Dopo una settimana di pausa, la notte scorsa UFC è tornata con un nuovo evento, in diretta dal quartier generale della promotion a Las Vegas. Il main event della serata vedeva contrapposti Tyron “The Chosen One” Woodley e Gilbert “Durinho” Burns, rispettivamente n° 1 e n° 6 del ranking dei pesi welter. Questa era quindi un’occasione per entrambi: di riscatto per Woodley, che aveva perso la cintura poco più di un anno fa contro Usman, e di scalare ulteriormente il ranking per Burns, che veniva da 5 vittorie consecutive.
Il brasiliano Burns domina l’ex campione fin dai primi secondi del match. Lo colpisce infatti con una combinazione di pugni e una ginocchiata, facendolo vacillare e cadere a terra, e accompagnandolo con una serie di hammerfist. A quel punto Durinho, che ha un finissimo Jiu Jitsu, salta in monta sull’americano, rallentando e cercando uno spazio per la sottomissione. Quando la testa di Woodley riemerge dalla morsa delle braccia dell’avversario, mostra un notevole taglio sul sopracciglio.

L’americano, schiena a terra, fa del suo meglio per sopravvivere e recuperare il fiato, e a due minuti dal suono della fine del primo round, riesce a rialzarsi in piedi. Da qui Burns lancia un paio di high kick, e poi rallenta il ritmo. Anche l’ex campione cerca la testa del brasiliano con un calcio, ma viene bloccato e costretto ad inventarsi qualcos’altro. A circa 20 secondi dalla fine, il brasiliano riesce a portare un calcio al corpo e un gancio sinistro, con cui chiude questo primo round vincendo nettamente.
All’inizio del secondo round, Woodley porta una bella combinazione di pugni, e subito dopo un destro incrociato, che costringe Durinho a recuperare l’equilibrio, ma senza cadere. Quindi il ritmo rallenta, ed entrambi gli atleti si scambiano qualche calcio e qualche pugno fino alla metà del round, quando Burns riesce a portare l’avversario a terra con un takedown. Da terra, spinge l’americano contro la gabbia, e mentre questo cerca faticosamente di tornare in piedi, subisce qualche ginocchiata al corpo dal brasiliano. Per il resto del round stanno perlopiù in clinch, scambiandosi di posizione contro la gabbia, ma anche questo round lo vince Burns.
Nel terzo round, entrambi gli atleti sono più cauti, ma fra i due è il brasiliano che spinge l’avversario verso la gabbia; sempre lui porta diversi low kick contro Woodley, che però raramente risponde con un counter.
Nel quarto round, Woodley porta un potente gancio destro, che Burns schiva passandoci sotto e cercando di prendere le gambe dell’ex campione che però questa volta non si fa cogliere impreparato, difendendo perfettamente il takedown e chiudendo in clinch. A tre minuti dal suono della campana, l’arbitro (Herb Dean) vedendoli statici, li separa. Alla ripresa dell’azione, il brasiliano porta a segno diversi jab di fila, prima di riuscire ad infilare anche una ginocchiata al corpo dell’avversario. Poco dopo, Burns porta una bella combinazione di pugni che per poco non stende l’americano. Dopo un breve clinch, Durinho porta con facilità Woodley a terra, cercando di passargli dietro; verso la fine del round, riesce anche a chiuderlo in strangolamento, ma non ha abbastanza tempo per finirlo.

Nel quinto round, il brasiliano non rallenta, pur sapendo che Woodley, che sa che sta perdendo, deve trovare a tutti i costi un modo di finire il match senza arrivare al verdetto dei giudici. Burns si muove ancora velocemente, calciando e spingendo nuovamente l’avversario contro la gabbia. A metà del round, l’arbitro deve di nuovo separare i due atleti, e come prima Durinho trova la faccia dell’americano con i suoi pugni. Poco dopo, Woodley lancia un potente destro, che viene mezzo bloccato da Burns, che però continua a mettere pressione sull’avversario fino alla fine.
Alla fine di questi 25 minuti, Burns ha chiaramente vinto sia nello scambio in piedi che a terra, e ottiene infatti la decisione unanime da parte dei giudici e la “Performance of the Night“.
Sono molto felice. Mi sono allenato davvero duramente per questo incontro. Sapevo di potercela fare. Ho chiesto [Woodley] per una ragione. Il mio nome ora deve essere quello dello sfidante n° 1. Voglio bene al campione, il mio compagno di allenamenti Usman, però forza, dammi l’opportunità. Ti voglio molto bene, ma io sono il prossimo. Voglio combattere per il titolo. Se vogliono organizzare il match a luglio, sarò libero da infortuni.
Gilbert Burns a Daniel Cormier dopo il match

Per quanto sia stata bella e dominante la performance di Burns stanotte, non bisogna tuttavia dimenticare l’esistenza di almeno altri due killer nella divisione al limite delle 170 libbre. Questi due sono Jorge Masvidal e Leon Edwards; mentre il primo sembra più interessato ad un secondo match contro Nate Diaz che alla cintura di Usman, il secondo era l’avversario originario di Woodley nel suo ritorno dopo la detronizzazione. Inoltre, se Burns ha una striscia di 6 vittorie consecutive, di cui le ultime 4 nella sua attuale categoria di peso, Edwards vince da 8 match di fila, tutti al limite delle 170 libbre.
Chi sarà quindi il prossimo sfidante di Usman? Di certo la divisione dei welter si è fatta interessante.
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