Il ritorno di Santiago Ponzinibbio, fra infortuni e Covid

Era il 17 novembre 2018, quando Santiago “Gente Boa” Ponzinibbio mandava in delirio i suoi connazionali all’Estadio Mary Teràn De Weiss di Buenos Aires, mandando KO Neil Magny davanti a più di diecimila argentini. Con quel KO al quarto round, Ponzinibbio si portò a casa anche i 50k del bonus “Performance of the Night“. Da quella sera, Magny ha combattuto tre volte, Ponzinibbio nemmeno una.

Negli ultimi due anni, la sfortuna ha perseguitato l’argentino, impedendogli in tutti i modi di tornare nell’ottagono. I problemi sono iniziati con un’infezione del sangue, con due diversi tipi di batteri. Ponzinibbio è rimasto in ospedale per otto giorni. La convalescenza avrebbe dovuto richiedere sei settimane, ma dopo aver avuto complicazioni con i farmaci, il fighter argentino ha perso rapidamente peso e ha iniziato ad avere la febbre. Alla fine è stato dimesso e ha continuato il trattamento a casa, seguito da una visita allo UFC Performance Institute di Las Vegas, dove, dopo tre mesi dall’inizio della convalescenza, ha iniziato la fisioterapia.

Ma, dopo che sembrava finalmente essersi liberato dalle infezioni batteriche, Ponzinibbio ha affrontato un altro problema, dopo aver avuto difficoltà a muoversi durante l’allenamento al Performance Institute. Il personale della struttura gli ha consigliato di sottoporsi a una risonanza magnetica sulla gamba, che ha rivelato un problema ancora più grande, che in precedenza era passato inosservato.

Dalla risonanza è emerso che l’argentino stava combattendo un’infezione e l’artrite allo stesso tempo. Si è quindi recato da un reumatologo ed è stato finalmente in grado di concentrarsi sul trattamento per l’artrite.

Per un po’ gli era stato fissato un match contro Robbie Lawler a UFC 245 nel dicembre 2019, a un anno di distanza dalla vittoria su Magny, ma, quando mancava un mese al match, Ponzinibbio sapeva che non sarebbe stato in grado di farcela. Non poteva ancora camminare senza usare farmaci antinfiammatori e così è stato costretto a ritirarsi dall’incontro.

Dopo quasi 20 mesi di distanza dall’ottagono, Ponzinibbio era finalmente in buona salute e non vedeva l’ora di riprendere da dove aveva interrotto più di 18 mesi prima. Ma la sua sfortuna non si è accontentata. Proprio quando era tornato in piena salute e stava cercando di prenotare un incontro all’inizio del 2020, il COVID-19 è entrato nelle nostre vite, interrompendo gli eventi UFC e rimandando tutti gli incontri per qualche mese.

Ma non finisce qui: mentre aiutava il compagno di team Dustin Poirier a prepararsi ad affrontare Dan Hooker in estate, Ponzinibbio si è rotto un dito del piede, rimandando nuovamente il suo ritorno in gabbia. Non molto tempo dopo, ha contratto il Coronavirus ed è risultato positivo per un mese intero, impossibilitato ad allenarsi. Poi, per chiudere in bellezza, Ponzinibbio ha subito un’infezione al ginocchio che lo ha tenuto ancora una volta fuori dai giochi.

Ora, nonostante un cambio di avversario delle ultime ore, Ponzinibbio dovrebbe tornare a combattere nel primo evento dell’anno; affronterà il cinese Jingliang Li. E penso che possiamo credergli quando dice che non vede l’ora di tornare in gabbia.