Nell’ultima settimana, dopo il ritiro di Khabib Nurmagomedov dalle arti marziali miste, il dibattito fra gli appassionati dello sport si è acceso su questioni anche molto diverse. Una questione in particolare è stata aperta direttamente dal campione dei pesi leggeri, che, mentre usciva dalla gabbia ad Abu Dhabi, ha detto che dovrebbe essere il numero 1 nella classifica pound for pound dello sport. Una richiesta più che legittima, da parte del campione più dominante della categoria migliore che ci sia in UFC.
Tuttavia, a Jon Jones questa richiesta non è andata giù. L’ex campione dei pesi massimi leggeri era infatti in quel momento il leader della classifica pound for pound stilata da UFC. Su Twitter si è quindi prodigato in una campagna in cui giustificava la sua posizione, non solo come “re” della classifica P4P, ma anche come GOAT (letteralmente “più grande di sempre”) delle MMA.
Gli argomenti principali che l’americano ha utilizzato per convincere i fan di essere meritevole di tutto ciò, sono il maggior numero di incontri per il titolo da lui vinti (15), il fatto di aver sconfitto sfidanti (a suo dire) più provanti, e il fatto che a 33 anni è ancora attivo. Jones ha inoltre aggiunto che secondo lui solo GSP e Anderson Silva possono essere considerati al suo livello fra i grandi dello sport.
Ecco dunque le 3 ragioni per cui Jon Jones non può essere considerato il più grande mixed martial artist di sempre:
- Per ben quattro volte Jones non ha superato i test antidoping (ragione che dovrebbe bastare da sola, e fa ancora più rabbia pensare che non ne avrebbe nemmeno avuto bisogno);
- L’ex campione dei pesi massimi leggeri è stato criticato e ammonito troppe volte per le ditate negli occhi inflitte agli avversari;
- Svariate volte ha colpito i propri avversari con altri tipi di colpi illegali, di cui l’ultimo un colpo all’inguine ad Anthony Smith l’anno scorso.
Dall’elenco sono state tolte inoltre le controversie legali in cui Jones è stato coinvolto fuori dalla gabbia, episodi che certamente sporcano la sua immagine pubblica ma non per forza quella di sportivo eccezionale. Anche se, in ultima analisi, stiamo parlando di uno sport fondato sulle arti marziali, che insegnano tanti valori, che vanno applicati fuori e dentro la palestra.
Personalmente ritengo che la classifica pound for pound non sia di grande valore: è passeggera, inutile e fatta male (basti pensare che Conor McGregor ha vinto un solo incontro negli ultimi quattro anni e si trova ancora al n°11 di questa classifica). Tuttavia, quando si parla di GOAT, si può parlare di GSP, di Anderson Silva, forse di Khabib, ma non di uno sportivo dal talento eccelso, sì, ma che ha barato innumerevoli volte in carriera.