finendolo coi pugni. Dopo il match, parlando con Joe Rogan, Cruz dice di non esere ancora giunto al capolinea, ma soprattutto Cejudo, all’età di 33 anni, annuncia il ritiro dallo sport, come campione dei pesi gallo e ex campione dei mosca, e come medaglia d’oro olimpica di lotta.

“Ho fatto sacrifici da quando avevo 11 anni per arrivare dove sono ora, e non lascerò che nessuno me lo porti via. Mi ritiro dall’MMA.”

Henry Cejudo a Joe Rogan

Nel main event Justin Gaethje domina Tony Ferguson per almeno 4 round su 5, in uno scontro in piedi in cui Ferguson assorbe ben 143 colpi significativi, ma senza mai subire il knockdown. Verso la fine del 5° round l’arbitro decide giustamente che Ferguson non è in grado di continuare, e dichiara il TKO. Gaethje diventa dunque campione ad interim dei pesi leggeri, e ovviamente chiama in causa Khabib per l’unificazione del titolo, dicendo di non considerare la cintura appena vinta come un vero titolo.

“Aspetterò quella vera” (riferito alla cintura)

Justin Gaethje a Joe Rogan

Tra l’altro, Gaethje fa di nuovo il bis, e con “Fight of the Night” e “Performance of the Night” porta a casa il 9° bonus in soli 7 match in UFC. Niente male, vero?

Si chiude quindi in modo complessivamente positivo il secondo evento di questo nuovo formato, nonostante siano stati trovati positivi un atleta e i suoi compagni del team. Vedremo nei prossimi giorni se il virus ha fatto in tempo a diffondesi o se i medici se ne sono accorti in tempo.

Appuntamento dunque a mercoledì prossimo, con UFC Jacksonville, in cui combatterà anche il nostro connazionale Marvin Vettori.

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