Intervista a Michelangelo Lupoli, nuovo campione Golden Cage

I primi due giorni del mese hanno assistito ad una prima ripresa degli sport da combattimento pro nella nostra penisola, con lo svolgimento di Messapicum FC 3 e Milano in the Cage 7, rispettivamente sabato 1 e domenica 2 maggio.

Nonostante le difficoltà, che hanno costretto gli organizzatori a mantenere gli eventi a porte chiuse e – nel caso di MITC – quasi ad escludere le MMA dai rispettivi eventi, per gli atleti sotto contratto con Superbia Management lo scorso weekend è stato indimenticabile.

Infatti, nel galà milanese hanno combattuto Michelangelo Lupoli (MMA pro), Dylan Hantig (shootboxe pro) e Emilio Doda (shootboxe dilettante), mentre all’evento pugliese hanno partecipato Daniele Sgherza (MMA pro) e Alex Bertinazzi (MMA pro). Tutti questi atleti, gestiti da Superbia, sono tornati a casa vincitori.

Attraverso Luigi Perillo, frontman dell’agenzia di management svizzera, ci si siamo messi in contatto con alcuni dei suoi ragazzi, per sentire le loro impressioni e sensazioni, vista l’assenza di eventi che ha caratterizzato il panorama italiano degli sport da combattimento durante gli ultimi 14 mesi.

In primis, vi presentiamo Michelangelo Lupoli (5-2 MMA), fresco vincitore del main event di MITC7 e neo campione Golden Cage dei pesi mosca. Lupoli è allievo di Cristian Binda, e all’angolo domenica aveva Daniele Scatizzi.

MMA ARENA: Ciao Michelangelo, come stai? Hai appena sconfitto Tanio Pagliariccio, ex Cage Warriors, nonché uno dei fighter più conosciuti nella scena italiana, raccontaci come ti sei sentito e com’è andato il match.

MICHELANGELO: Il match è andato secondo le nostre aspettative, massima concentrazione senza regalare nulla applicando ogni singola azione saliente allenata con il team mille volte e ripetuta altre mille nel riscaldamento pre match.
Ho desiderato davvero tanto ritornare in gabbia. Ad inizio match ho sentito l’impatto delle emozioni, che ho dovuto però fare durare solo qualche secondo, perché non ero lì per farmi imbambolare, quindi ho dovuto gestirle e rimanere concentrato.
Ho trovato Tanio molto preparato, nulla da dire: è stato un avversario valido e di cuore. L’unica cosa che forse mi ha messo in difficolta era che mi sentivo un po’ studiato, ma probabilmente avendo tutti i video dei miei match su YouTube era scontata come cosa; ma da quei match sento di aver dimostrato di essere diventato tutt’altra storia.
Sento di essere stato più valido nella sicurezza di gestire i round: controlli a parete, footwork, controllo della distanza, proiezioni, entrate in takedown. Penso di aver dato anche più spettacolo, cosa che avevo promesso di fare.

MMA ARENA: Questo è stato il tuo primo impegno dal 2019, spiegaci come ti sei preparato.

MICHELANGELO: Il successo di quella sera è stato il risultato finale di mesi non stop, partendo anche durante la pandemia, allenandomi tutti i giorni da solo a casa o nel mio dojo. Quello che ha fatto la differenza è stato l’entrata nel mio attuale team Clan Mano di Pietra, dove ho iniziato ad avvicinarmi a una realtà che ho sempre desiderato. Sono persone con cui dal primo allenamento mi sono subito sentito a mio agio. Anche se non nascondo che all’inizio ho avuto delle difficoltà per i ritmi impressionanti di tutti i ragazzi del team. Ma tanto di cappello a loro che hanno saputo gestirmi alla grande in tutto.
La strategia era molto semplice, dominare in ogni round. Gran parte del lavoro che ha funzionato quella sera lo devo sempre ai miei compagni di team, che mi hanno infuso finezze in ogni campo del gioco, ma ancor di più nella fase decisiva tutto ha funzionato grazie a Daniele Scatizzi, al mio angolo, che mi ha dato la forza e sicurezza a livello mentale, fisico e strategico per poter dare tutto quello che ho fatto di buono quella sera.

