Gli indizi stanno iniziando a diventare sempre di più: Bellator sta riducendo il suo roster europeo.
La promotion statunitense, che negli ultimi anni era sempre stata piuttosto attiva nel Vecchio Mondo, ha infatti iniziato a rilasciare dal contratto diversi fighter europei, tra cui due atleti italiani, ovvero circa un terzo del nostro contingente in Bellator.
I due fighter che non rientrano più nei piani della promotion di Scott Coker sono il veronese Pietro Penini e il romano Carlo Pedersoli Jr.
Penini saluta Bellator con una vittoria e una sconfitta (e un record complessivo di 9-2-1). Da parte sua, Pedersoli è riuscito a disputare solamente un incontro nella promotion, incontro davvero intenso ed emozionante, che però si è tradotto in una sconfitta ai punti.

Di norma, questi risultati sembrerebbero insufficienti per giustificare un taglio di due atleti che, per altro, sono piuttosto seguiti nel nostro Paese. Tanto più che i due incontri disputati da Penini sono stati entrambi contro avversari nella top 15 della categoria all’interno dei nuovissimi ranking Bellator, mentre Pedersoli aveva disputato solamente un match.
Questo non può non indurci a pensare che Bellator, in un momento di crisi come questo e con aggiunte importanti (e costose) al roster, stia ridimensionando fortemente la sua presenza in Europa, dove aveva con fatica cercato di crearsi uno spazio in un mercato che, al di fuori di Irlanda e Regno Unito è tuttora acerbo. Sembra inoltre che le “Bellator Euro Series” siano giunte al capolinea.
Nel gruppo di italiani ancora sotto contratto con la promotion americana rimangono ora Alessio Sakara, Daniele Scatizzi, Stefano Paternò, Chiara Penco, Niccolò Solli e Simon Biyong (quest’ultimo deve ancora debuttare, dopo la firma per un contratto da più incontri).