Ogni volta che scrivo un articolo di approfondimento su un atleta è un bel momento per me, poiché significa che un ragazzo italiano sta per affrontarlo in UFC. Questo non è il primo articolo che scrivo a proposito di un avversario di Alessio Di Chirico, e davvero spero che non sia l’ultimo. Tuttavia, questo match rappresenta la cosiddetta ultima chiamata per il fighter romano, e nessuno più di noi vuole che il treno parta con anche lui a bordo.
L’avversario che vi presenterò quest’oggi è il giovane Joaquin “New Mansa” Buckley, 27 anni il prossimo aprile, nato nella città di St. Louis in Missouri. Il giovane Buckley cresce nella sua città natale senza un padre, allevato dalla madre e dalla nonna materna. Al primo anno delle scuole medie, Joaquin perde anche la madre. È proprio alle medie che il giovane Buckley inizia a praticare la lotta nella squadra della scuola, sviluppando un interesse verso le MMA e iniziando a praticarle dopo il diploma.
L’ingresso nello sport professionistico avviene nel 2014. Da allora, Buckley combatte prima nella promotion locale Shamrock FC, poi in Bellator e infine in Legacy Fighting Alliance, in cui, dopo due vittorie consecutive per TKO, ottiene il contratto con UFC, dove si presenta con un record di 10-2.

Nell’agosto dell’anno scorso, Buckley ha debuttato in UFC contro l’ormai famoso Kevin Holland, solo una settimana dopo aver ottenuto l’ultima vittoria in LFA. Ha perso per KO tecnico nel terzo round, mostrando comunque aggressività e spirito combattivo.
L’11ottobre ha poi affrontato Impa Kasanganay, chiamato in sostituzione con breve preavviso. Buckley ha vinto l’incontro in modo spettacolare con uno spinning back-kick dopo che Impa aveva afferrato uno dei suoi calci. Con questo KO, Buckley non solo ha guadagnato il bonus Performance of the Night, ma il video del calcio che ha spento l’avversario è diventato virale su Internet.
In un rapido ritorno nell’Ottagono, il 21 novembre scorso Buckley ha affrontato Jordan Wright, vincendo l’incontro per KO nel secondo round. Questa vittoria gli è valsa nuovamente la Performance of the Night.

Buckley non è alto per essere un peso medio: è infatti 1 metro e 78 e ha iniziato la carriera combattendo nei pesi welter. Rimane quindi qualche centimetro più basso del nostro Di Chirico, ma possiede un allungo maggiore, e quello che perde in altezza lo guadagna in fisico: Buckley è un muscolo unico.
Come abbiamo accennato, gli inizi di Buckley sono nel wrestling, ciò non significa che questo ragazzo non possieda il colpo da KO, anzi, 9 delle sue 12 vittorie arrivano per KO o TKO. Tuttavia è significativo anche il fatto che due delle sue tre sconfitte arrivino sempre per KO, cosa che invece ad Alessio non è mai capitata.
Buckley è aggressivo, porta molti colpi e cerca sempre la finalizzazione. Dal punto di vista dello stile non è il match-up migliore per Alessio, ma rappresenta comunque un’occasione per dire la sua e non rischiare il taglio da UFC (che sta sfoltendo i ranghi) e anzi per rubare l’hype che sta intorno al ragazzo che ha fatto il KO dell’anno scorso.
Come sempre, DAJE Manzo!
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