MMA ARENA: Hai detto di avere preparato l’incontro al Clan Mano di Pietra di Lecco, come sei venuto in contatto con il team?

MICHELANGELO: Grazie al lavoro professionale che ha svolto Luigi Perillo con Superbia Management ho avuto la possibilità di essere seguito in tutto, nei minimi dettagli. Ecco perché, durante una telefonata prima di Natale, Luigi mi ha consigliato di venire da Scat e allenarmi con il team di Binda e Fusi. Insieme sono una squadra davvero impressionante, un livello pazzesco. Mi sono trovato benissimo. Inoltre, grazie a Superbia sono entrato in un mondo che non conoscevo: mi hanno fornito un nutrizionista, un mental coach e molto altro. La sensazione di essere seguito da persone serie e professionali è una cosa che non avevo mai provato, mi ha dato una carica… beh, l’avete visto il risultato.
Risultato ottenuto grazie alla professionalità di questi ragazzi. Parte fondamentale è stata anche fatta con Andrea “Il Barbaro” Fusi, preparatore atletico e marzialista di una sapienza e intelligenza che non ho mai visto prima. Sono fiero e onorato di essere stato seguito da lui.
In poche parole, ho vissuto parte di un sogno. Senza tralasciare il fatto che anche nel taglio peso Daniele Scatizzi mi è stato vicino dall’inizio alla fine, non facendomi risentire del sacrifico che stavo compiendo, tenendomi la mente fresca e spensierata come solo lui sa fare. È una splendida persona e un atleta che spinge al massimo in ogni cosa che fa. È da tempo ormai un mentore per me.

MMA ARENA: Cosa pensi di avere adesso che prima ti mancava?

MICHELANGELO: Penso che dovevo trovare il modo di afferrare un’occasione e farmi notare dalle persone giuste. Cosa che è successa.
Poi non voglio entrare troppo nei particolari di come la penso sull’Italia in generale, ma sin da quando ero nella nazionale di Jiujitsu ho sempre portato il tricolore sui gradini più alti del podio in ogni competizione: mondiali, europei e internazionali. Ma ahimè le cose strane succedono dappertutto. Penso che l’italiano dovrebbe guardare molto meno ai suoi interessi e sacrificarsi donando quel che può per una diffusione di bene maggiore. Fortunatamente adesso è diverso, sento di essere circondato da questo tipo di persone giuste.

MMA ARENA: Facci un esempio.

MICHELANGELO: Il match è stato fortemente voluto da Luigi. Lui sa esattamente cosa fare per darmi stimoli e per costruire una carriera di un fighter di MMA come si deve. Non fa preferenze, non fa sconti, non agevola i suoi fighter… anzi, li mette sempre alla prova per farli crescere in modo costante e professionale. D’altronde ha un’esperienza incredibile, visto il lavoro che fa come Presidente di Federazione e tutte le più importanti promotion con cui collabora.
Il livello europeo è notevolmente aumentato e dobbiamo assolutamente capire che non servono “materassi” per fare una carriera finta, ma i migliori si devono scontrare con i migliori. Tutti mi davano per sfavorito, ma non ho mai creduto nemmeno per un solo secondo che avrei lasciato al mio avversario la possibilità di buttarmi giù!

MMA ARENA: Adesso vuoi recuperare il tempo perso con la pandemia o pensi a riposarti?

MICHELANGELO: Superbia Management sta già lavorando al mio prossimo match, ma prima voglio tornare a Lecco da Scat e dagli altri per migliorare ancora e diventare forte come i miei compagni di team! Ho una fame di migliorare! Una fame pazzesca!

Ringraziamo Michelangelo Lupoli per la disponibilità e gli facciamo gli auguri per il futuro, sperando di vederlo presto ai livelli più alti dello sport.