Nessuno vuole assumere Anderson Silva

Il presidente di Bare Knuckle Fighting Championship non cercherà di mettere Anderson Silva sotto contratto. Ed è solo l’ultima promotion a dichiararlo.

Era la notte di Halloween, quando Silva è entrato nell’ottagono di UFC per l’ultima volta, perdendo per KO contro Uriah Hall. Da quella sera, Dana White è stato irremovibile sul fatto che fosse l’ultima volta che il brasiliano avrebbe combattuto per l’UFC. È stato poi rivelato che è stato rilasciato dal suo contratto. Essendo ora un “free agent”, l’ex campione dei pesi medi ha chiarito con un post su Instagram l’intenzione di combattere ancora.

Ciao a tutti…

Non volevo parlare di questo argomento, soprattutto perché sono in vacanza e, come si suol dire, “un accordo è un accordo”

Farò capire a tutti i miei fan che questo è un momento di gioia e gratitudine!!!

Mi sento libero, dopo un tentativo di forzare il mio ritiro! Amo e ho sempre amato quello che faccio, vincere e perdere è una parte di ciò, non ha assolutamente nulla a che fare con l’età, ho commesso errori tecnici e ho perso, ma non ho perso la cosa più importante, la volontà e la voglia per continuare a fare ciò che amo, ho ancora lo spirito guerriero e quella fiamma ardente nel mio cuore che mi motiva, ho la totale convinzione di poter continuare a competere nell’élite delle MMA.

Prendo questo momento per riflettere sulla mia carriera e per pianificare le mie prossime mosse… Stay Tuned!!!

Anderson Silva su Instagram

Nonostante queste parole, sembra che le principali promotion al di fuori di UFC non siano per niente convinte dalla prospettiva di far combattere “The Spider”. E dire che a Bellator non si sono mai fatti problemi ad assumere atleti al tramonto della loro carriera, per così dire. Basti pensare ai vari Fedor, Sonnen, Mir.

Infatti, nel corso delle ultime due settimane, sia Bellator che One Championship che PFL hanno (garbatamente) disdegnato i servizi del veterano brasiliano, con apparenti scuse o ammettendo esplicitamente di non essere interessati.

È ancora presto per dire se questi rifiuti siano volti ad abbassare le richieste contrattuali di Anderson Silva o se semplicemente le varie promotion non vogliano essere identificate come ospizio per fighter anziani e in pieno declino. Staremo a vedere.