La prima volta di Marvin e dell’Italia

Per chi, come me, non guarda tutti gli eventi UFC in diretta, stamattina dev’essere stato ancora più speciale. Per me lo è stato certamente. Dopo aver postato la notizia della vittoria sul profilo Instagram di MMA ARENA, mi sono rimesso a letto e, per l’eccitazione, ho faticato parecchio ad addormentarmi, nonostante le ore piccole. Perché questa è stata a tutti gli effetti una prima volta, e non c’è niente di più eccitante di una prima volta.

Marvin Vettori, al primo main event in UFC della sua vita e della storia delle MMA italiane, con un avversario tostissimo (n°4 al mondo), con un cambio di avversario una settimana prima e con l’anticipazione del match di una settimana, vince e convince. A dire poco.

Jack Hermansson ha decisamente venduto cara la pelle. Bisogna fargli i complimenti per aver resistito per cinque riprese ad un Marvin super determinato e per essersi preparato per affrontare ben tre avversari diversi (Darren Till prima, Kevin Holland poi, Marvin infine). L’incontro è stato un massacro, o slugfest, come dicono gli yankee, con entrambi i fighter che hanno scambiato un alto volume di colpi, dando tutto quello che avevano.

Tuttavia, Vettori (16-3-1 MMA, 6-2-1 UFC), è stato più attivo e più preciso durante i 25 minuti, e questo gli ha fatto guadagnare la decisione unanime. Alla fine, i punteggi sui cartellini dei giudici sono stati 49-46, 49-46 e 49-45.

Il ritmo, altissimo, è stato impostato sin dal round di apertura, quando entrambi gli atleti si sono testati a vicenda, con Marvin che si è trovato a suo agio con un ottimo diretto sinistro e Hermansson (21-6 MMA, 8-4 UFC) che ha portato destri e calci al corpo. Ma Vettori si è spinto in avanti, portando un enorme diretto sinistro che ha mandato a terra l’avversario. L’italiano è quindi andato a terra per cercare lo strangolamento, forse con eccessiva fretta di concludere, in quanto ha permesso allo stordito Hermansson di recuperare.

Ma Vettori ha continuato a dominare la ripresa, che è sfociata poi nel secondo round. Hermansson ha cercato un takedown, solo per permettere a Marvin, che ha un grappling fantastico, di cambiare posizione e dominare la maggior parte della ripresa a terra.

Hermansson è cresciuto nel terzo round, visto che il ragazzone trentino sembrava stancarsi. I calci al corpo, mescolati agli overhand hanno costretto Vettori a rallentare.

Alla fine della ripresa centrale, Rafael Cordeiro, allenatore di Marvin, gli dice chiaramente che ha perso il round precedente, e nel seguente l’italiano trova così un’altra marcia. I cosiddetti “championship rounds” sono stati 10 minuti di azione avvincenti, poiché entrambi i fighter hanno trovato molti colpi. Nessuno dei due è andato vicino alla finalizzazione, ma Vettori ha tenuto la posizione e ha conquistato la decisione.

The Italian Dream” vince quindi il suo quarto incontro consecutivo. È a pari merito con Holland per la seconda striscia di vittorie più lunga nella divisione, dietro solo al campione Israel Adesanya, l’unico a sconfiggere Marvin negli ultimi sette incontri.

Sento che potrei fare molto meglio, ma accidenti se questo ragazzo era duro. Pensavo di finirlo ma ha resistito. Oggi ero più forte.

Marvin Vettori, tradotto dall’inglese

Dopo l’incontro, invece di chiamare in causa il campione Adesanya, come molti fanno e come ha fatto lui stesso in altre occasioni, ha sfidato l’ex contendente n°1 al titolo, il brasiliano Paulo Costa. Sarebbe un incontro che davvero lo porterebbe finalmente alla chance titolata.

Oggi, e penso di parlare anche per chi non apprezza il personaggio che si è costruito sui social, Marvin si è guadagnato un posto speciale nel cuore degli appassionati delle MMA italiane.

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