Gli amanti delle mixed martial arts che hanno visto gli ultimi post condivisi da Jon Jones sui social sanno che l’ex campione dei pesi massimi leggeri è quasi pronto per debuttare nei pesi massimi. Jones ha infatti dichiarato che pesa circa 240 libbre (quasi 109 kg) e, a 1 metro e 95 di altezza, l’ex campione sta cercando di mettere su più muscoli di quanti ne abbia mai avuti in gabbia. Dovrebbe quindi essere pronto per combattere nella forma che desidera tra qualche mese, ma lo farà?
La situazione al vertice della categoria è infatti tutt’altro che trasparente. Il campione Stipe Miocic dovrebbe difendere il titolo contro il principale contendente, Francis Ngannou, forse a marzo, ma quest’incontro non è ancora stato ufficializzato. Nel frattempo, Jones sarebbe disposto ad accettare un altro match per debuttare in questa nuova divisione di peso?
Secondo Ariel Helwani, “UFC vuole che Stipe Miocic difenda il titolo dei pesi massimi contro Francis Ngannou a marzo. In effetti, dei rappresentanti di UFC si sono incontrati di recente con Miocic nella speranza di ufficializzare la lotta per il titolo. La negoziazione non è ancora conclusa, ma questo è sicuramente ciò che vuole la promozione, mi è stato detto.”
Helwani ha poi aggiunto: “In un mondo perfetto, UFC vorrebbe che il vincitore di quel match difendesse la cintura contro Jones in estate, hanno detto le fonti. Ora, se si considera che Miocic ha fatto in media un combattimento all’anno negli ultimi tre anni e Ngannou – non per colpa sua – sembra combattere per circa 30 secondi all’anno, questo dovrebbe essere un piano gradito per tutti.”
E infine: “A questo punto sarebbe un errore enorme accoppiare Jones con un non campione. Se perde, la grande money fight di Jones che cerca un secondo titolo va in fumo. Perché rischiare ora, soprattutto visto che Jones è sembrato umano negli ultimi tempi e non sappiamo come se la caverà con i ragazzi grandi? Non ne vale la pena. Jones contro il vincitore di Miocic-Ngannou è una enorme incontro. È l’incontro da fare.”
Come diciamo spesso: “Chi vivrà, vedrà”. Aggiornamenti a seguire.