Sono passati anni ormai, da quando Anderson Silva era il miglior peso medio sul pianeta. Nel suo periodo migliore “The Spider” era davvero imbattibile, un punto di riferimento per fighter e appassionati di tutto il mondo. L’unico rimpianto possibile è probabilmente il suo ingresso tardivo in UFC: infatti Silva sbarcò nella promotion più importante al mondo a 31 anni compiuti. Nonostante ciò, per ben 6 anni, dominò la divisione al limite delle 185 libbre, imponendosi diverse volte anche nella classe di peso superiore.
La notte scorsa, Silva (34-11 MMA, 17-7 UFC) ha combattuto il penultimo incontro rimanente sul suo contratto con UFC, annunciato però da lui stesso come il suo ultimo match nella promotion guidata da Dana White. All’angolo opposto si è trovato il giamaicano Uriah Hall, veterano anche lui, prodotto di The Ultimate Fighter 17. L’incontro è durato poco più di quattro round, in cui il ragno ha mostrato che gli anni passano, ma il talento resta. Comunque, i 9 anni di differenza fra i due fighter si sono fatti decisamente sentire, e, ad un minuto e mezzo dall’inizio del quarto round, il ragno ha subito il KO tecnico da parte di Hall (16-9 MMA, 9-7 UFC).

Come Silva stesso ha detto nell’intervista dopo l’incontro, a volte è molto difficile per gli sportivi capire quando smettere. A 45 anni suonati, con una sola vittoria negli ultimi otto anni, è di sicuro il momento di smettere. Per il bene suo, della sua famiglia e del ricordo che i fan avranno di lui come incredibile atleta.
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