Che Dustin “The Diamond” Poirier e Dan “The Hangman” Hooker siano due fighter che difficilmente deludono, lo sapevamo già. Ma, con il main event della notte scorsa a UFC Vegas 4, non solo non hanno deluso le aspettative, hanno dato un vero spettacolo, un (altro) candidato a “Fight of the Year“, e forse uno degli incontri più belli della storia di UFC.
I due avversari si sono infatti attaccati a vicenda lanciandosi in modo spericolato per 25 minuti in una sanguinosa montagna russa di emozioni, guadagnandosi indiscussamente il premio di “Fight of the Night“.
Poirier (26-6 MMA, 18-5 UFC), ex campione ad interim dei pesi leggeri, è arrivato al round finale con più gas nel serbatoio e ha finito in crescendo, cosa che ha fatto la differenza in questo straordinario match. I punteggi dei giudici sono stati 48-47, 48-47 e 48-46 per Poirier, che ha vinto per la sesta volta nei suoi ultimi sette incontri.
Entrambi gli atleti hanno fin dalla prima ripresa giocato a carte scoperte, mentre si attaccavano l’un l’altro con potenti calci sia alle gambe che al corpo. Hooker (20-9 MMA, 10-5 UFC) ha dato il meglio in questo round, riuscendo a portare sia calci che pugni al corpo.
La seconda ripresa può essere definita semplicemente come “frenetica”. I due si sono colpiti a vicenda con tutto quello che avevano a disposizione. I selvaggi scambi ravvicinati includevano Poirier che passava senza sosta dai gomiti alle combo di pugni al corpo, cercando spesso di “decapitare” Hooker, il quale assorbiva molto bene i colpi, trovandosi spesso a suo agio a rispondere con dei potenti jab.

Nel terzo round, Poirier schiaccia l’acceleratore, cercando di far fuori Hooker con tutto il suo arsenale. Mentre entrambi hanno continuato a picchiarsi l’un l’altro e a sopravvivere a colpi che avrebbero mandato a nanna avversari meno resistenti, l’estenuante scambio in piedi alla fine ha lasciato il posto ad alcuni scambi di grappling. Mentre Hooker cercava il takedown, Poirier lo dissuadeva egregiamente, aggrappandosi con un paio di ghigliottine e avvicinandosi persino ad un tentativo di armbar.
Dopo 20 minuti di guerra assoluta, Hooker ha iniziato a cercare dei takedown, forse nel tentativo di influenzare i giudici a suo favore o forse solo per puro sfinimento. Nel frattempo, Poirier stava iniziando a mandare a segno tutti i suoi pugni, mentre respingeva Hooker, che cercava di spostare a terra l’incontro.
Mentre il match arrivava al quinto round, Poirier, al suo ottavo main event in UFC, sembrava semplicemente che si fosse trovato in quella situazione più volte, e ha controllato gli ultimi cinque minuti e terminato il combattimento finendo con i pugni fino al suono dell’ultima campana. A quel punto, Poirier sembrava essere pronto a fare altri cinque round nonostante il sangue gli coprisse il viso, mentre Hooker mostrava chiaramente gli effetti di 25 minuti trascorsi nella gabbia con uno dei migliori striker che la divisione dei pesi leggeri abbia mai conosciuto.
Dustin Poirier torna così alla vittoria dopo la pesante sconfitta dell’anno scorso subita da Khabib Nurmagomedov, mentre Dan Hooker perde la sua striscia di tre vittorie consecutive.
